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Joseph Déchelette nacque in un'agiata famiglia di industriali di Roanne e dopo gli studi a Saint-Chamond, iniziò a lavorare come rappresentante dell'impresa familiare. Tuttavia la passione per l'archeologia, alla quale era stato iniziato dallo zio, Jacques Gabriel Bulliot (1817-1902), figura eminente della massoneria, prese presto il sopravvento.
1884: aderì a La Diana, società archeologica e storica con sede a Montbrison (Loira).
ispettore per la Società francese di archeologia (Société française d'archéologie)
1892-1914: conservatore del museo di belle arti e di archeologia di Roanne (oggi Musée des beaux-arts et d'archéologie Joseph-Déchelette), un museo municipale fondato nel 1844 che sarà in seguito ribattezzato con il suo nome e sistemato dal 1923 nell'antico palazzo di Valence de Minardière, che Déchelette aveva acquistato nel 1892 e che fu regalato dalla vedova alla città, pur continuandone ad occupare il piano terra fino alla morte nel 1957.
febbraio-aprile 1893: viaggio in Egitto, da cui Déchelette riportò la mummia di Nesyamon, morta a quindici anni e che da viva cantava a Tebe per il dio Ammone.
nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, scelse di arruolarsi malgrado l'età avanzata. Fu ucciso al fronte due mesi dopo l'inizio delle ostilità.
Peintures murales du Moyen-âge et de la Renaissance en Forez ("Pitture murali del Medioevo e del Rinascimento a Forez")
Les Vases céramiques ornés de la Gaulle romaine ("I vasi ceramici ornati della Gallia romana")
Manuel d'archéologie préhistorique, celtique et gallo-romaine ("Manuale di archeologia preistorica, celtica e gallo-romana")