Lucca
comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Lucca (comune italiano di 88 995 abitanti[1] nella Toscana settentrionale, capoluogo dell'omonima provincia, dai cui prende nome l'omonima piana.
) è unLucca comune | |
---|---|
(IT) Lùcca | |
Veduta di Lucca | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Lucca |
Amministrazione | |
Sindaco | Mario Pardini (indipendente di centro-destra) dal 27-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 43°51′N 10°31′E |
Altitudine | 19 m s.l.m. |
Superficie | 185,79 km² |
Abitanti | 88 995[1] (31-5-2024) |
Densità | 479,01 ab./km² |
Frazioni | (vedi sezione) |
Comuni confinanti | Borgo a Mozzano, Camaiore, Capannori, Massarosa, Pescaglia, San Giuliano Terme (PI), Vecchiano (PI) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 55100 |
Prefisso | 0583 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 046017 |
Cod. catastale | E715 |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 715 GG[3] |
Nome abitanti | lucchesi[4]; lucensi (dotto)[4]; lucchini (locale)[4] |
Patrono | san Paolino di Lucca |
Giorno festivo | 12 luglio |
Soprannome | Pantera |
Motto | (LA) Libertas (Libertà) |
Cartografia | |
Posizione del comune di Lucca all'interno dell'omonima provincia. | |
Sito istituzionale | |
Famosa per i suoi monumenti storici, è uno dei pochi capoluoghi a conservare il centro storico, ricco di antiche strutture di varie epoche, completamente circondato da una cinta muraria cinquecentesca nell'insieme integra e quasi pressoché immutata nel corso dei secoli. È una notevole città d'arte d'Italia. Ufficialmente di origini romane, ma su probabili insediamenti anteriori, Lucca, città di mercanti e tessitori, mantenne la sua autonomia come Stato indipendente per parecchi secoli fino al 1799 quando venne soppiantata l'antica Repubblica, a seguito della conquista francese da parte delle truppe napoleoniche, dando vita al Principato di Lucca e successivamente al Ducato borbonico di Lucca.
La città di Lucca è situata nell'omonima piana, delimitata dall'altopiano delle Pizzorne (a nord) e i Monti Pisani (a sud), presso la sponda sinistra del fiume Serchio, a 19 m s.l.m.
Il territorio comunale raggiunge una quota minima di 1 metro s.l.m. e una massima di 950 metri s.l.m. sul gruppo montuoso dell'Appennino Tosco-Emiliano denominato Altopiano delle Pizzorne (altitudine massima di 1081 metri s.l.m.), con un'escursione altimetrica di 949 metri s.l.m.
Anche se la città di Lucca è situata in una zona con elevato rischio sismico, per esempio la Garfagnana, sotto la piana è presente un'enorme falda acquifera, il che "attenua" l'intensità dei terremoti. Questa grande presenza di acqua sotto il suolo ha reso possibile la costruzione di innumerevoli fontane in tutta la città.
Pur rientrando tra i climi mediterranei per vari tipi di classificazioni climatiche in uso, quello della Città di Lucca è caratterizzato da minimi invernali frequentemente sotto lo zero e da un mese con siccità estiva, in media poco prolungata. Si caratterizza comunque per determinati elementi di continentalità a causa delle elevate escursioni termiche sia giornaliere sia annue. Secondo la classificazione dei climi di Koppen appartiene al gruppo "Csa", tendente al "Cfsa" in alcune zone più interne a ridosso dei monti e in bassa collina: è caldo e afoso d'estate con giorni di calura (nel 2021 è stata registrata la temperatura record di +39 °C e +41,5 °C nell'agosto 2017), mentre è freddo e rigido durante l'inverno con giorni di gelo; sono invece rarissimi i giorni di ghiaccio.
Nelle campagne circostanti alla città durante l'anno in caso di buon tempo si registrano temperature minime inferiori di qualche grado, spesso a causa della forte inversione termica nelle ore notturne, e qui la sensazione di freddo è maggiore anche per l'elevato tasso di umidità. In inverno raramente (ma non da escludere) si hanno precipitazioni nevose (anche se spesso con accumuli scarsi o addirittura nulli), mentre in piena estate le scarse precipitazioni, determinate soprattutto dall'attività termoconnettiva che interessa principalmente le aree appenniniche ma anche i rilievi delle Alpi Apuane e la catena dei Monti Pisani, si hanno generalmente sotto forma di improvvisi e forti temporali, di breve durata ma spesso associati a grandine e a raffiche di vento.
Nelle aree alto collinari lucchesi il clima è invece sub-mediterraneo temperato "Cfsb", caratterizzato da estate tiepida e un breve periodo di moderata siccità estiva, mentre nella piccola porzione montana è da definirsi oceanico "Cfb", caratterizzato da estate tiepida e stagioni sempre umide (con minimo relativo in estate). Nel periodo invernale, oltre i 400 metri s.l.m., la neve non è rara anche se non ha molta permanenza al suolo, dato che i monti del territorio comunale sono tutti inferiori a mille metri di altezza. La media nivometrica varia tra i 5 cm e i 60 cm circa in base all'esposizione e all'altitudine: in città l'accumulo medio è compreso tra i 5–10 cm, con una frequenza di 1 giorno annuo e con una durata del manto nevoso di circa 2 giorni. Le direzioni prevalenti dei venti sono di levante tra settembre e aprile e ponente tra maggio e agosto.
Nel territorio comunale si coltivano cereali e pioppi in pianura, mentre viti e ulivi in collina. I boschi, sia in base all'altitudine sia all'esposizione, sono occupati da varietà di piante, tipiche tra la sottozona fredda del lauretum di 2º tipo alla sottozona calda del Fagetum in corrispondenza dei principali rilievi. Negli ultimi anni il clima permette all'ulivo la sua sopravvivenza e il ciclo di fruttificazione dal piano basale fino a una quota media massima di circa 800 metri s.l.m.
Dai romani Lucca era conosciuta come Luca[5]. L'origine del nome secondo Silvio Pieri è incerta[6]. Da studi toponomastici comunque più recenti e concreti, come spiega Riccardo Ambrosini[7], il nome Lucca ha riferimenti che portano a "bosco sacro" (latino lucus), "tagliare" (latino lucare) e "spazio luminoso" (leuk, termine in uso nelle prime popolazioni europee e da cui derivano altri nomi di città, come Vienna[non chiaro]), L'ipotesi iniziale, oggi sempre meno considerata veritiera, era quella di una radice celto-ligure luk, "luogo paludoso"[8]. Invece l'origine a quanto pare riporta ad una area boschiva deforestata per fare spazio alla luce o ad una radura posta su un'isola fluviale di detriti del Serchio, in mezzo ad aree boschive.
Il nome della città di Lucca lo troviamo citato per la prima volta in una lettera che Cicerone scrive nel 46 a.C. a Bruto, all'epoca governatore della Gallia: Lucius Castronius Paetus longe princeps municipii Lucensis (Cicerone, Epistulae Ad Familiares, 13-13)[9]. Il testo di Cicerone, indicante probabilmente uno dei primi cittadini lucchesi nella storia, riporta l'etnico Lucensis ("lucchese"). Il nome di Lucca si trova attestato anche in Tito Livio e, per quanto riguarda le fonti greche, in Strabone (Λοῦκα, Lôuka).[5]
Nata come insediamento ligure secondo alcuni storici, mentre altri ritengono che sia di origine etrusca con datazione attorno al 220 a.c., e sviluppatasi come colonia romana di diritto latino a partire dal 180 a.C., nel VI secolo Lucca diviene la capitale del ducato longobardo della Tuscia per poi svilupparsi nel XII secolo come Comune e poi Repubblica
Sono ancora visibili vestigia della collocazione dei monumenti nella Lucca romana: l'anfiteatro, che conserva ancora la sua caratteristica forma di piazza ellittica chiusa, e il foro, situato nell'attuale piazza San Michele dominato dall'omonima chiesa romanica che evoca forti richiami al mondo classico in molti componenti architettonici.
Ma la traccia romana più evidente è nelle vie del centro storico, che riflettono l'ortogonalità dell'insediamento romano impostato dal cardo e dal decumano, corrispondenti alle attuali via Fillungo-Cenami e via S. Paolino-Roma-Santa Croce. All'epoca romana risale anche la prima cinta muraria, che delimitava un'area quadrata nella quale, durante il corso dei secoli, si sono costituiti il centro del potere politico (attuale Palazzo Ducale) e di quello religioso. Nel 55 a.C. Lucca fu teatro di un incontro del primo triumvirato tra Gaio Giulio Cesare, Gneo Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso, dove Cesare si vide prorogare per un ulteriore quinquennio il proconsolato nelle Gallie.
Lucca in epoca romana era di grande importanza strategica, in qualità di città-fortezza sia nel primo confine della Repubblica romana che durante l'Impero, in caso di attacchi "barbarici" da Nord. Da notare che Lucca si trova proprio sul "confine dell'olivo" della penisola italiana, cioè da dove in un certo senso cominciava l'Italia repubblicana.[senza fonte]
L'importanza strategica di Lucca è stata provata anche dal ritrovamento di blocchi di pietra di enormi dimensioni, frammenti quindi di mura difensive di dimensioni senza eguali (rispetto ad altre città, nella tavola peutingeriana, Lucca è infatti indicata in modo stilizzato da una fortificazione).
Questa importanza strategica e militare di Lucca ha dato modo alla città di mantenere un alto grado di importanza nei successivi sviluppi storici medievali.
Occupata dai Goti nel 400 e dai Bizantini il secolo successivo, la storia di Lucca fu caratterizzata dal fatto di essere tra le più importanti capitali del regno longobardo. Si ricordano infatti Desiderio terzo conte di Lucca ed eletto "Rex Langobardorum" nel 756 e i successori Allone, quarto conte e duca di Pisa e Wicheramo, quinto conte, divenuto vassallo di Carlomagno. Grazie alla presenza del Volto Santo nella chiesa di S. Martino, divenne una tappa principale nel pellegrinaggio da Roma a Canterbury sulla Via Francigena, una delle vie di comunicazione più importanti del Medioevo. Nonostante ciò, sono rimaste ben poche tracce di questo periodo storico.
Nel 773 cadde il dominio longobardo su Lucca, ed ebbe inizio il dominio carolingio, grazie alla sconfitta dei duchi di Lucca per mano di Carlo Magno. Durante questo periodo la città consolidò la posizione di rilievo conquistata nell'epoca longobarda sviluppandosi grazie alle attività commerciali e alla produzione tessile, per la quale diventò una città celebre in tutta Europa. La produzione tessile fu l'inizio della crescita economica lucchese e, grazie all'avvio della manifattura della seta, Lucca si impose ancora di più sui mercati europei. L'altissima qualità del prodotto era dovuta alla finezza del materiale e alla bellezza dei decori.
Nel Medioevo in particolare la città crebbe notevolmente in relazione anche all'antica Via Francigena di cui Lucca costituiva una tappa importante per i pellegrini anche per la presenza del Volto Santo, veneratissima reliquia che rappresenta il Cristo crocifisso e che tuttora si trova nel Duomo di Lucca, e per le reliquie di importanti santi, quali San Frediano, San Regolo e san Cesario di Terracina[10], il santo tutelare degli imperatori romani (traslate da Roma, precisamente dalla Domus Augustana sul Palatino, durante il pontificato di papa Alessandro II, vescovo di Lucca, e deposte nell'antico monastero di S. Ponziano; attualmente sono conservate nella Basilica di San Frediano).
Nell'itinerario di Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, la città, citata come Luca, costituisce la XXVI tappa (Mansio) del suo viaggio di ritorno da Roma (fine del X secolo).
Nonostante le continue vicissitudini legate alle lotte tra Guelfi e Ghibellini Lucca nel XIV secolo diviene una delle città più importanti del Medioevo italiano. Tante furono le famiglie nobili al potere, come i Nuccorini che dal 1371 vediamo iscritti al Supremo Magistrato dell'Anzianato. Lucca divenne molto famosa per la seta. Infatti la seta di Lucca era una delle più pregiate e ricercate d'Europa
Dante Alighieri incluse molti riferimenti alle grandi famiglie feudali che vi ebbero giurisdizione, con poteri amministrativi e giudiziari; Dante stesso spese molti dei suoi anni in esilio a Lucca.
Il suo signore Castruccio Castracani degli Antelminelli,[11] condottiero ghibellino di grande capacità politica e militare, riesce a farla diventare antagonista unica all'espansione di Firenze portandola alla vittoria (1325) nella battaglia di Altopascio dove sconfigge il più forte esercito fiorentino inseguendolo sino sotto le mura di Firenze.[12]
Alla morte di Castruccio la città cade in un periodo di anarchia che la vede soggiacere al dominio dei Visconti e successivamente al governo di Giovanni dell'Agnello, doge della Repubblica di Pisa. Riottenuta la libertà nel 1370 per intervento dell'imperatore Carlo IV[13], Lucca si dette un governo repubblicano e con un'accorta politica estera tornò a conoscere una notevole fama in Europa grazie ai suoi banchieri e al commercio della seta. L'imperatore Carlo IV concesse alla città anche la possibilità di dotarsi di uno studium generale, ma una vera e propria università lucchese non entrerà in funzione prima del 1787.
Nel 1429 Firenze assediò Lucca per vendicarsi del Guinigi che si era schierato dalla parte di Milano durante la precedente guerra; dopo diversi giorni di assedio Lucca chiese aiuto a Milano e, per soccorrere Lucca, venne inviato Francesco Sforza che con il suo esercito travolse i Fiorentini e li costrinse alla ritirata. Pochi giorni dopo la ritirata dei Fiorentini gli abitanti di Lucca fecero arrestare il Guinigi perché si diceva che avesse trattato con i fiorentini, in seguito Firenze pagò lo Sforza per abbandonare Lucca e, nel 1430, Lucca fu assediata ancora una volta. Durante l'assedio i Fiorentini tentarono di arginare il Serchio per allagare Lucca ma per via di alcuni errori si allagò l'accampamento fiorentino. Intanto i Lucchesi chiesero di nuovo aiuto a Filippo Maria Visconti che, ancora una volta, agì indirettamente (secondo un precedente trattato Milano non poteva intromettersi negli affari di Firenze) chiedendo ai Genovesi di aiutare Lucca. Genova, facendo valere un'antica alleanza con Lucca, chiese a Firenze di non disturbare Lucca. Al rifiuto di Firenze Genova inviò un esercito di 6.000 uomini guidati da Niccolò Piccinino che attaccò i Fiorentini sul Serchio; dopo una sanguinosa battaglia, i Fiorentini vennero costretti a ritirarsi perché i Lucchesi li avevano presi alle spalle uscendo dalla città.
A parte un breve periodo di signoria come quella di Paolo Guinigi, Lucca rimase una repubblica indipendente fino al 1799, anno della sua definitiva caduta a opera dei francesi. Il 23 giugno 1805 su richiesta del senato di Lucca, viene costituito il Principato di Lucca e Piombino, assegnato alla sorella di Napoleone Bonaparte, Elisa Bonaparte Baciocchi, e al marito Felice Baciocchi.
Nel Congresso di Vienna venne deciso di creare il ducato di Lucca. Il 10 maggio 1815 subentra, come reggente, Maria Luisa di Borbone-Spagna, alla quale succedette Carlo Ludovico di Borbone-Parma (1824-1847). Nel 1847 venne ceduta al Granducato di Toscana. Nel 1860 fu infine annessa al regno di Sardegna.
Nel 1989 Lucca vince il Premio d'Europa, un riconoscimento attribuito alle città che si impegnano a promuovere la coesione tra le nazioni europee. Il 24 novembre 2006 ha ospitato il vertice bilaterale Italia-Francia alla presenza del Presidente del Consiglio Prodi e del Presidente della Repubblica Francese Chirac. Nell'aprile del 2017 è stata città ospitante del G7 degli esteri, al quale presero parte i relativi ministri di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Celebre compositore e violinista della Signoria dal 1710 al 1714 è stato il lucchese Francesco Geminiani. Lucca è la meta della Via del Volto Santo.
Lucca è una delle principali città d'arte d'Italia, celebre anche al di fuori dei confini nazionali soprattutto per la sua intatta cinta muraria del XV-XVII secolo, che descrive un perimetro di 4.223 m circa intorno al nucleo storico della città e ne fa uno dei 4 capoluoghi di provincia italiani ad avere una cerchia muraria rinascimentale intatta, assieme a Ferrara, Grosseto e Bergamo; la stessa cerchia, trasformata già a partire dalla seconda metà dell'Ottocento in piacevole passeggiata pedonale, risulta a tutt'oggi come una delle meglio conservate in Europa, in quanto mai utilizzata nei secoli passati a scopo difensivo (da notare il fatto che, fino ai primi anni novanta del 900, le mura erano utilizzate - grazie alle dimensioni notevoli della carreggiata - come un vero e proprio viale di circonvallazione per il traffico, anche pesante, intorno alla città. Ciò terminò, o almeno in parte, quando fu costruita una strada a veloce scorrimento fuori dalle mura. L'ultimo tratto dedicato al traffico chiuse negli anni 80. unico esempio al mondo di cinta muraria di queste dimensioni e con questa utilizzazione).
Di conseguenza anche il centro storico monumentale della città è rimasto pressoché intatto nel suo aspetto originario, potendo dunque annoverare svariate architetture di pregio, come le numerosissime chiese medievali di notevole ricchezza architettonica (Lucca è stata addirittura soprannominata la "città dalle 100 chiese", proprio per la presenza di numerose chiese nel suo nucleo storico, consacrate e non, presenti in passato ed ora in città), torri e campanili, e monumentali palazzi rinascimentali di pregevole linearità stilistica. La torre più caratteristica che la contraddistingue come città è Torre Guinigi, appartenuta all'omonima famiglia, con il suo bosco pensile posto sulla sua sommità. Torre Guinigi è solo una delle numerosissime torri issate dalle tante ricche famiglie cittadine, non per altro Lucca era storicamente chiamata anche "Città dalle Cento Torri", come altre città italiane caratterizzate dalla tendenza delle famiglie più potenti di costruire la propria torre più alta delle contendenti.
La città vanta anche suggestivi spazi urbani: il più celebre è sicuramente quello di piazza dell'Anfiteatro, nato sulle rovine dell'antico anfiteatro romano ad opera dell'architetto Lorenzo Nottolini ed unico nel suo genere architettonico.
Arteria principale della città storica è la stretta e medievale via Fillungo, che riunisce i maggiori esercizi commerciali della città.
Altre piazze suggestive sono poi piazza San Michele, fulcro storico della città e piazza San Martino, fulcro religioso, dove sorge il celebre duomo di San Martino.
Piazza Napoleone (chiamata dai Lucchesi anche Piazza Grande), fu voluta da Elisa Baciocchi durante il suo principato, demolendo antichi edifici medioevali tra cui una chiesa. Adiacente è collocata piazza del Giglio, dove affaccia l'omonimo teatro, che è da annoverarsi come teatro di tradizione.
Proprio per questa sua immensa ricchezza storico-monumentale è stata avanzata di recente la proposta di includere le mura di Lucca nella lista del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Le attuali mura di Lucca sono un brillante esempio di fortificazione urbana di epoca rinascimentale.
È consentito l'accesso all'interno della città passando le mura attraverso sei porte, che a partire da nord e in senso orario sono:
È possibile inoltre entrare in città dalle posterle dei bastioni e da un varco aperto nel XIX secolo per far passare una ferrovia a scartamento ridotto, ormai soppressa. Questi accessi sono comunemente noti come "sortite".
Altre porte, risalenti a tracciati murari anteriori sono tuttora visibili all'interno della cinta attuale:
La popolazione della città è composta da 85 984 persone, 40 991 maschi e 44 993 femmine al 12/3/2004.[senza fonte]
Al 01/11/2016 la prevalenza di sesso è sempre la stessa, composta da 42 825 maschi e 46 963 femmine (totale: 89 788).
Al 01/09/2019 43 126 maschi, 46 838 femmine, 89 964 totali.
Abitanti censiti[19]
I dati del censimento ISTAT del 2001 riportano che: nel Comune risiedevano 81.862 abitanti, con una densità abitativa di 441 ab/km². L'8% della popolazione aveva meno di 10 anni; il 20% aveva un'età compresa tra i 10 e i 29 anni; il 29% tra i 30 e i 49 anni; il 27% tra i 50 e i 69 anni; il 16% aveva più di 70 anni. I minorenni costituivano il 14% della popolazione, mentre l'età media era di 44 anni. Il 53% della popolazione era di sesso femminile.
Il 37% della popolazione era celibe o nubile; il 50% era coniuge; il 4% era separato o divorziato; il 9% era vedovo.
Il 6% degli abitanti di età compresa tra i 15 e i 52 anni non aveva portato a termine la scuola dell'obbligo. Il 39% degli abitanti con più di 19 anni era in possesso di un Diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera residente era di 9 728 persone, pari al 10,94% della popolazione.[20]
Nel 2015 le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera erano:
Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente)* | |||||
---|---|---|---|---|---|
Anno | Posizione | ∆ | Punti | Ref | |
2003 | 20ª | --- | 57,20% | [21] | |
2004 | 23ª | 3 | 56,80% | [22] | |
2005 | 41ª | 18 | 49,8% | [23] | |
2006 | 37ª | 4 | 51,63% | [24] | |
2007 | 38ª | 1 | 57,84% | [25] | |
2008 | 31ª | 7 | 55,53% | [26] | |
2009 | 75ª | 44 | 44,70% | [27] | |
2010 | 68ª | 7 | 47,21% | [28] | |
2011 | 15ª [nota 1] | --- | 52,71% | [nota 2][29] | |
2012 | 15ª [nota 1] | 0 | 54,53% | [nota 3][30] | |
2013 | 22ª[nota 1] | 7 | 51,78% | [nota 3][31] | |
2014 | 65ª | --- | 49,09% | [nota 4][32] | |
2015 | 68ª | 3 | 48,14% | [33] | |
2016 | 78ª | 10 | 45,41% | [34] | |
2017 | 55ª | 23 | 50,44% | [35] | |
2018 | 27ª | 28 | 59,50% | [36] | |
2019 | 38ª | 11 | 57,07% | [37] | |
2020 | 21ª | 27 | 62,96% | [38] | |
2021 | 24ª | 3 | 61,57% | [39] | |
2022 | 27ª | 3 | 61,43% | [40] | |
2023 | 31ª | 4 | 62,54% | [41] | |
(* La classifica tiene conto dei soli capoluoghi di provincia e si riferisce ai dati relativi all'anno precedente.)
A Lucca sono stati girati molti film tra cui:
«Tu vedi lunge gli uliveti grigi
che vaporano il viso ai poggi, o Serchio,
e la città dall'arborato cerchio,
ove dorme la donna del Guinigi [...]»
Arancio - San Vito - San Donato - San Marco - San Concordio in Contrada - Sant' Anna - San Filippo - Lucca Centro - Pontetetto
Lucca era suddivisa in 9 circoscrizioni:
Avendo Lucca una popolazione inferiore ai 250.000 abitanti, limite contenuto nell'art. 17 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), le circoscrizioni lucchesi sono state abolite nel 2002.
La principale arteria stradale al servizio della città è l'Autostrada A11 Firenze-Mare, alla quale è collegata da due caselli, situati ad est e ad ovest del nucleo urbano. Dal secondo ha origine anche una diramazione che collega velocemente Lucca a Viareggio e unisce l'Autostrada A11 con la Autostrada A12 Genova-Roma. Altra strada importante che tocca Lucca è la Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero che proviene da Pisa e prosegue fino al confine con l'Austria passando per Modena, Verona, Trento e Bolzano. Strade di rilievo sono anche: la via Romana, la via Pesciatina, la via Sarzanese, la via Ludovica e la via per Camaiore.
La stazione di Lucca è attraversata dalla ferrovia Viareggio-Firenze ed è anche il capolinea di due linee secondarie: la ferrovia Lucca-Aulla e la ferrovia Lucca-Pisa. Sulla Lucca-Aulla sono presenti le seguenti stazioni e fermate nel territorio comunale: San Pietro a Vico, Ponte a Moriano e fino al 2002 Piaggione. Sulla linea Viareggio-Firenze invece sono presenti le fermate di Nozzano e la dismessa Stazione di Montuolo
In passato era presente anche un collegamento diretto con Pontedera grazie alla ferrovia Lucca-Pontedera, dismessa dopo la seconda guerra mondiale.
Storicamente Lucca fu caratterizzata dalla presenza di due differenti servizi tranviari a carattere provinciale.
La società Tranvie Elettriche Lucchesi gestiva il servizio che dal 1907 collegava, con tram a scartamento metrico, la città con Pescia e Monsummano transitando per la via Pesciatina; lo stesso, nel 1911 fu prolungato verso Ponte San Pietro e Maggiano (quest'ultima raggiunta nel 1912), località poste ad ovest, sulla via Sarzanese. Nel 1938 le corse furono limitate alla sola tratta Lucca-Pescia, gestita dalla società Tranvia Lucca-Pescia (TLP) fino al 1957. Il capolinea delle due relazioni era situato in piazza del Giglio, di fronte all'omonimo teatro, mentre l'uscita dalle mura avveniva in corrispondenza rispettivamente di Porta Elisa e di Porta Vittorio Emanuele[42].
Nel 1883 era stata inaugurata la relazione tranviaria a vapore Lucca-Ponte a Moriano, che vedeva l'iniziale capolinea situato all'esterno rispetto a Porta Santa Maria. Si trattava di una relazione dedicata al trasporto delle merci e delle maestranze necessarie allo iutificio di Ponte a Moriano, la cui proprietà controllava la società tranviaria denominata "Tranvia Lucchese". Nonostante una lunga diatriba che occupò le cronache locali[42], nel 1884 l'impianto fu prolungato consentendo il transito per la porta dei convogli tranviari diretti alla nuova stazione terminale di Porta San Pietro; l'uscita dalle mura avveniva grazie ad una breve galleria costruita appositamente all'interno di esse e tuttora esistente denominata "sortita Cairoli". La linea tranviaria fu soppressa nel 1932.
Lucca aveva fino all'800 un porto fluviale detto "Fiumicello" che si trovava nel quartiere di San Concordio a sud della città. Esso consentiva ai lucchesi di entrare in comunicazione diretta con il Mar Tirreno. Dalla zona del Fiumicello, detta tutt'oggi "Al porto", si poteva accedere al canale "della Formica", o "Formicola", (larghezza tipica 7 metri) che portava al canale Ozzeri. L'Ozzeri infatti a ponente è affluente del Serchio e a levante un tempo raggiungeva l'Arno; mediante questi due fiumi in passato era possibile raggiungere il mare.
Il canale Ozzeri, scavato in epoca romana, venne ristrutturato dal vescovo di Lucca San Frediano nell'ambito dei lavori di bonifica nel VI secolo. L'alveo del canale assunse una doppia pendenza in modo che dal porto un tratto potesse proseguire verso Montuolo per confluire con il Serchio a Cerasomma ed un tratto si allontanasse da Lucca verso Bientina. Il porto di Lucca fu particolarmente importante per il commercio lucchese della seta e per gli approvvigionamenti alimentari, in particolare il sale. Anche le pietre per la costruzione della cerchia muraria del 1500 furono trasportate nel canale dalle cave di pietra di Guamo.
L'attività del porto Fiumicello si interruppe intorno al 1860 con l'arrivo a Lucca della ferrovia, più veloce e più sicura nei trasporti. Così il porto fu interrato e vi furono piantati alberi di pino rendendolo oggi non più visibile.
A circa 6 km dal centro della città si trova l'Aeroporto di Lucca-Tassignano, attivo dal 1932 come aeroporto militare ed aperto ai voli civili dal 1961.
I trasporti urbani e interurbani di Lucca vengono svolti con autoservizi di linea, gestiti dalla società Autolinee Toscane[43].
Lucca è stata il capoluogo della Comunità montana Area Lucchese, poi confluita nella Unione dei comuni Media Valle del Serchio.
Dal punto di vista calcistico la principale squadra della città è la Lucchese 1905 (colori rosso-nero) che nella sua storia ha giocato 8 stagioni in serie A e 19 in serie B.
Per quanto riguarda la pallacanestro la città può vantare la presenza del Basket Femminile Le Mura Lucca realtà cestistica protagonista del movimento femminile nazionale italiano, sin dalla sua prima stagione nella massima serie nel 2010-2011. Nel maggio 2017, dopo aver chiuso la stagione regolare al secondo posto, Lucca vince il campionato di serie A1 battendo in finale Schio con il punteggio di 3-1: per la prima volta nella storia dello sport di squadra cittadino una squadra lucchese diventa campione d'Italia.
In città è presente una società di rugby, il Rugby Lucca. Nato nel 2006 partecipa a tutti i campionati giovanili, sia maschili che femminili. La Squadra seniores maschile milita nel Campionato Toscano di Serie C. Gli allenamenti si svolgono presso gli impianti sportivi dell'Acquedotto, in via della Macchia, sul lungoserchio.[48]
L'impianto sportivo principale della città di Lucca è lo Stadio Porta Elisa, costruito nei pressi dell'omonima porta nel gennaio 1935, ospita le competizioni casalinghe della Lucchese. Un altro impianto sportivo è il Palazzetto dello sport con l'attiguo Campo Scuola Moreno Martini dove si svolgono rispettivamente la competizioni di pallacanestro della squadra Le Mura e atletica della Atletica Virtus Lucca.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.