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Lozio

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Lozio (Lós in dialetto camuno[5][6]) è un comune italiano di 363 abitanti[1], della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia.

Dati rapidi Lozio comune, Localizzazione ...
«Ascendendo poi una Valle detta la Val de Locio si trova esso Commun de Locio, qual contiene quattro terre, cioè: Villa, Sonciva, Summaprada, et Laveno.»

Si tratta di un comune sparso: non esiste una frazione definibile "capoluogo" e la sede comunale si trova a Laveno.

Lozio è meta turistica per migliaia di persone all'anno.

Il territorio di Lozio confina con diversi comuni: a est quello di Cerveno, a nord Schilpario, ad ovest Ossimo, ed a sud Ossimo e Malegno.

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Il territorio di Lozio in Val Camonica
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Geografia fisica

Territorio

Il comune di Lozio occupa l'intera Val di Lozio. Laveno, Sucinva, Sommaprada sono posti nella parte terminale della vallata, mentre Villa è posizionata in testa alla conca.

Storia

Riepilogo
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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Valle Camonica.
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Municipio di Lozio
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Chiesa S Giovanni Battista a Sommaprada di Lozio
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Sucinva di Lozio

È accertato che Vicus Lotii ebbe origine romana, in quanto sono state ritrovate monete in bronzo e rame con l'effigie di Tiberio e Costantino in zona. Inoltre la stessa toponomastica del posto contiene radici latine (Villa, Sunciva - sub civis, Sonvico - summus vicus..).[7]

Nel 1156 si riporta di una rissa tra gli abitanti di Lozio e Borno che, recandosi in processione a Cividate Camuno, si scontrarono all'altezza di Malegno.[8]

Il paese di Lozio possedeva un forno fusorio dove fondeva il ferro proveniente dalla Val di Scalve.[9]

Tra il 1371 ed il 1428, Bernabò Visconti, concede a Lozio di far parte della comunità di Val di Scalve, e solo di seguito entrerà nella Comunità di Valle Camonica.[9]

Tra il 1411 ed il 1428 sono i Federici i possessori del feudo, a seguito dell'eccidio di Lozio a spese dei Nobili di Lozio.[10]

A partire dal 1500 inizia la decadenza della famiglia Nobili che vende grandi quantità dei propri latifondi alle comunità di Scalve, Ossimo e Lozio.

Nel XVI secolo esisteva una vicinia per ogni frazione, più una vicinia generale che si effettuava presso il "dos dei Consei" (dosso dei consigli). Tra i documenti dei registri della Vicinia si trova che vi sono numerose differenze linguistiche tra i dialetti camuni parlati nelle quattro frazioni di Lozio.[11]

Fino al 1754 i Nobili mantennero il diritto di caccia nel territorio del Lozio. Una vertenza con la vicinia fece perdere in quest'anno il loro diritto.[12]

Nel 1944-1945 agiva la squadra partigiana agli ordini di Giacomo Cappellini.[13]

Feudatari locali

Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:

Famiglia Stemma Periodo
Nobili di Lozio
? - 1410
Federici
1410 - 1428
Nobili di Lozio
1428 - ?

Simboli

«Troncato: nel primo d'argento; nel secondo di rosso, in guisa di muraglia merlata alla ghibellina, murata e aperta di nero; all'aquila al naturale, uscente dalla partizione, linguata di rosso, allumata d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.

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Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Le chiese del territorio di Lozio sono:[14]

  • Villa
    • Chiesetta di Santa Cristina, ricostruita nel XVI secolo.
    • parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, citata nel 1366 (Ecclesia s Pietri de Lozo), venne ristrutturata nel 1602. L'allungamento e 'innalzamento (abbassandone il pavimento) sono opere del XIX secolo. Affreschi della volta sono di Antonio Guadagnini.
  • Sucinva
    • Chiesa di San Antonio da Padova, del secolo XVII
  • Sommaprada
    • Chiesa di San Giovanni Battista, sul portale è incisa la data 1634
  • Laveno
    • Chiesa di santo Nazzaro e Celso, fu ricostruita nel XVII secolo.
    • Chiesa di Santa Maria Assunta, del secolo XVII

Architetture militari

Società

Riepilogo
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Villa di Lozio

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[15]

Tradizioni e folclore

Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di

  • Laveno è Laigna o Bèrgoi
  • Villa è Passèi
  • Sommaprada è Canò o Canòs
  • Sunciva è Quàdoi[senza fonte]

Vi era usanza un tempo, durante il carnevale di recitare nelle stalle "drammi" chiamate "giostre". Altre tradizioni locali erano:

  • Santa Lucia - 13 Dicembre: Le bambine e i bambini del paese pulivano le catene dei camini trascinandole per le strade del paese.
  • Befana - 6 Gennaio: I bambini e le bambine ricevevano piccoli doni (solitamente cibo come ad esempio carrube).
  • Falò degli sposi: al ritorno in paese di una coppia di novelli sposi era uso accendere un fuoco all'ingresso dell'abitato per accogliere la nuova famiglia.[senza fonte]

Esistono nel folklore della Val Camonica alcuni proverbi in dialetto camuno riguardanti Lozio:

  • Zó de vài, só de dòs, nó ssè mài a Lóh. Giù per le valli, su per i dossi, non s'arriva mai a Lozio[16]
  • 1º gennaio, Capodanno. I giovani si recavano per il paese con una bilancia a stadera per pesare chiunque incontrassero. Ai bambini veniva consegnata una manciata di sale.[17]
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Geografia antropica

Urbanistica

Sebbene il paese di Lozio non esista, il comune è formato da quattro frazioni presenti nella Val di Lozio: Laveno, Sucinva, Sommaprada e Villa. Quest'ultima è la più densamente abitata, ed ivi si trova il famoso Castello.

Amministrazione

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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