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Dnepr (vettore)

vettore ucraino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Dnepr (vettore)
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Il lanciatore Dnepr (in ucraino: Дніпро, Dnipró; in russo: Днепр, Dnepr) è un vettore ucraino, chiamato così in onore del fiume Dnepr. Si tratta di un missile balistico intercontinentale convertito per il lancio di satelliti artificiali in orbita e gestito dall'azienda ISC Kosmotras. Il primo lancio avvenne il 21 aprile 1999 e mise con successo il mini satellite dimostrativo UoSAT-12, che pesava 350 kg, in un'orbita terrestre bassa a 650 km.[1]

Dati rapidi Informazioni, Funzione ...
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Il lanciatore Dnepr è basato sul missile intercontinetale (ICBM) R-36MUTTH, codice NATO SS-18 Satan, progettato nel 1970 dall'OKB Južnoe di Dnipropetrovsk, Ucraina, che era allora parte dell'URSS.

I sistemi di controllo del Dnepr erano stati progettati e costruiti dalla JSC "Khartron" a Charkiv. Il lanciatore è un razzo a tre stadi che usa propellente ipergolico. I lanciatori usati per mettere in orbita i satelliti sono esemplari ritirati dal servizio delle Forze missilistiche strategiche della Federazione Russa e immagazzinati per usi commerciali. Un totale di circa 150 ICBM sono stati disarmati e convertiti per l'uso, fino al 2020, sottostando a specifici accordi geopolitici. I Dnepr sono lanciati dal cosmodromo russo di Bajkonur in Kazakistan e dalla base Dombarovsky, vicina a Yasny, nella regione russa di Orenburg.

Nel febbraio 2015, in seguito al peggioramento delle relazioni internazionali dovute all'intervento militare russo in Ucraina, la Russia ha annunciato che "interromperà il programma congiunto con l'Ucraina per il lancio dei Dnepr e del cessato interesse nell'acquisto dei booster ucraini Zenit", decisione che va a influire negativamente il programma spaziale ucraino e a mettere in ulteriore difficoltà la fabbrica di produzione Yuzmash.[2] La ISC Kosmotras ha comunicato che continueranno a soddisfare gli obblighi già intrapresi per tre lanci con Dnepr nel 2015[3] (di cui soltanto uno realmente effettuato).

Verso la fine del 2016, nessun altro lancio è stato effettuato e i clienti in attesa sono stati spostati su altri lanciatori.[4][5][6][7]

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Performance

Il lanciatore Dnepr ha subito poche modifiche comparato agli ICBM R-36M in servizio da cui deriva. La principale differenza risiede nell'aggancio del payload nella testa del razzo e il programma di controllo modificato. La versione base del razzo può portare fino a 3 600 kg in una orbita bassa a 300 km con una inclinazione di 50,6°, o 2 300 kg a 300 km in un'orbita eliosincrona con una inclinazione di 98,0°. In una tipica missione, il Dnepr può ospitare un payload principale e un payload secondario, come un CubeSat.

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Lanci effettuati

Riepilogo
Prospettiva

Prima del servizio commerciale, il lanciatore Dnepr è stato in servizio presso le Forze Missilistiche Strategiche dove ha raggiunto i 160 lanci con oltre il 97% dell'affidabilità.

Nel servizio commerciale il Dnepr ha collezionato un solo lancio fallito e, in ben due periodi storici, ha raggiunto due record: nell'aprile 2007 ha segnato il singolo lancio con il maggior numero di satelliti rilasciati con successo in orbita (14), record imbattuto fino al 20 novembre 2013. Il 21 novembre segnò un nuovo record con la messa in orbita (LEO) contemporanea di 32 satelliti e un payload sperimentale direttamente attaccato all'ultimo stadio del missile. Quest'ultimo record fu battuto da un Antares nel gennaio 2014 che portò in orbita 34 payload.

Ulteriori informazioni volo, Data (UTC) ...
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Note

Altri progetti

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