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Layla, ma raison

film del 1989 diretto da Taieb Louhichi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Layla, ma raison - Majnun Layla è un film di Taieb Louhichi del 1989 tratto dall'omonimo romanzo di André Miquel che reinterpreta una leggenda araba del VII secolo "Layla and Majnun".

Fatti in breve Titolo originale, Lingua originale ...
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Trama

Pazzamente innamorato di Layla, Qays decide di cantare in versi il suo amore, ma ciò è assolutamente vietato dai costumi tradizionali arabi. I genitori tentano invano di farlo desistere dall'immorale proposito. Così Layla si troverà a vivere in forzato isolamento e Qays a vagare disperato nel deserto, gridando il suo amore. Un ennesimo incidente separa per sempre i due innamorati: Layla è costretta a sposarsi e Qays, ormai completamente pazzo (Majnun, significa appunto "folle"), rifiuta ogni contatto col mondo.

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Tematica

Il tema classico dell'amore impossibile, dell'amour fou che si trasforma in morte, ha come scenografia ideale un maestoso deserto continuamente attraversato da uomini e cavalli. Layla è l'eroina assente, l'oggetto del desiderio che prende corpo attraverso i componimenti poetici di Qays. Il film gioca sulla dicotomia tra la dimensione nascosta, prigioniera e sottomessa di Layla e la poesia d'amore a lei dedicata, che espone pubblicamente il suo corpo, infrangendo le regole di una società maschilista che impone alle donne uno spazio ristretto e privato.

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Bibliografia

  • Catalogo 1º Festival del cinema Africano, 1991, Centro Orientamento Educativo, Milano

Voci correlate

Collegamenti esterni

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