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James Bulger

criminale statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

James Bulger
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James Joseph Bulger Jr. (AFI: [ˈbʌldʒər]), soprannominato Whitey (Boston, 3 settembre 1929Hazelton, 30 ottobre 2018) è stato un mafioso statunitense.

Disambiguazione – Se stai cercando il bambino assassinato in Gran Bretagna nel 1993, vedi Omicidio di James Bulger.
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Foto segnaletica di Bulger, nell'agosto 2011

Bulger è stato un leader della Winter Hill Gang, un' organizzazione criminale irlandese-americana che operò nel Nordest americano, in particolar modo in Massachusetts. Questa raggiunse l'apogeo sotto il suo controllo, in un periodo che va dal 1978 al 1995. Era il fratello di William Michael Bulger, un uomo politico che divenne presidente del senato dello stato del Massachusetts, poi presidente dell'Università del Massachusetts.

Il 19 agosto 1999, Bulger fu dichiarato il 458º criminale più ricercato dall'FBI con l'accusa, secondo la legge RICO, di racket, estorsione, traffico d'armi e di stupefacenti, riciclaggio di denaro, sfruttamento della prostituzione, frode, corruzione e omicidio (di quelli accertati se ne contano, tra quelli eseguiti di persona o ordinati a suoi sottoposti, ben 19)[1]. Nell'ottobre del 2007, l'Interpol lo dichiarò il secondo uomo più ricercato dall'FBI, dopo Osama bin Laden.[2] Il 22 giugno 2011 venne catturato insieme alla compagna Catherine Greig in un appartamento di Santa Monica, California, dove i due avevano vissuto per quindici anni sotto i nomi di Charles e Carol Gasko.[3]

Tramite indagini interne del Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti nel 1997 emerse che egli, insieme al braccio destro Stephen Flemmi, era stato un informatore abituale dell’FBI sin dal 1975, con lo scopo di sgominare l'organizzazione rivale famiglia Patriarca, con cui la sua banda si contese l'egemonia sull'area metropolitana di Boston tra gli anni sessanta e settanta[4]. Le indagini rivelarono che Bulger aveva stretto un accordo con alcuni dei vertici dell'FBI, impegnandosi a offrire informazioni sui rivali in cambio di una sostanziale immunità[5][6][7], causando uno scandalo all'FBI e altre agenzie governative coinvolte in una rete di corruzione da lui imbastita[8][9][10][11].

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Biografia

Riepilogo
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I primi anni

Bulger nacque a Dorchester, un quartiere di Boston, il 3 settembre del 1929, figlio di James Joseph Bulger Sr., uno scaricatore di porto e spacciatore canadese originario di Harbour Grace (nella provincia di Terranova e Labrador), descritto come un onesto lavoratore rispettato da tutti, e di Jane Veronica McCarthy, detta "Jean", una casalinga statunitense, figlia di immigrati irlandesi[12][13][14].

Primogenito di cinque figli, Bulger crebbe presso un complesso di edilizia pubblica chiamato Old Harbor, noto anche come Mary Ellen McCormick projects, in una situazione di forte difficoltà economica. Frequentò la scuola parrocchiale di San Marco (St. Mark's parochial school) a Dorchester, poi si trasferì alla scuola di Santa Margherita (St. Margaret's school), dove in seguito riferì di aver subito abusi sessuali. Le memorie di suo fratello William, ex-senatore dello stato del Massachusetts, lo descrivono come un bambino introverso ma al tempo stesso affettuoso. All'età di dieci anni, nel 1939, James scappò di casa per unirsi a un circo.

James Bulger fu arrestato la prima volta nel 1943, all'età di 14 anni, per furto, a cui fece seguito un'accusa di aggressione e rapina a mano armata. In questo periodo faceva parte di una gang minorile nota come I Trifogli (The Shamrocks). Dal 1943 al 1947, Bulger fu nuovamente arrestato per svariati reati tra cui furti, falsificazioni, rapine a mano armata, ecc. Per tutti questi crimini fu recluso in un carcere minorile, dove rimase fino al 1948, per poi arruolarsi nell'aeronautica militare statunitense.

Dopo avere completato gli addestramenti, fu destinato alla base militare sul fiume Smoky Hill, a Salina, Kansas e più tardi nell'Idaho. Approfittò di questo periodo per commettere ulteriori crimini. Nel 1950 fu arrestato per assenza ingiustificata (AWOL). Il 16 agosto 1952, fu congedato e ritornò in Massachusetts.

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Foto segnaletica di Bulger ad Alcatraz nel 1959

Prima carriera e prigione

Dopo essere ritornato a Boston, Bulger riprese l'attività criminale. Nel 1952 fu coinvolto nella rapina di un autocarro che trasportava liquori. Nel 1955 si unì a una banda che assaltò varie banche del Rhode Island e dell'Indiana. Venne catturato nel marzo 1956 e condannato a 25 anni di prigione non solo per le rapine, ma anche per il dirottamento di un treno.

In prigione

Bulger scontò la sua condanna al penitenziario di Atlanta. Secondo Kevin Weeks, che succedette Bulger come boss dell'organizzazione, egli sarebbe stato coinvolto nel programma del Progetto MKULTRA, assumendo stupefacenti forniti dalla CIA che gli avrebbero procurato frequenti insonnie, incubi orribili e allucinazioni.

Fu poi trasferito sull'Isola di Alcatraz il 2 novembre 1959, come prigioniero n. AZ1428, dove rimase per tre anni. Lì conobbe il detenuto Clarence Carnes, detto "The Choctaw Kid" (Il ragazzino choctaw), di cui divenne amico. Nel novembre 1962, fu trasferito al penitenziario di Leavenworth (Kansas) (dal 1962 al 1963) e poi al penitenziario di Lewisburg (Pennsylvania) (dal 1963 al 1965); fu rilasciato dopo nove anni di prigione.

La Killeen Gang

Dopo la scarcerazione, Bulger lavorò come custode, prima di diventare uno degli uomini di Donald Killeen, capo-famiglia mafioso di Boston. Nel 1971 scoppiò un conflitto tra la banda di Killeen e quella di Mickie Dwyer, vice-capo della Mullen Gang. Fu una guerra che coinvolse tutta Boston e terminò con la sconfitta della Mullen Gang.

Bulger, successivamente, decise di lasciare la Killen Gang, per unirsi a una nuova banda, la Winter Hill Gang, divenendone il leader dopo l'assassinio di James McLean. Scoppiò una nuova guerra proprio contro la Killen Gang, e Bulger assassinò di persona gli esponenti della sua ex banda ad eccezione di Donald Killeen che, rimasto senza alleati, tentò la fuga da Boston rifugiandosi a Framingham, ma fu ucciso il 13 maggio 1972.

Patrick Nee e Paul McGonagle, capi della Mullen Gang, dichiararono guerra contro la nuova banda di Bulger, arruolando a tal fine un nuovo membro, scappato dalla Winter Hill Gang, Jimmy Mantville e alcuni ex rivali della Killen Gang. Nonostante la vittoria di Bulger, che in seguito controllò tutta la parte meridionale di Boston, sia lui che Nee abbandonarono la città, per timore reciproco.

La Winter Hill Gang

Lo stesso argomento in dettaglio: Winter Hill Gang.

Nel 1972, con l'aiuto di Howie Carr, Bulger divenne uno degli uomini più temuti di Boston. Riuscì a sottrarre un locale di giochi d'azzardo e tutte le proprietà al capo mafioso rivale Indian Joe Notarangeli, assoggettando i suoi membri.

Nel 1973 fece uccidere da Johnny Martorano Spike O'Toole, esponente della Mullen Gang, poi nel 1974 uccise personalmente Il veterano Paul McGonagle, colpito alla testa da uno colpo di pistola e seppellito in una fossa nella spiaggia di Tenean Beach; si presume che McGonagle avesse un coinvolgimento diretto con l'assassinio di alleati di Bulger: Eddie Connors, nel gennaio 1974, Tommy King e Buddy Leonard, nel novembre 1975. Verso la fine del 1975, grazie a sue collaborazioni con l'FBI, riuscì a mandare quasi tutti i suoi avversari in prigione.

La caduta e la vita da fuggitivo

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Ritratto di Bulger generato digitalmente nel 2004, simulando la progressione d'età

Nell'aprile del 1994 le forze dell'ordine di Boston bloccarono definitivamente i suoi commerci illegali e chiusero le sue sale di giochi d'azzardo; fu dichiarata, di conseguenza, caccia aperta nei suoi confronti e Bulger divenne fuggitivo.

Egli abbandonò Boston il 23 dicembre 1994, accompagnato dalla sua momentanea convivente, Theresa Stanley. Nel gennaio 1995 aveva deciso di tornare a Boston, credendo che le operazioni di ricerca fossero state sospese, ma l'arresto di Stephen Flemmi e del fratello Michael lo portarono a passare le settimane successive in viaggio tra New York, Los Angeles e San Francisco.

Il 17 novembre 1999 fu dichiarato lo scioglimento della Winter Hill Gang dalla polizia del Massachusetts, con l'arresto degli ultimi membri rimasti.

Per anni è stato fra i primi dieci più ricercati sull'elenco dell'FBI e su di lui pendeva una taglia pari a due milioni di dollari. L'ultimo avvistamento di Bulger prima della cattura del 2011 avvenne nel 2002 a Londra e poi in Uruguay. Nell'aprile del 2007 vi fu un presunto avvistamento anche in Italia, presso Taormina, in Sicilia, e sull'autostrada Milano-Torino, oltre che a Villanovaforru, Siena, Agrigento e Portofino (anche se quest'ultimi risalgono in realtà ad anni precedenti),[15] dopodiché sarebbe di nuovo stato avvistato nel Regno Unito.

Nel 2010 invece vi fu un presunto avvistamento a Victoria, Canada.[15]

Cattura e condanna

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Catherine E. Greig, compagna di Bulger

Il 22 giugno 2011 finirono i suoi 17 anni di latitanza: gli agenti dell'FBI lo catturarono in un condominio a Santa Monica insieme alla sua storica compagna Catherine Greig.[16] All'interno dell'appartamento, le forze dell'ordine trovarono trenta armi, più di 822000$ in contanti, gran parte dei quali nascosti nelle pareti. Fu arrestata anche la Greig, che nel marzo 2012 si è dichiarata colpevole di cospirazione per aver ospitato un fuggitivo e cospirazione per frode di identità, venendo condannata a otto anni di prigione.

La selezione della giuria nel processo di Bulger iniziò ai primi di giugno del 2013. Bulger era imputato di riciclaggio, estorsione, spaccio di droga, corruzione di agenti dell'FBI e verso altri funzionari di polizia e la partecipazione a 19 omicidi. È stato anche accusato di racket federale con l'accusa di gestione di un'impresa criminale dal 1972 al 2000. Il 12 agosto 2013, dopo un processo di due mesi e una discussione di cinque giorni, una giuria di otto uomini e quattro donne ha dichiarato Bulger colpevole di 31 capi d'accusa, mentre lo ha assolto per 7 omicidi e non ha potuto raggiungere un verdetto su un altro omicidio.

Bulger venne condannato a due ergastoli più cinque anni di carcere il 13 novembre 2013.[17] Secondo il Chicago Tribune, durante la lettura della condanna, Bulger udì quello che il giudice distrettuale Denise Casper disse e cioè che "la portata, l'insensibilità, la depravazione dei suoi crimini sono quasi insondabili".[17][18]

Il 29 giugno 2015, in una lettera scritta in prigione e rivolta a tre studentesse dell'Apponequet Regional High School (situata a Lakesville in Massachusetts), intenzionate a intervistarlo per un progetto di storia, espresse il proprio pentimento per le gravi azioni da lui commesse nel corso della sua vita scrivendo di "aver sprecato e speso la sua vita scioccamente, e di aver portato vergogna e sofferenza ai suoi genitori e ai suoi fratelli e che essa finirà presto", oltre al fatto di aver preso la cattiva strada e di sapere per certo che "se si vuole far pagare il crimine bisogna andare alla scuola di legge".[19][20][21] Tuttavia, Patricia Donahue (moglie di una delle vittime di Bulger) espresse le sue perplessità sul pentimento del boss in quanto, secondo lei, egli avrebbe mostrato pentimento solamente per aver fatto soffrire la sua famiglia e non per i suoi crimini.[20]

Il 30 ottobre 2018 fu ucciso nel carcere federale di Hazelton, nella Contea di Preston. Le autorità carcerarie dichiararono di sospettare di omicidio il compagno di cella, ritenuto un soggetto molto vicino agli ambienti di Cosa Nostra. Bulger, deceduto all'età di 89 anni,[22][23] è stato sepolto nel cimitero di San Giuseppe a West Roxbury, un quartiere di Boston.

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Note

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