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Cavalieri d'oro

personaggi de I Cavalieri dello zodiaco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Cavalieri d'oro
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I Gold Saints (黄金聖闘士?, Gold Saints) (Cavalieri d'oro nella traduzione italiana)[1] sono un gruppo di personaggi presenti nella serie manga e anime I Cavalieri dello zodiaco creata da Masami Kurumada.

Fatti in breve Gold Saints gruppo, Universo ...

Rappresentano la casta più alta dei guerrieri al servizio di Atena e rispondono soltanto a quest'ultima e al Grande Sacerdote. Come tutti gli altri guerrieri vestono un'armatura ispirata alle costellazioni: nel loro caso le corazze sono d'oro (chiamate in originale Gold Cloths e Armature d'oro nel doppiaggio italiano)[1] e si ispirano ai dodici segni zodiacali occidentali.[2]

Nei primi capitoli si parla di un solo Gold Saint, quello del Sagittario, e ciò è giustificato dal fatto che l'autore aveva pensato inizialmente di creare una sola armatura d'oro.[3][4]

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Creazione e sviluppo

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In origine Kurumada non aveva intenzione di creare dodici Gold Saints e per questo, nel terzo capitolo del manga, Saori presenta il Cloth del Sagittario appartenuto ad Aiolos come l'unica armatura d'oro esistente[5]: non a caso, almeno nei primissimi capitoli, attorno ad essa c'è grande venerazione e i Bronze Saints protagonisti sono costretti a contendersela prima tra loro nella "Galaxian War" e poi con i nemici di turno (i Black Saints e poi i Silver Saints).

In seguito al successo del manga, tuttavia, Kurumada decise di introdurre i restanti Cavalieri d'oro, la cui esistenza viene rivelata nel capitolo 26 quando il Grande Sacerdote convoca Aiolia del Leone e Milo dello Scorpione[2] (sebbene il primo fosse già apparso con un ruolo secondario nel primo capitolo quando Seiya si batté per conquistare il Cloth di Pegaso).[6] La scelta di "ripescare" Aiolia non fu casuale: Kurumada, infatti, pensò fosse interessante introdurre tra i Gold Saints anche alcuni vecchi personaggi che nel corso della storia si erano legati in un modo o nell'altro ai cinque Cavalieri di bronzo protagonisti e così, oltre ad Aiolia, divennero Cavalieri d'oro anche Mu e Dohko, quest'ultimo maestro di Shiryu.[2]

A partire dal capitolo 53 di Next Dimension, seguito canonico del manga originale, si scopre l'esistenza di un tredicesimo Gold Saint scomparso nell'era mitologica: quello dell'Ofiuco, una figura leggendaria considerato il più potente Saint della sua epoca.[7]

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Caratteristiche

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I Gold Saints sono l'élite dell'esercito della dea Atena, superiori sia ai Silver Saints che ai Bronze Saints: l'autore ha affermato che essi hanno dominato il loro cosmo in giovane età e per questo possono essere considerati dei geni, sebbene si debba considerare che essendo stati molto giovani non erano limitati dai preconcetti del mondo.[3]

Ognuno presidia una delle dodici case presenti al Grande Tempio, disposte una dietro l'altra nella grande scalinata che conduce alle stanze del Grande Sacerdote (scelto generalmente proprio tra i dodici) e alla statua della Dea; a differenza delle caste più basse, i Gold Saints hanno una certa autonomia e possono decidere se consentire il passaggio attraverso la propria casa a qualcuno o meno.[8]

I Gold Saints vengono convocati solo per questioni di importanza critica, ingestibili da parte dei Saint di levatura inferiore[2], e vantano una conoscenza del proprio cosmo tale da giungere alla sua essenza ultima, chiamata Settimo senso: grazie a questa dote i Cavalieri d'oro hanno la facoltà di muoversi e lanciare attacchi alla velocità della luce (300000 km/s[2][3]), cosa che permette loro di respingere o eludere facilmente i colpi più deboli.[2][8] A proposito di tale potere Kurumada ha dichiarato che i Gold Saints possono fare il giro del mondo sette volte e mezza in un secondo[3], mentre Mur dell'Ariete afferma che il Settimo senso è la vera essenza del cosmo e che corrisponde alla capacità di un Saint di saperne usare a pieno il reale ed enorme potere[8]; Ioria afferma addirittura che non esiste in natura qualcosa di paragonabile al potere di un Gold Saint. Sebbene il Settimo senso venga descritto come una prerogativa dei Cavalieri d'oro, nel corso della serie anche Saints di altre caste riescono a raggiungerlo. Un altro motivo della loro superiorità è il possesso delle Gold Cloths ("armature d'oro" nel doppiaggio italiano[1]), corazze praticamente indistruttibili capaci di resistere persino allo zero assoluto[9], che ricoprono la quasi totalità del corpo lasciando scoperti solamente il volto, qualche centimetro di gamba e qualcuno di avambraccio.

I Gold Saints sono anche gli unici a poter utilizzare la tecnica proibita conosciuta come Athena Exclamation (アテナ・エクスクラメーション?, Atena Ekusukuramēshon, Urlo di Atena nel doppiaggio italiano[1]): essa richiede il cosmo di tre Cavalieri d'oro e consiste in una ondata di energia dotata di uno spaventoso potere distruttivo paragonabile a quello del Big Bang.[10] Questo attacco è ritenuto pericoloso da Atena stessa e di conseguenza i Gold Saints possono servirsene solo con il consenso della Dea; gli stessi lo usano con grande fastidio, ritenendo un colpo da utilizzarsi in tre contro un solo avversario indegno di un cavaliere.[10] Nel manga viene ulteriormente specificato che questa tecnica ha un potere distruttivo così grande che Atena ne ha proibito categoricamente il suo uso e che i Gold Saints che la utilizzano senza il permesso della dea perdono il loro sacro titolo.[10]

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Gold Saints ufficiali (serie classica, Next Dimension)

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Serie classica

La generazione più famosa di Gold Saints è quella del 1970, periodo in cui sono ambientati il manga originale e l'adattamento animato.
Questo gruppo fu sconvolto da gravi fatti come il tradimento di Saga dei Gemelli, che uccise il Grande Sacerdote Shion e prese segretamente il suo posto,[11] e la fuga di Aiolos del Sagittario, che sacrificò la vita per salvare la piccola Saori, incarnazione della Dea Atena[12]; alcuni di essi, inoltre, troveranno la morte per mano dei Bronze Saints guidati da Saori Kido durante la corsa attraverso le Dodici case del Santuario. Tutti periranno poi nella guerra contro Ade, sacrificandosi per abbattere il Muro del Pianto e permettere ai cinque Bronze Saints di soccorrere la Dea nell'Elisio.[13].
Questa generazione compare con un ruolo da protagonista anche in due opere alternative: nel manga Episode G, incentrato sulla lotta tra i Cavalieri di Atena e il dio del tempo Crono e i suoi Titani, e nell'anime Soul of Gold, che li vede tornare in vita per mano del dio Odino per aiutare la giovane Lithia a combattere il nuovo celebrante del dio del Nord Adreas Riise. Questi Gold Saint appaiono anche nella serie originale in CGI prodotta da Netflix Knights of the Zodiac, basata sul manga e anime classico.

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Next Dimension

Nel manga Next Dimension, seguito canonico del manga originale di Saint Seiya, compare la generazione del XVIII secolo (precedente a quella del 1970), impegnata nella guerra contro Ade. In questo manga viene rivelato che, nell'era mitologica, i Gold Saints erano tredici e non dodici. Esisteva, infatti, il Gold Saint dell'Ofiuco, Odysseus/Asclepius, la cui casa si trovava tra quelle dello Scorpione e del Sagittario. Questo Gold Saint di Ofiuco era il più potente degli 88 Saint di Athena nell'era mitologica.[7]

Alla fine del manga, come rivelato nella serie classica, solo due Gold Saints di questa generazione sopravvivono alla guerra contro Ade: Dohko, a cui viene affidata la custodia del sigillo degli Specter di Ade, e Shion, che diventa Grande Sacerdote (incarico che mantiene fino al suo assassinio per mano di Saga dei Gemelli). Questo evento è descritto anche nel capitolo Origini presente nella Saint Seiya Final Edition edizione finale del manga classico di Saint Seiya. Qui il Gran Sacerdote Shion in un paio di pagine ricorda i suoi vecchi compagni che hanno combattuto nella guerra sacra contro Hades nel diciottesimo secolo, è si vede l'immagine dei 12 Cavalieri d'oro del diciottesimo secolo di Saint Seiya Next Dimension, Shion riferisce che dieci di loro sono morti per vincere la guerra sacra contro Hades del diciottesimo secolo, gli unici sopravvissuti sono stati Dohko e Shion.[17]

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Gold Saint apparsi in altre opere derivate (Saint Seiya Omega, Lost Canvas).

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The Lost Canvas

The Lost Canvas introduce altre generazioni di Gold Saints, che però non sono canonici con la serie classica. Tranne Dohko e Shion(due personaggi della serie classica), tutti gli altri Gold Saint di Lost Canvas non appaiono in nessun altra opera di Saint Seiya quindi non hanno nessun legame con gl'altri spinoff.

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Saint Seiya Ω

Un'altra generazione di Gold Saints è quella presente nell'anime Saint Seiya Ω, sequel della serie animata del 1987. Si tratta di una generazione non canonica, seppur comprenda alcuni personaggi già apparsi nelle serie precedenti (come Seiya e Kiki, promossi rispettivamente al grado di Gold Saint del Sagittario e dell'Ariete).

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Note

Bibliografia

Voci correlate

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