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Ahmed Cemal Pascià
generale e politico ottomano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ahmed Cemal, noto anche come Cemâl Paşa, Cemal Pascià, Gemal Pascià, Djemal Pasha o Jamal Basha (Mitilene, 6 maggio 1872 – Tbilisi, 21 luglio 1922), è stato un generale e politico turco.
Con Ismail Enver e Mehmed Talat, fece parte del triumvirato militare detto dei Tre Pascià che guidò l'Impero ottomano dal 1913 alla fine della prima guerra mondiale, come loro fu membro della Massoneria[1]. I tre furono i responsabili del genocidio armeno, del genocidio degli assiri e del genocidio dei greci del Ponto[2].
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Biografia
Guerra dei Balcani
Prima guerra mondiale
Dopo l'entrata in guerra dell'Impero ottomano contro l'intesa, Cemal ed Enver presero il controllo diretto delle forze armate ottomane; Cemal ottenne di guidare la quarta armata al confine con l'Egitto, mentre Enver prese la Terza che schierò sul Caucaso[3].
Cemal tentò di occupare il canale di Suez, ma si bloccò davanti esso per tutto il 1915 e 1916 fino a quando gli Inglesi non lo respinsero indietro.[3]
Dopo la fine delle ostilità, scappò con Enver e Talat da Costantinopoli e si dispersero, andando in esilio.[3]
Esilio e morte
Cemal e il suo segretario furono assassinati da Stepan Dzaghigian, Artashes Gevorgyan e Petros Ter Poghosyan nell'ambito dell'operazione Nemesis, volta a vendicare il genocidio armeno.
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Onorificenze
Note
Voci correlate
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