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Fausto Pari
calciatore e dirigente sportivo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Fausto Pari (Savignano sul Rubicone, 15 settembre 1962) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
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Caratteristiche tecniche
Impiegato prevalentemente come mediano con compiti di copertura[4], ha giocato anche come terzino[5] e sul finire di carriera come libero[6].
Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Giocatore
Club

Debutta sedicenne nel Bellaria, militante in Serie D. Nel 1979 passa all'Inter[7], con cui esordisce in Serie A, il 22 marzo 1981 contro la Pistoiese. Quella partita rimane l'unica in nerazzurro: nell'estate 1981 scende in Serie C1, al Parma[8]. Rimane in Emilia per due stagioni (la prima in prestito, la seconda a titolo definitivo), segnalandosi in una squadra ricca di giovani[9], e nel 1983 si trasferisce di nuovo in Serie A, alla Sampdoria, nonostante voci di corridoio lo accasavano al Verona.[10][11].
Con la squadra ligure vive gli anni migliori della presidenza di Paolo Mantovani, conquistando da titolare lo scudetto del 1990-1991, tre Coppe Italia e una Coppa delle Coppe. In blucerchiato disputa oltre 400 partite tra campionato e coppe, nel ruolo di cursore di centrocampo agli ordini di Renzo Ulivieri, Eugenio Bersellini e Vujadin Boškov[4]. Nel 1992, a 30 anni, accetta l'offerta del Napoli, dove rimane per quattro stagioni. Nel campionato 1993-1994 viene escluso dalla rosa per motivi legati all'ingaggio fino a marzo 1994, prima di essere reintegrato[12]. Rimane al Napoli fino al 1996, ricoprendo anche il ruolo di capitano[13]; in seguito passa al Piacenza[5], con cui conquista una salvezza allo spareggio contro il Cagliari e disputa la sua ultima stagione nella massima serie. A fine stagione non trova l'accordo con la società emiliana per il rinnovo del contratto[14].
Chiude la carriera vestendo le maglie di SPAL (con cui conquista la promozione in Serie C1, nuovamente da capitano[14]) e Modena[15], portato da Paolo Borea con cui aveva già lavorato a Genova[16].
In carriera ha totalizzato complessivamente 384 presenze e 7 reti in Serie A, fatto che lo colloca attualmente fra i primi 100 calciatori per numero di presenze in Serie A.
Nazionale
Vanta due presenze con l'Italia under 21[17] e la partecipazione al Campionato europeo di calcio Under-21 1984, oltre ad una convocazione in Nazionale maggiore nel novembre 1991, senza però scendere in campo.
Dirigente
Subito dopo il ritiro, nel 2000 diventa direttore sportivo del Brescello[4], mentre nel 2002 comincia la collaborazione con Arrigo Sacchi allora direttore tecnico del Parma rivestendo anche il ruolo di capo degli osservatori fino al 2003[15].
La stagione successiva passa come osservatore alla Sampdoria per una sola stagione[4][15], al termine della quale passa al Bari in qualità di direttore sportivo[15] dove rimane per tre stagioni. Ricopre il ruolo di direttore sportivo anche allo Spezia[15] (per pochi mesi) e dal 1º luglio 2009 al Modena[15], lasciando l'incarico il 30 giugno 2012[18].
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Statistiche
Presenze e reti nei club
Palmarès
Club
Competizioni nazionali

Coppa Italia: 3
- Sampdoria: 1991
- SPAL: 1997-1998 (girone B)
Competizioni internazionali
- Sampdoria: 1989-1990
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Note
Collegamenti esterni
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