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Gary Lineker
allenatore di calcio, conduttore televisivo e calciatore inglese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Gary Winston Lineker (IPA: /ˈlɪnəkər/; Leicester, 30 novembre 1960) è un ex calciatore inglese, di ruolo attaccante.
Ritenuto uno dei migliori calciatori britannici della storia,[1][2] Gary Lineker iniziò la propria carriera agonistica con la squadra della sua città natale, il Leicester City,[3] con la quale collezionò 194 presenze e 95 gol, affermandosi come uno dei maggiori talenti della sua generazione,[3][4][5] oltre a trascinare il club alla vittoria della Football League Championship nella stagione 1984-1985.[6] Dopo una breve parentesi con l'Everton (30 reti in 41 apparizioni),[7] Lineker legò il suo successo da professionista al periodo compreso tra la seconda metà degli anni 1980 e la prima metà degli anni 1990, nel quale vestì le maglie di club blasonati come il Barcellona e il Tottenham Hotspur.[8][9] Nel suo palmarès può vantare una Coppa di Spagna, una Coppa d'Inghilterra, due Charity Shield e una Coppa delle Coppe.[9]
Con 48 reti realizzate in 80 presenze è il quarto miglior marcatore di sempre della propria nazionale dietro a Wayne Rooney, Harry Kane e Bobby Charlton;[10] al campionato del mondo 1986, svoltosi in Messico, si laureò capocannoniere del torneo con 6 gol,[11] diventando il primo calciatore inglese a essere insignito della Scarpa d'oro.[12][13] Sempre con la nazionale, con 10 reti realizzate, è il miglior marcatore di sempre della propria nazionale nelle Coppe del Mondo FIFA.[14] Tra nazionale inglese e squadre di club segnò da professionista 291 gol in 546 match ufficiali.[15]
Nel marzo 2004 è stato inserito da Pelé all'interno della FIFA 100, la lista dei 125 migliori giocatori viventi redatta in occasione del centenario della FIFA, mentre il 25 maggio 2005 è entrato di diritto nella Hall of Fame del calcio inglese.[16]
Nel corso dei suoi diciotto anni di carriera Lineker si è sempre distinto per correttezza e sportività, diventando uno dei pochi giocatori a non venire mai ammonito o espulso.[17][18] Per questo motivo nel 1990 gli è stato assegnato il FIFA Fair Play Award.[19]
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Biografia

Nato a Leicester, nell'Inghilterra centrale, da Margaret Abbs e Barry Lineker,[20] i suoi genitori gli diedero il secondo nome di Winston in ragione della coincidenza del suo giorno di nascita, il 30 novembre, con quello dello statista britannico Winston Churchill.[21][22] Ha un fratello maggiore, Wayne, di due anni più grande, con il quale mosse i suoi primi passi nel mondo del calcio.[22]
Lineker frequentò la Caldecote Road School,[23] nel quartiere di Braunstone Park, a Leicester, nonostante risiedesse con i genitori nella periferia del centro; durante il liceo, invece, seguì gli studi presso il City of Leicester College, a Downing Drive, nel distretto di Evington.
Si è sposato il 1º settembre 2009 con la modella Danielle Bux a Ravello, nella Costiera amalfitana.[24] La coppia si è separata nel 2016.
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Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Giocatore
Club
All'età di 16 anni s'iscrisse a diversi sport, tra cui rugby e cricket, giocando anche nella squadra della sua scuola;[25] solo successivamente decise di intraprendere la carriera calcistica.[26] Nel 1976 Lineker venne ingaggiato dal Leicester City, squadra con la quale militò nelle giovanili.[25]
Con la formazione della città natale milita, a livello professionistico, dal 1978 al 1985 laureandosi capocannoniere della Premier League nell'ultima stagione (1984-85).[2][27] I 24 gol segnati attirano su di lui l'interesse dell'Everton, dove rimane per un solo anno ripetendo comunque l'impresa (stavolta con 30 reti).[27]

Nell'estate 1986 passa così al Barcellona.[28] In maglia catalana si aggiudica due trofei nazionali (Coppa del Re e Supercoppa di Spagna) e inaugura il suo palmarès continentale, vincendo la Coppa delle Coppe nel 1989.[29] È inoltre ricordato dai tifosi blaugrana per una tripletta che, nel 1987, decise el Clásico con il Real Madrid (3-2).[27]
Nel 1989 fece ritorno, anzitempo, in patria firmando per il Tottenham.[27] Con gli Spurs, dove si aggiudicò per la terza volta il riconoscimento di miglior marcatore (24 gol nella stagione 1989-90), vinse una coppa d'Inghilterra e due Supercoppe.[27][30] Terminò la propria carriera in Giappone, difendendo i colori del Nagoya Grampus dal 1993 al 1995.[27][31] Durante la sua carriera, nonostante l'alto numero di partite giocate, non ha mai ricevuto alcuna sanzione disciplinare.[1][27][32]
Nazionale
In nazionale conta 80 presenze e 48 gol, cifra che lo rende il quarto realizzatore di sempre dei Leoni dopo Kane (73 centri), Rooney (53 centri) e Charlton (49 marcature).[27] Esordì il 26 maggio 1984, nell'amichevole pareggiata 1-1 contro la Scozia.[27]
Al campionato del mondo 1986, realizzò la tripletta contro la Polonia grazie a cui gli inglesi superarono il girone;[33] negli ottavi, fu ancora protagonista segnando una doppietta nel 3-0 al Paraguay.[34] L'ultimo gol della manifestazione venne messo a segno contro l'Argentina nei quarti, gara che sancì l'addio dei britannici al torneo.[35] Con 6 marcature, risultò il primo inglese a vincere il titolo di cannoniere del mondiale.[27]

Quattro anni dopo, al campionato del mondo 1990 andò invece a bersaglio per 4 volte, distinguendosi per la doppietta rifilata al Camerun (sconfitto per 3-2) nei quarti di finale.[36] Come ammesso da lui stesso anni dopo, nella partita con l'Irlanda valida per la fase a gruppi (incontro in cui segnò un gol), defecò in campo dopo aver subìto un fallo.[37] Le 10 reti realizzate nei due tornei lo rendono il giocatore inglese più prolifico nella fase finale del mondiale nonché il settimo nella classifica generale.[27]
Con la rappresentativa del suo paese, ha inoltre segnato 5 triplette e 2 quaterne (unico a riuscire nell'impresa): in entrambi i casi, contribuì a una vittoria esterna per 4-2 (con la Spagna nel 1987 e con la Malaysia nel 1991).[38][39] Con l'allenatore Graham Taylor trovò minor spazio, tanto da venire escluso dopo un periodo opaco in fatto di gol (non segnò per 5 partite consecutive).[27] Lasciò la nazionale dopo il campionato d'Europa 1992, terminato per i Leoni nella prima fase.[40]
Dopo il ritiro
Lineker ha condotto dal 1999 al 2025 su BBC One il programma calcistico Match of the Day, dove ha presentato le sintesi delle partite di Premier League.[41]
Il 28 maggio 2011 è stato l'ambasciatore della finale della UEFA Champions League allo stadio di Wembley.[42]
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Statistiche
Riepilogo
Prospettiva
Tra club e nazionale maggiore, Lineker ha giocato globalmente 649 partite segnando 329 reti, con una media di 0,50 gol a partita.
Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.
Cronologia presenze e reti in nazionale
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Palmarès
Club
Competizioni nazionali
- Leicester: 1979-1980
- Barcellona: 1987-1988
- Tottenham: 1990-1991
Competizioni internazionali
- Barcellona: 1988-1989
Individuale
- 1986, 1992
- 1986
- Capocannoniere della Second Division: 1
- 1982-1983 (26 gol)
- Capocannoniere del Mondiale: 1
- Messico 1986 (6 gol)
- Capocannoniere della FA Premier League: 3
- 1984-1985 (24 gol, a pari merito con Kerry Dixon), 1985-1986 (30 gol), 1989-1990 (24 gol)
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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