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Metisoprinolo

composto chimico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Il metisoprinolo, conosciuto anche come inosina pranobex, è un farmaco con azione antivirale diretta; essa inibisce la replicazione di DNA-virus e RNA-virus, tramite la diminuzione della concentrazione di mRNA virale. L'attività antivirale indiretta è legata all'azione immunomodulante, che si esercita mediante l'aumento dell'attività e del differenziamento dei linfociti T e la stimolazione dei linfociti B. Il farmaco inoltre incrementa la citotossicità delle cellule NK (Natural Killer).

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Nei pazienti affetti da AIDS pare che l'inosina pranobex sia in grado di aumentare la sintesi di interleuchina-1 e interleuchina-2.

Dopo somministrazione orale, l'inosina pranobex è rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale e presenta un picco ematico dopo 3 ore. Ha una buona diffusione tissutale e l'emivita di eliminazione è di 50 minuti. L'inosina viene metabolizzata a ipoxantina e xantina e, quindi, ad acido urico, mentre le altre componenti del complesso vengono sottoposte a reazioni di ossidazione e di glucuronazione. L'eliminazione avviene prevalentemente per via urinaria.

La DL50 nel topo e nel ratto è superiore a 4000 mg/kg per via orale e intraperitoneale.

Il farmaco è indicato nelle affezioni di natura virale, specie erpetiche. Può essere impiegato anche nella panencefalite sclerosante subacuta e nell'immunodeficenza che accompagna l'AIDS.

La dose raccomandata per il trattamento dell'herpes simplex è di 1 g, quattro volte al giorno per 1-2 settimane per via orale. Nel caso di herpes genitalis la dose media è di 1 g tre volte al giorno per 2-4 settimane per via orale, in aggiunta al trattamento per via topica. Nella panencefalite sclerosante subacuta la posologia è di 50-100 mg/kg di peso corporeo al giorno suddivisa in dosi somministrate ogni 4 ore.

Gli effetti più comunemente riscontrati sono nausea e vomito. Si possono verificare inoltre ipotensione, sonnolenza e irritazione cutanea (dopo applicazione topica). Il metabolismo della componente inosinica del farmaco può portare all'incremento dei livelli di acido urico sia nel sangue che nelle urine.

Il farmaco è controindicato nei pazienti con insufficienza renale, gotta e iperuricemia.

È da evitare l'associazione con cortisonici, globuline e citostatici. Inoltre, l'uso contemporaneo di pirazinamide e diuretici tiazidici aumenta il rischio di iperuricemia.

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