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Filastrocca
canzone tradizionale per bambini Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La filastrocca[1] è un tipo di componimento breve con ripetizione di sillabe ed utilizzo di parole, costituito da un linguaggio semplice e ritmato. È la prima forma poetica che conosce il bambino, il suo primo approccio con le parole e la musica. Il ritmo della filastrocca è rapido e cadenzato con rime, assonanze e allitterazioni ricorrenti.

Di origine popolare, usata nel passato per tramandare tradizioni o contro le maldicenze. Riadattata, viene oggi usata principalmente per far addormentare o divertire i bambini.
Alcuni procedimenti analoghi a quelli utilizzati nelle filastrocche si possono trovare nella poesia burlesca quale quella di Lodovico Leporeo e Olindo Guerrini.
Noti autori di filastrocche sono:
- Gianni Rodari (ad esempio alcune contenute in Filastrocche in cielo e in terra)
- Edward Lear (ad esempio The Owl and the Pussycat)
- Lewis Carroll (ad esempio Jabberwocky)
- Shel Silverstein (ad esempio Il furbacchione)
- Robert Louis Stevenson (ad esempio A Child's Garden of Verse)
- Pablo Neruda (ad esempio La mattina è gonfia di tempesta)
- Dr. Seuss (ad esempio alcune contenute in Prosciutto e uova verdi)
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Origini
La filastrocca è una delle forme più antiche di espressione orale. Nasce prima della scrittura, quando le comunità umane trasmettevano conoscenze, regole e tradizioni attraverso la memoria e la ripetizione. Il ritmo, la rima e la musicalità servivano a rendere i testi facili da ricordare[2][3].
All’inizio, le filastrocche non erano pensate solo per i bambini: venivano usate anche dagli adulti in riti religiosi, incantesimi, preghiere, formule magiche e canti di lavoro[4].
Nel mondo antico
- Mesopotamia ed Egitto: esistevano formule ritmate per invocare le divinità o accompagnare il lavoro[5][6].
- Grecia antica: il ritmo era fondamentale nella poesia orale; molte nenie e conte avevano una funzione educativa[7][8].
- Impero romano: erano diffuse filastrocche popolari usate nei giochi, nelle feste e nella vita quotidiana[9][10].
In tutte queste culture, la rima aiutava a tramandare sapere in società dove pochi sapevano leggere e scrivere.
Medioevo
Nel Medioevo le filastrocche si diffusero soprattutto attraverso il popolo[11]. Venivano usate:
- per insegnare ai bambini,
- come conte per i giochi,
- per commentare eventi storici o politici in modo ironico,
- come canti rituali legati alle stagioni e al lavoro nei campi.
Molte filastrocche medievali contengono significati nascosti, riferimenti simbolici o critiche velate alla società.
Età moderna
Tra il XVII e il XVIII secolo, soprattutto in Europa, la filastrocca inizia a essere associata in modo più chiaro all’infanzia[12][13].
Con la diffusione della scuola, la filastrocca diventa uno strumento educativo per[14][15][16]:
- imparare a parlare,
- memorizzare numeri e lettere,
- sviluppare il senso del ritmo e del linguaggio.
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Nel mondo
Ogni cultura possiede le proprie filastrocche:
- Africa: filastrocche accompagnate da battiti di mani e percussioni[17].
- Asia: testi brevi legati alla natura, alle stagioni e alla famiglia[18][19][20].
- America Latina: filastrocche cantate, spesso molto ritmate[21][20].
- Europa: grande varietà di conte, ninne nanne e giochi cantati[22][23].
- Nordamerica: filastrocche sia nella tradizione europea portata dai coloni sia nelle tradizioni indigene[24].
- Oceania: filastrocche, rime e canti tradizionali legati ai bambini anche in diverse culture[25][26].
- Russia: filastrocche spesso tradizionali (tramandate oralmente), con rime semplici e gesti[27].
Nonostante le differenze linguistiche, tutte condividono ritmo, ripetizione e semplicità.
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Nursery rhymes
Si definiscono nursery rhymes brevi canzoni o prose popolari per bambini originariamente impiegate, negli asili, a scopo didattico[28].
In molte culture queste filastrocche si sono tramandate di generazione in generazione seguendo i canoni della tradizione orale. Nella lingua inglese si definiscono strettamente "nursery rhymes" quelle inglesi, o di altre culture europee, generate sino al XVII secolo[29].
Alcune nursery rhymes risalgono al Medioevo[30]; probabilmente la più famosa collezione di filastrocche è Mother Goose (Mamma Oca).
- Illustrazioni di nursery rhymes famose
- Popular Nursery Tales and Rhymes, Warner & Routledge, Londra, c. 1859
- Illustrazione di Hey Diddle Diddle, Londra, 1882
- Illustrazione di Gems from Mother Goose (1899)
- Baa, Baa, Black Sheep, da un'illustrazione del 1901 di William Wallace
Cultura di massa
Film e speciali incentrati sulle filastrocche
- “Tra le stelle di Hollywood” – corto animato Disney del 1938 che reinterpreta filastrocche famose con parodie.
- “The Wacky World of Mother Goose” – film d’animazione del 1967 basato sui personaggi delle filastrocche.
- “The Truth About Mother Goose” – corto Disney che rivisita classiche nursery rhymes.
- “Mother Goose Rock ’n’ Rhyme” – film TV musicale del 1990 con vari personaggi tratti da filastrocche.
Serie TV dedicate alle filastrocche
Filastrocche citate all’interno di film e serie
In film horror o thriller, melodie infantili sono spesso usate in modo "inquietante" (come versi di Ring Around the Rosie o One, Two, Buckle My Shoe in contesti spaventosi)[33].
Alcuni film d’animazione o supereroici inseriscono filastrocche o motivetti familiari in contesti insoliti (es. il Joker che canta I’m a Little Teapot in Batman: Under the Red Hood)[34].
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Esempi
- Ambarabà ciccì coccò
- Anghingò
- Eeny, meeny, miny, moe
- Cavallino arrì arrò
- La storia di Paperotto
- Trenta giorni ha novembre
- Solomon Grundy
- Fasi Lunari
- Piove, piove
- Girotondo
- San Giuseppe Vecchierello
- Escravos de Jó
- Ninna nanna
- Pimpirulin
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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