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Joe DiMaggio

giocatore di baseball statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Joe DiMaggio
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Joseph Paul DiMaggio, detto Joe, nato Giuseppe Paolo Di Maggio (Martinez, 25 novembre 1914Hollywood, 8 marzo 1999), è stato un giocatore di baseball statunitense, tra i più titolati della storia dello sport e detentore del record di 56 partite consecutive con almeno una valida battuta (15 maggio-16 luglio 1941). Durante la sua carriera DiMaggio giocò per 13 stagioni nella Major League Baseball sempre con i New York Yankees. Vinse 9 volte le World Series, partecipò a 13 All-Star Game e venne nominato MVP 3 volte. Fu anche capoclassifica in media battuta, fuoricampo e RBI per due volte ciascuna. Venne introdotto nella National Baseball Hall of Fame nel 1955. Al di fuori della sua carriera sportiva è noto anche per essere stato marito di Marilyn Monroe.

Fatti in breve Nazionalità, Altezza ...
(inglese)
«Where have you gone, Joe Di Maggio? A nation turns its lonely eyes to you.
What's that you say, Mrs. Robinson? Joltin' Joe has left and gone away.»
(italiano)
«Dove sei andato, Joe Di Maggio? Una nazione volge i suoi occhi desolati verso di te. Che cos'è che dici, signora Robinson? Il Grande Joe ha lasciato ed è andato via.»

Anche i suoi fratelli, Vince e Dom, furono giocatori professionisti di baseball nella MLB.

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Biografia

Riepilogo
Prospettiva
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DiMaggio durante gli allenamenti primaverili del 1951
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Joe DiMaggio con Marilyn Monroe nel giorno delle nozze (1954)
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DiMaggio e Mickey Mantle nel 1970
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Joe DiMaggio (al centro) a Grosseto nel 1976
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Joe DiMaggio nel 1981 con Ronald Reagan
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Joe DiMaggio nel 1995

DiMaggio nacque a Martinez, in California, nel 1914, ottavo dei nove figli di Giuseppe Di Maggio, un pescatore[1], e Rosalia Mercurio, entrambi immigrati italiani originari di Isola delle Femmine (in provincia di Palermo)[2]. Cresciuto a North Beach[3], la Little Italy di San Francisco, DiMaggio s'interessò al baseball fin da bambino e due dei suoi fratelli, Dom e Vince DiMaggio, fecero anche loro i giocatori di baseball, iniziando l'attività professionistica nei San Francisco Seals: Dom ha esordì il 16 aprile 1940 e terminò la propria carriera con i Boston Red Sox il 9 maggio 1953[4], mentre Vince esordì il 19 aprile 1937 e terminò con i San Francisco Giants il 6 giugno 1946.[5]

DiMaggio esordì nelle minor league nel 1931 con la squadra dei San Francisco Seals, dove rimase per quattro stagioni. Il 21 novembre 1934 venne ceduto ai New York Yankees[6], con cui giocherà per tutta la sua carriera, prima con la maglia numero 9 e poi con quella numero 5. Vinse per tre volte il titolo di MVP dell'American League (1939, 1941 e 1947) e fu selezionato per l'MLB All-Star Game per 13 volte. Dopo una pausa forzata di alcune stagioni a causa della guerra (dal 1942 al 1946), riprese a giocare fino al 1951. Venne soprannominato dai tifosi e dai giornalisti sportivi Joltin' Joe ("Joe che fa sobbalzare") per la forza con cui colpiva solitamente la palla. DiMaggio totalizzò in tutta la sua carriera 2 214 battute valide.[7]

Nel 1937 DiMaggio conobbe l'attrice Dorothy Arnold sul set del film Manhattan Merry Go-Round (in cui lo stesso DiMaggio figurava nel ruolo di sé stesso). I due si sposarono il 19 novembre 1939 a San Francisco e divorziarono nel 1943, mentre Joe prestava servizio militare alle Hawaii. Dalla loro unione venne alla luce l'unico figlio di DiMaggio: Joseph Paul "Joe" DiMaggio Jr.[8]

Il 14 gennaio 1954 sposò Marilyn Monroe, dalla quale però finì per divorziare dopo appena un anno di matrimonio.[9] I due rimasero comunque buoni amici. Nell'agosto 1962, quando l'attrice morì in circostanze misteriose nella sua casa di Los Angeles, DiMaggio si premurò d'organizzarle i funerali, invitando solo pochi amici e lasciando fuori i divi di Hollywood e altre personalità politiche che la Monroe frequentava. DiMaggio si prese l'onere di tutte le spese e, con il figlio Joe Jr. accanto, seguì il feretro della Monroe fino alla sepoltura nel cimitero di Brentwood, vicino a Los Angeles. Prima che la bara venisse chiusa, baciò le spoglie della Monroe e per tre volte le disse «Ti amo». Per i successivi vent'anni, farà recapitare sulla sua tomba un mazzo di rose rosse tre volte la settimana.

Nel 1955 diventò membro della National Baseball Hall of Fame: i giornalisti lo votarono con una percentuale di consenso vicina al 90%.[10]

Rientrò nel mondo del baseball nel 1969 in qualità di allenatore degli Oakland Athletics. Nello stesso anno - corrispondente al centenario della nascita del baseball - un sondaggio lo consacrò "Miglior giocatore di baseball vivente".[11]

Viaggiò molte volte in Italia, cui andò spesso a visitare i parenti a Isola delle Femmine, e in molte occasioni si ritrovò coinvolto in iniziative di promozione del baseball nel Belpaese. Nel 1976 si recò a Grosseto, dove passò alcuni giorni con la squadra locale, il Bbc Grosseto.

Morte

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La tomba di Joe DiMaggio (Holy Cross Cemetery, Colma)

Nell'ottobre del 1998 venne operato a causa di un cancro ai polmoni, malattia che si protraeva fin dai primi anni novanta. Morì L'8 marzo del 1999, nella sua casa di Hollywood, all'età di 84 anni. Ne diede l'annuncio Morris Engelberg, suo amico e avvocato. Il corpo venne seppellito a Colma, non lontano dalla sua città natale.[12]

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Palmares

Club

New York Yankees: 1936, 1937, 1938, 1939, 1941, 1947, 1949, 1950, 1951

Individuale

1939, 1941, 1947
1936–1942, 1946–1951
  • Capoclassifica dell'American League in media battuta: 2
1939, 1940
  • Capoclassifica dell'American League in fuoricampo: 2
1937, 1948
  • Capoclassifica dell'American League in punti battuti a casa: 2
1941, 1948
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Cinema, televisione e influenze nella cultura di massa

Joe DiMaggio partecipò a molti film, sempre nel ruolo di sé stesso. Girò il suo primo film nel 1937, Manhattan Merry-Go-Round, per la regia di Charles Reisner, cui seguirono - tra cinema e film per la televisione - oltre 20 apparizioni. Tra le più importanti: Style of the Stars (1947), Grantland Rice Sportlight: Two of a Kind (1940), Angels in the Outfield (1951), New York Yankees (The Movie) (1987) e The First of May (1999).

Tra gli anni settanta e ottanta diventò testimonial di uno spot pubblicitario televisivo per Mr. Coffee, una macchina da caffè casalinga molto in voga nell'America di quegli anni.

A Joe DiMaggio nel 1971 è stata dedicata una poltrona, Joe, realizzata dai designer italiani De Pas, D'Urbino, Lomazzi e prodotta dall'azienda d'arredamento italiana Poltronova.

Riferimenti nei mass media

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Onorificenze

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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