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Maria Ormani

religiosa, calligrafa e miniatrice italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Maria Ormani
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Maria Ormani, nata Maria di Ormanno degli Albizzi (Repubblica di Firenze, 27 aprile 1428Monastero di San Gaggio, 1470), è stata una religiosa, calligrafa e miniatrice italiana.

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Maria di Ormanno degli Albizzi - Autoritratto

Biografia

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Nata a Firenze nel 1428[1], era figlia di Ormanno e nipote di Rinaldo degli Albizzi. Sua madre era Leonarda Frescobaldi, ed era l'unica femmina dei suoi genitori, che avevano anche cinque figli maschi[2]. Suo nonno e suo padre, oppositori politici dei Medici, furono esiliati da Firenze rispettivamente nel 1434 e 1436, quando Cosimo de' Medici riprese il potere in città dopo esserne stato esiliato proprio a causa di Rinaldo[3]. Il 20 novembre 1438 le venne imposto di entrare nel convento di San Gaggio, nell’ordine di Sant' Agostino[4], con una dote pagata dalla città, e da subito mostrò la sua propensione per le arti e in particolar modo per la pittura. Divenne ben presto una calligrafa e fine miniaturista nello scriptorium del suo convento. Morì nello stesso nel 1470[5][6].

Il convento di San Gaggio era noto come un centro culturale di alto livello, dedito a ospitare solo fanciulle delle migliori famiglie. Era rinomato come uno dei migliori scriptorium femminili della regione, e produceva lavori sia per la comunità monastica di Santo Spirito che per quella di Santa Monica, e possedeva una biblioteca di oltre 132 testi, messi a disposizione delle religiose e delle educande. Era attivo anche nell'industria tessile, producendo corredi di gran pregio per spose di alto rango[7][6].

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Opere

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Pagina del breviario miniato da Maria. In basso è possibile vedere il suo autoritratto

La sua opera principale è il Breviarium cum Calendarium ad usum Ordinis San Agustini, codice membranaceo[8] conservato nella Biblioteca Imperiale di Vienna, una raccolta di inni e preghiere che suor Maria miniò e scrisse nel 1453, arricchito con cinquantacinque busti di santi e scene variegate nei capilettera[7]. È un esempio noto per la sua eccezionalità[9], sia per la pregevole fattura, che per il fatto che Maria ha dipinto il suo ritratto con la firma e la data[10]: si tratta del primo autoritratto femminile noto nella storia occidentale. Nell'autoritratto, la giovane suora si è raffigurata in abiti monacali, con le mani giunte e la testa inclinata, con lo sguardo che spazia fuori dal bordo decorato. Il nodo rappresenta il suo matrimonio mistico con Cristo[11], mentre sul cartiglio che incornicia il ritratto si legge: Ancilla Iesu Christi Maria Ormani filia scripsit MCCCCLIII.

L'eleganza nelle decorazioni, realizzate con abbondanza di particolari, e la sua posizione centrale, quasi autonoma, dichiara la consapevolezza della sua importanza. L'autoritratto è stato letto anche come una dichiarazione di orgoglio aristocratico, ma allo stesso tempo, la posa e l'iscrizione suggeriscono le parole e il gesto dell'annunciazione della Vergine, la cui umiltà era molto appropriata ad una monaca agostiniana.[5]

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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