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Oitylo
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Oitylo (in greco Οίτυλο? /ˈitilo/), chiamato in passato anche Vitylo, è un ex comune della Grecia nella periferia del Peloponneso di 5.203 abitanti secondo i dati del censimento 2001.[1]
È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011[2] ed è ora compreso nel comune di Anatoliki Mani. È una delle cittadine più antiche della Penisola Maina ed è stata menzionata da Omero nell'Iliade con il nome di Oetylοs (Οίτυλος) come parte del regno di Menelao.
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Storia
Pirateria
Nel suo romanzo L'arcipelago in fiamme, Jules Verne descrive gli abitanti della Vitylo ottocentesca come un insieme di persone semi-selvagge dedite a saccheggiare le navi di passaggio, attirate con tranelli nelle secche che circondano il porto. Durante il medioevo la città divenne una dei centri urbani più importanti della penisola.
Località
Il comune è diviso nelle seguenti comunità:
- Alika
- Ano Boularioi
- Areopoli
- Dryalos
- Germa
- Gerolimenas
- Kareas
- Kelefa
- Koita
- Kounos
- Kryoneri
- Mina
- Neo Oitylo
- Oitylo
- Pyrgos Dirou
- Tsikkalia
- Vachos
- Vatheia
Amministrazione
Gemellaggi
Note
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