Timeline
Chat
Prospettiva

Heart Don't Lie

album di LaToya Jackson del 1984 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Remove ads

Heart Don't Lie è il terzo album della cantautrice e ballerina statunitense LaToya Jackson, pubblicato su LP e MC nel 1984 e ristampato nel 2012 su CD dalla Funky Town Grooves con l'aggiunta di 7 bonus track.[1]

Fatti in breve Heart Don't Lie album in studio, Artista ...
Remove ads

Descrizione

L'album fu prodotto da Amir Bayyan, fratello di Khalis Bayyan e Robert Bell e membro dei Kool & the Gang, che fu messo sotto contratto da Joe Jackson, il padre di LaToya e allora anche suo manager, quando questi ebbe ascoltato le demo.

LaToya partecipò alle sessioni di registrazione in maniera frammentaria in un periodo di sei mesi.[2] Al disco partecipò una pletora di ospiti musicali, tra i quali Shalamar's, Howard Hewett, il gruppo musicale reggae-pop Musical Youth, i membri dei Kool & the Gang e i fratelli di LaToya Marlon, Janet e Tito, che coprodusse il brano Frustration. Il lato A dell'LP si chiude con una reinterpretazione di un brano di Prince, Private Joy.

Jackson e Bayyan scrissero insieme la traccia Reggae Nights, che alla fine fu però scartata e ceduta a Jimmy Cliff, il quale ne fece un singolo di successo, nominato ai Grammy Awards.[3] La stessa canzone fu poi reincisa dalla Jackson stessa e pubblicata nel 1991 nel suo album No Relations.

Remove ads

Tracce

  1. Think Twice – 4:41 (Amir Bayyan, LaToya Jackson)
  2. Heart Don't Lie – 4:37 (Amir Bayyan, Donna Johnson, LaToya Jackson)
  3. Bet'cha Gonna Need My Lovin' – 4:29 (Amir Bayyan, Cynthia Huggins, Kelly Barreto)
  4. Private Joy – 4:51 (Prince)
  5. Hot Potato – 4:41 (Amir Bayyan, LaToya Jackson)
  6. I Like Everything You're Doin' – 4:36 (Gregory Radford, Meekaaeel Muhammad)
  7. Frustration – 4:47 (Chuck Gentry, Howard Hewett)
  8. Without You – 4:10 (Amir Bayyan, LaToya Jackson)
Remove ads

Accoglienza e successo commerciale

Il periodico The Afro-American definì il brano di apertura Think Twice "rockettaro" e paragonò Hot Potato a un brano di Evelyn King.[4] Dave Marsh di Rolling Stone descrisse l'album "ammirabile".[5]

Note

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads