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Francesca Archibugi

regista e sceneggiatrice italiana (1960-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Francesca Archibugi
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Francesca Archibugi (Roma, 16 maggio 1960) è una regista e sceneggiatrice italiana.

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Francesca Archibugi durante l'Italian Film Festival a Tokyo, 3 maggio 2008

Attiva nel campo cinematografico e televisivo, nel corso della carriera ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui tre David di Donatello, quattro Nastri d'argento, un Globo d'oro e un Premio Flaiano.

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

È nata in una famiglia intellettuale romana. Figlia dell'urbanista Franco Archibugi e della poetessa Muzi Epifani, è cresciuta insieme a numerosi fratelli e sorelle, tra cui lo studioso di teoria politica ed economica Daniele Archibugi.[1] Si è spesso ispirata sarcasticamente alle proprie vicende familiari nei suoi film, in particolare Mignon è partita, Il grande cocomero e Lezioni di volo.[2]

Viene scelta per strada a sedici anni per interpretare la parte di Ottilia nel film Rai Le affinità elettive, diretto da Gianni Amico, tratto dall'omonimo romanzo di Goethe. Finito il liceo, dove incontrerà Battista Lena, suo compagno tuttora, si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia, in qualità di regista.[3] Giovanissima, si diploma con un cortometraggio che vince numerosi festival internazionali[4].

Dirige altri quattro cortometraggi tra cui La piccola avventura (1983) sui bambini disabili e continua sporadicamente a interpretare ruoli di attrice. A teatro interpreta Cressida nel Troilo e Cressida di Shakespeare diretta da Pierluigi Pizzi. Al cinema partecipa al film La caduta degli angeli ribelli (1981) di Marco Tullio Giordana. Gira il cortometraggio Un sogno truffato (1984) prodotto da Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, che indicherà sempre come uno dei suoi maestri. Nel 1985 vince il premio Solinas per la migliore sceneggiatura[5].

Dopo l'apprendistato al Centro Sperimentale di Cinematografia, la frequentazione di Furio Scarpelli e del corso di sceneggiatura di Leo Benvenuti, esordisce dietro la macchina da presa con Mignon è partita (1988), un ritratto amaro della famiglia che descrive le prime esperienze e delusioni sentimentali degli adolescenti. Il film si aggiudica cinque David di Donatello (miglior regista esordiente, migliore sceneggiatura, miglior attrice protagonista: Stefania Sandrelli, miglior attore non protagonista: Massimo Dapporto e miglior suono), due Nastri d'Argento, una Concha de Oro al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián e numerosi premi internazionali[6].

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Francesca Archibugi sul set

Il secondo film è Verso sera (1990), con Marcello Mastroianni e Sandrine Bonnaire. Si parla degli anni di piombo e del difficile rapporto tra un padre professore di letteratura russa, comunista, e il giovane figlio movimentista. Il film vince il David di Donatello come miglior film, Marcello Mastroianni il Nastro d'argento e numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero[7].

Con Il grande cocomero (1993), la Archibugi affronta il tema della neuropsichiatria infantile attraverso il ritratto della famiglia infelice di una dodicenne epilettica. Il film si ispira a un saggio del neuropsichiatra infantile Marco Lombardo Radice e alle sue esperienze al reparto di via dei Sabelli a Roma. Il film vince due David di Donatello (miglior film e migliore sceneggiatura) e il premio OCIC e della Giuria Ecumenica al Festival di Cannes[8].

Nel 1994 gira Con gli occhi chiusi, tratto da un romanzo di Federigo Tozzi, in cui narra un complesso intreccio d'amore nella violenta campagna senese dei primi anni del Novecento. Tra gli interpreti Marco Messeri (vincitore del Nastro d'argento), Laura Betti, Stefania Sandrelli, Sergio Castellitto e Debora Caprioglio.

La strana storia della banda sonora (1997) è un documentario musicale su un progetto del marito Battista Lena. Racconta la vita di una comunità di un paese della provincia senese attraverso i componenti di una banda che si prepara per un concerto al fianco di grandi musicisti jazz, fra cui Enrico Rava, per il festival Umbria Jazz. Presentato al Festival di Venezia, vince il premio Jean Rouch per il miglior documentario.

L'albero delle pere (1998), presentato al Festival di Venezia, affronta il rapporto fra un figlio adolescente costretto a essere troppo maturo davanti a una madre resa fragile dalla tossicodipendenza. Il film vince il premio OCIC della Giuria Ecumenica, la medaglia d'oro della Settimana del cinema europeo di Madrid, e la Grolla d'Oro del cinema italiano come miglior regista[9].

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Francesca Archibugi durante le riprese di Lezioni di volo

Nel 2001 dirige Ornella Muti nel film Domani sul terremoto in Umbria del 1997,che ottiene il Premio speciale della giuria al festival di Tokyo.[10] Nello stesso anno partecip al film Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno di Laura Betti. Nel 2006 torna a dirigere un film con Giovanna Mezzogiorno e due esordienti diciottenni in Lezioni di volo.[11] Nel 2009 dirige il film Questione di cuore, con Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart nel ruolo di due uomini che si incontrano in una sala di rianimazione,[12] pellicola che vince il premio Alabarda d'oro per la miglior sceneggiatura. Vince anche il premio Suso Cecchi D'Amico al Bif&st 2010 per la migliore sceneggiatura. Il film viene selezionato per rappresentare l'Italia agli EFA, gli Oscar europei[13].

Del 2012 è il docufilm Giulia ha picchiato Filippo, con Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, insieme a un collage di testimonianze, prodotto dal Dipartimento per le pari opportunità e trasmesso da Rai 1 per la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne.[14] Vince il Peace Award sotto il patrocinio dell'UNICEF nella XVII edizione del festival Capri-Hollywood. Nel 2015 scrive insieme al regista Paolo Virzì la sceneggiatura de La pazza gioia,[15] lungometraggio vincitore, nel 2017, di cinque David di Donatello e cinque Nastri d'argento, e per il quale Archibugi si aggiudica sia Il Nastro d'argento che il Globo d'oro alla miglior sceneggiatura. Nel 2016 iniziano le riprese della serie TV in dodici puntate per Rai 1 Romanzo famigliare, con Giancarlo Giannini e Vittoria Puccini[16].

Nel 2017, insieme a Paolo Virzì, Francesco Piccolo e Stephen Amidon, scrive la sceneggiatura di Ella & John - The Leisure Seeker, lungometraggio con l'attrice britannica Helen Mirren e l'attore canadese Donald Sutherland in concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica.[17] Nel 2017 iniziano le riprese del lungometraggio tratto dal libro del giornalista Michele Serra Gli sdraiati, del quale la Archibugi oltre che regista, è anche sceneggiatrice insieme a Francesco Piccolo[18].

Nel 2022 torna sui grandi schermi come regista de Il colibrì,[19] rivendo due candidature ai David di Donatello, e sceneggiatrice di Siccità di Paolo Virzì presentato alla 79ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[20] Nel 2024 è sceneggiatrice sia dl film Dieci minuti, regia di Maria Sole Tognazzi,[21] che dirige e scrive la serie Rai La Storia, ottenendo per quest'ultima il Premio Flaiano per la sceneggiatura.[22]

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Filmografia

Regista

Cinema

Televisione

  • Ritratti d'autore – serie TV, episodi 2x04 (1996)
  • La strana storia di Banda Sonora (1997)
  • Gabbiani. Studio su 'Il gabbiano' di Anton Cechov (2004)
  • Renzo e Lucia (2004)
  • Parole povere (2013)
  • Romanzo famigliare (2018)
  • La Storia (2024)

Cortometraggi

  • L'unico paese al mondo, co-regia collettiva – cortometraggio (1994)
  • Giulia ha picchiato Filippo – cortometraggio (2012)
  • È stata lei – cortometraggio (2013)
  • Una giornata pazzesca – cortometraggio (2024)

Sceneggiatrice

Cinema

Televisione

Attrice

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Teatrografia

Riconoscimenti

Riepilogo
Prospettiva

[24]

    • 1995 - Candidatura alla regista del miglior film per Con gli occhi chiusi
    • 1999 - Candidatura al miglior soggetto per L'albero delle pere
    • 2001 - Candidatura alla miglior sceneggiatura per Domani
    • 2009 - Candidatura alla migliore sceneggiatura per Questione di cuore
    • 2009 - Candidatura al regista del miglior film per Questione di cuore
    • 2015 - Candidatura alla migliore sceneggiatura per Il nome del figlio
    • 2015 - Candidatura alla migliore commedia per Il nome del figlio
    • 2016 - Miglior sceneggiatura per La pazza gioia[25]
    • 2023 - Candidatura alla migliore sceneggiatura per Siccità

Altri premi e riconoscimenti

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Onorificenze

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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