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Nasîhat

genere letterario Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Il nasîhat[1] o nasîhatnâme[2] (in turco ottomano: نصيحت نامه, Naṣīḥat-nāme, trad. Libro dei consigli)[3] fu un genere letterario di guida per i sultani ottomani, simile allo specchio per i principi.[4] Si basa su una varietà di fonti storiche e religiose e fu influenzato dai governi degli imperi precedenti come i turchi selgiuchidi o i mongoli, nonché dalla storia musulmana antica e dagli eventi dell'epoca.

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Storia

Il nasîhatnâme divenne comune nel XVI secolo ma si sviluppò su opere precedenti come il Kutadgu Bilig (Scienza che dispensa la felicità o Scienza dei re)[5], scritto nel 1070 da Yusuf Has Hacip. Le prime influenze includono la letteratura inşa dell'epoca abbaside.[6] Alcuni fanno riferimento ad Alessandro Magno.[7]

Tuttavia, i nasîhatnâme sono diversi dai Chronographia bizantini ed erano scritti per un pubblico differente.[8]

I nasîhatnâme furono persino commissionati da aspiranti al governo ottomano, incluso, in un caso, dal fanariota Alexandros Skarlatou Kallimaki, il probabile padre di Skarlatos Voyvodas Alexandrou Kallimaki.[9]

Nel XVII secolo, un'idea di declino imperiale iniziò a influenzare il contenuto di questi testi; tuttavia più che sostenere un ritorno a un'età dell'oro (quella di Solimano il Magnifico) evidenziavano i problemi sistemici specifici nell'impero, inclusi il nepotismo, le rivolte, le sconfitte militari e i giannizzeri corrotti.[7]

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Contenuto

I nasîhatnâme in genere affermano una chiara ragione morale per cui vengono scritti e presentati ai leader indipendentemente che fossero la pietà, la moralità, o la realpolitik.[10]

Esempi

Precursori

  • Nasihat al-Muluk (نصيحةالملوك) (letteralmente "consigli per i governanti") di al-Ghazali
  • Kabusnama, (قابوسنامه) di Keykavus bin İskender
  • Siyasetname (سياستنامه) (Libro del Governo), di Nizam al-Mulk, scritto per ordine dell'imperatore selgiuchide Malik Shah I.
  • Ahlak-ı Nasıri (اخلاق ناصرى) (Etica di Nasir) di Nasiruddin Tusi
  • Çahar Makala (Quattro discorsi) di Nizamuddin Arudi
  • Kitab Nasihat al-Mulk, di Al-Mawardi
  • Aklhaq i Muhsini di Hussain Vaiz Kashifi (composto in persiano AH 900/AD 1495), (Pregi della beneficenza)[11]
  • Al-Muqaddimah, di ibn Khaldun
  • Le biografie di uomini illustri di ibn Zafar as-Siqilli

Testi Nasîhatnâme

  • Tarih-i Ebü'l-Feth (Storia del padre della conquista), di Tursun Bey[12]
  • Destan ve Tevarih-i Müluk-i Al-i Osman Archiviato il 17 maggio 2017 in Internet Archive., di Ahmedi[13]
  • L'Asafname ("Specchio per i governanti"), di Lütfi Pasha
  • Selatin di Nushatü (Consigli ai sultani), di Gelibolulu Mustafa Ali
  • Ravżatu'l-Ḥüseyn fī ḫulāṣati aḫbāri'l-ḫāfiḳeyn, di Mustafa Naima
  • Hirzü'l-Mülûk (Incantesimi dei sultani), scritto in forma anonima
  • Usûlü'l-hikem fi Nizâmi'l-âlem (I principi di saggezza per l'ordine del mondo), di Hasan Kâfî el-Akhisarî
  • Habnâme (Libro dei sogni), di Veysi.[7]
  • Kitâb-i Müstetâb (Bel libro), anonimo.
  • Risale, Koci Bey
  • Veliyüddin Telhisleri
  • Kanûnnâme-i sultânî li Aziz Efendi ; l'identità dell'autore, Aziz Efendi, non è chiara.
  • Kitâbu mesâlihi'l-müslimîn ve menâfi'i'l-müminîn, anonimo.
  • Düsturü'l-Amel li-Islahi'l-Halel, di Katip Çelebi
  • Telhisü'l-beyan fi kavanin-i al-i Osman, di Hezarfan Hüseyin Efendi, che scrisse anche il libro di storia Tenkîh-i Tevârih-i Mülûk

Note

Voci correlate

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