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Campionato mondiale di Formula 1 1992
edizione del mondiale di Formula 1 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il campionato mondiale di Formula 1 1992 organizzato dalla FIA è stata, nella storia della categoria, la 43ª stagione ad assegnare il campionato piloti e la 35ª stagione ad assegnare il campionato costruttori. Il britannico Nigel Mansell divenne campione del mondo per la prima volta in carriera a bordo della Williams motorizzata Renault, vincitrice della classifica riservata ai costruttori. La stagione vide l'ingresso ufficiale della Safety Car nella Formula 1 in pianta stabile per l'utilizzo durante le corse.

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La pre-stagione
Riepilogo
Prospettiva
Calendario
La presentazione delle vetture
I test
Durante la pre-stagione, la Williams voleva avere Éric Bernard come collaudatore, ma non ripresosi dall'infortunio non venne preso.
Accordi e fornitori
Nel 1992, la FIAT, nella persona dell'AD Paolo Cantarella, viste le crescenti difficoltà produttive e di mercato della casa di Torino, i costi elevati della gestione sportiva per la Formula 1 e la disomogeneità della Gestione Sportiva della Ferrari, cui conseguiva una mancanza di efficienza e competitività, decise di terminare l'attività collaborativa con la Scuderia Ferrari in Formula 1 e di fornire alla McLaren un V12.
Questa ipotesi venne avvalorata prima dalla dichiarazione di Agnelli al Salone dell'Auto di Torino nel maggio 1992, durante il quale, alla domanda se alla Ferrari fosse concesso di continuare a correre, rispose che tra vincere e lasciare c'era una via di mezzo. In occasione del Gran Premio di Spagna, il presidente della Ferrari Montezemolo si recò nei box della McLaren intavolando una discussione con Ron Dennis riguardo ad un accordo, da perfezionare in seguito, per la fornitura di motori nel 1993, visto il ritiro alla fine del 1992 della Honda,[1] ma la trattativa non ebbe seguito.
La stessa McLaren, nella figura di Ron Dennis e nel tentativo di mantenere Senna in squadra, sondò il terreno per un eventuale acquisto della Ligier in modo da rilevare la fornitura dei motori Renault: la casa transalpina diede un assenso preliminare alla McLaren autorizzandole l'utilizzo della benzina Shell almeno per un anno, ma la ELF, partner tecnico della Renault, non diede parere favorevole; ciò, unito alle resistenze di Guy Ligier, fece sì che l'operazione non andasse in porto. Successivamente la McLaren, insieme alla Shell, prese in considerazione la possibilità di adottare e finanziare un motore che la Audi stava preparando per le vetture prototipo: la casa tedesca espresse comunque la sua intenzione di non entrare nel mondo della Formula 1.
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Scuderie e piloti
Riepilogo
Prospettiva
Scuderie
La McLaren perfezionò la scalata automatica facendola diventare programmata con una serie di pulsanti sul cruscotto mentre la Williams introdusse le sospensioni attive; grazie a tale tecnologia le monoposto di Grove imporranno un dominio tecnico destinato a durare fino al 1997, nonostante il bando alle sospensioni attive decretato dalla FIA al termine del 1993.
Durante la stagione furono ben tre le squadre costrette ad abbandonare la categoria: tra il Gran Premio d'Ungheria e quello d'Italia infatti, scomparvero nell'ordine la Brabham, l'Andrea Moda e la Fondmetal. La Brabham, capace nel decennio precedente di vincere gare e mondiali, pur avendo cambiato proprietà diverse volte, non riuscì a far fronte delle sempre più gravi condizioni economiche: nel 1989 la struttura venne acquisita dal miliardario giapponese Koji Nakauchi, facente capo al Middlebridge Group, ma i nuovi fondi non migliorarono la precaria condizione finanziaria della Brabham, che uniti ai mancati pagamenti degli sponsor di Giovanna Amati, portarono alla chiusura della scuderia e all'arresto di un finanziatore accusato di corruzione.
L'Andrea Moda, di proprietà dell'imprenditore calzaturiero Andrea Sassetti, aveva rilevato la struttura della Coloni oltre che alcuni telai, per poi richiederne di nuovi alla Simtek, che fornì quelli originariamente destinati ad un ritorno nel circus della BMW. Una serie incredibile di spaventose mancanze (McCarthy venne fatto scendere in pista con le gomme da bagnato in una giornata assolata, la fornitura dei motori Judd non venne pagata e solo grazie ai prestiti dei propulsori già utilizzati dalla Brabham[senza fonte] si poté presentare al via, l'arresto di Sassetti per frode) culminò con l'esclusione dal campionato da parte della FIA per aver danneggiato la reputazione della Formula 1.
La Fondmetal acquistò nel 1990 le strutture dell'Osella senza, però, migliorarne i risultati. Nel corso delle due stagioni disputate, il 1991 e il 1992, la Fondmetal riuscì solamente a conquistare due 10° posti, con tante non qualificazioni e ritiri. A causa della pessima situazione economica, Gabriele Rumi, titolare della scuderia, decise di ritirarsi dal campionato.
Piloti
- AGS, Coloni e Lambo si ritirano dalla Formula 1 (Coloni vende tutto il materiale all'Andrea Moda Formula).
- McLaren, Williams, Lotus e Ligier schierano i piloti con cui avevano terminato la stagione precedente.
- La Tyrrell-Ilmor sostituisce entrambi i piloti del 1991 (Satoru Nakajima, ritirato dalla Formula 1, e Stefano Modena) con Olivier Grouillard e Andrea De Cesaris, provenienti da Fondmetal-Ford e Jordan-Ford.
- Rinnovamento completo anche alla Brabham-Judd, che comincia il campionato con Eric van de Poele e Giovanna Amati (prima donna in F1 dai tempi di Desiré Wilson, nel 1980), rimpiazzata poi dopo tre Gran Premi dal debuttante Damon Hill.
- La Footwork-Mugen Honda conferma Michele Alboreto e sostituisce Alex Caffi con il giapponese Aguri Suzuki, ex Larrousse.
- La Fondmetal-Ford affianca a Gabriele Tarquini una seconda vettura, affidata prima ad Andrea Chiesa e poi a Eric van de Poele, in arrivo dalla Brabham-Judd, dopo 10 Gran Premi.
- La Leyton House riacquista la vecchia denominazione March-Ilmor e affianca al confermato Karl Wendlinger l'esordiente Paul Belmondo. Entrambi i piloti verranno sostituiti nel corso della stagione, rispettivamente da Jan Lammers ed Emanuele Naspetti.
- La Benetton-Ford conferma il promettente Michael Schumacher e chiama Martin Brundle dalla Brabham per sostituire Nelson Piquet, ritiratosi al termine del 1991.
- Alla Dallara-Ferrari viene confermato il finlandese Jyrki Jarvilehto, a cui viene affiancato l'ex Minardi Pierluigi Martini in sostituzione di Emanuele Pirro.
- Il posto di Martini alla Minardi-Lamborghini viene preso dal debuttante Christian Fittipaldi, figlio di Wilson, che verrà sostituito per tre Gran Premi da Alessandro Zanardi; riconfermato invece Gianni Morbidelli.
- Alla Ferrari accanto a Jean Alesi viene schierato Ivan Capelli, ex March-Ilmor, che sostituisce Alain Prost.
- La Larrousse cambia nome in Venturi con i motori a dodici cilindri Lamborghini affianca il belga Bertrand Gachot, che già aveva disputato per la Casa francese l'ultimo Gran Premio del 1991, il debuttante Ukyo Katayama, che sostituisce il connazionale Aguri Suzuki, passato alla Footwork-Mugen Honda.
- La Jordan con motori a dodici cilindri Yamaha rinnova lo schieramento con Stefano Modena e Maurício Gugelmin, ex Tyrrell e March.
- La Andrea Moda-Judd debutta in Formula 1 con Alex Caffi ed Enrico Bertaggia, poi sostituiti dopo due Gran Premi da Roberto Moreno e Perry McCarthy.
Tabella riassuntiva
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Circuiti e gare
- Il Gran Premio del Sudafrica tornò nel 1992 dopo un'assenza di 7 anni a causa della revoca del divieto da parte della FIA di organizzare eventi in Sudafrica a causa della fine dell'apartheid. La gara è stata svolta nuovamente sul circuito del Gran Premio di Kyalami ma c'era un nuovo layout rispetto all'ultima volta che hanno corso nel 1985.
- Il Gran Premio del Messico è stato spostato dalla data di metà giugno a marzo.
- Il Gran Premio di Spagna è stato spostato da settembre a maggio.
- Il Gran Premio d'Austria, originariamente previsto per il 16 agosto, fu annullato a causa di problemi finanziari e sostituito dal Gran Premio d'Ungheria che originariamente avrebbe dovuto svolgersi il 23 agosto.
- Il Gran Premio d'Europa, originariamente previsto per il 4 ottobre sul circuito di Jerez, è stato cancellato.
Trasmissioni televisive in Italia
Per la seconda volta consecutiva, in Italia, le prove libere, le qualifiche a tre cinquine, il warm-up, la gara e il post-gara venivano trasmesse da Italia 1 all'interno di Grand Prix e Formula 1 '92 con il commento di Andrea De Adamich e Guido Schittone, con la partecipazione di Claudia Peroni e Giorgio Piola e su Rai 3 e Rai 2 con il commento di Mario Poltronieri e Clay Regazzoni con la partecipazione di Gianfranco Palazzoli ed Ezio Zermiani come inviati dai box. Le dirette delle prove libere e del warm-up e le differite dei gran premi sono trasmesse anche su TELE+2, con la stessa squadra di commento di Italia 1.
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Modifiche al regolamento
La benzina senza piombo è diventata obbligatoria per tutte le vetture di Formula 1 a partire dalla stagione 1992 in quanto la benzina con piombo era ritenuta troppo pericolosa per la salute. In precedenza, la benzina senza piombo era facoltativa solo per i migliori team[2].
Riassunti della stagione
Riepilogo
Prospettiva
Gran Premio del Sudafrica
Kyalami - 1º marzo 1992 - Yellow Pages South African Grand Prix
Ordine d'arrivo
Gran Premio del Messico
Autodromo Hermanos Rodríguez - 22 marzo 1992 - Gran Premio de Mexico
Ordine d'arrivo
Gran Premio del Brasile
Autodromo José Carlos Pace - 5 aprile 1992 - 21° Grande Prêmio do Brasil
Ordine d'arrivo
Gran Premio di Spagna
Catalunya - 3 maggio 1992 - 36° Tio Pepe Gran Premio de España
Ordine d'arrivo
Gran Premio di San Marino
Autodromo Enzo e Dino Ferrari - 17 maggio 1992 - 12º Gran Premio Iceberg di San Marino
Ordine d'arrivo
Gran Premio di Monaco
Monte Carlo - 31 maggio 1992 - 50e Grand Prix de Monaco
Ordine d'arrivo
Gran Premio del Canada
Circuit Gilles Villeneuve - 14 giugno 1992 - Grand Prix Molson du Canada
Ordine d'arrivo
Gran Premio di Francia
Circuit de Nevers - Magny-Cours - 5 luglio 1992 - Rhône-Poulenc Grand Prix de France
Ordine d'arrivo
Gran Premio di Gran Bretagna
Silverstone - 12 luglio 1992 - British Grand Prix
Ordine d'arrivo
Gran Premio di Germania
Hockenheimring - 26 luglio 1992 - Großer Mobil 1 Preis von Deutschland
Ordine d'arrivo
Gran Premio d'Ungheria
Hungaroring - 16 agosto 1992 - Marlboro Magyar Nagydíj
Ordine d'arrivo
Gran Premio del Belgio
Circuit National de Francorchamps - 30 agosto 1992 - Grand Prix de Belgique
Ordine d'arrivo
Gran Premio d'Italia

Autodromo nazionale di Monza - 13 settembre 1992 - Pioneer 63º Gran Premio d'Italia
Ordine d'arrivo
Gran Premio del Portogallo
Autódromo do Estoril - 27 settembre 1992 - SG Gigante Grande Prémio de Portugal
Ordine d'arrivo
Gran Premio del Giappone
Suzuka International Racing Course - 25 ottobre 1992 - Fuji Television Japanese Grand Prix
Ordine d'arrivo
Gran Premio d'Australia
Adelaide - 8 novembre 1992 - Foster's Australian Grand Prix
Ordine d'arrivo
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Risultati
Risultati dei Gran Premi
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Classifiche
Riepilogo
Prospettiva
Sistema di punteggio
Classifica Piloti
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.
Classifica Costruttori
Statistiche costruttori
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Note
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