Palazzo Biscari
edificio storico di Catania Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Palazzo Bìscari, noto anche come Palazzo Bìscari alla Marina per non confonderlo con il Palazzotto Biscari alla Collegiata,[1] è il più importante palazzo privato di Catania, situato nel quartiere Civita al centro storico.
Palazzo Bìscari | |
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Palazzo Bìscari sulle mura di Carlo V | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Catania |
Indirizzo | via Museo Bìscari, 10-16 |
Coordinate | 37°30′08″N 15°05′25.3″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1695 - 1763 |
Stile | Barocco siciliano |
Uso | Palazzo di rappresentanza |
Realizzazione | |
Architetto | Alonzo Di Benedetto, Girolamo Palazzotto, Francesco Battaglia |
Costruttore | Ignazio Paternò Castello |
Proprietario | Famiglia Moncada Paternò Castello dei Principi di Valsavoia |
Committente | Famiglia Paternò Castello, Principi di Biscari |
Mura di Carlo V |
Il palazzo venne realizzato per volere della famiglia Paternò Castello dei principi di Bìscari a partire dalla fine del Seicento e per gran parte del secolo successivo, in seguito al Terremoto del Val di Noto dell'11 gennaio 1693. Il nuovo palazzo venne edificato sulle Mura di cinta di Catania, costruite nel Cinquecento per volere del Sacro Romano Imperatore Carlo V, che avevano in parte resistito alla furia del terremoto: i Bìscari furono una delle poche famiglie aristocratiche della città che ottenne il permesso regio di costruire su di esse.[2]
La parte più antica del palazzo fu costruita per volere di Ignazio, III principe di Bìscari, che affidò il progetto all'architetto Alonzo Di Benedetto, ma fu il figlio di Ignazio, Vincenzo, succeduto al padre nel 1699, a commissionare la decorazione dei sette splendidi finestroni affacciati sulla Marina, opera dello scultore messinese Antonino Amato. Successivamente il palazzo fu modificato per volere di Ignazio Paternò Castello, V principe di Bìscari, il quale lo fece ampliare verso est in base ad un progetto dell'architetto Girolamo Palazzotto e, successivamente, dell'architetto Francesco Battaglia. Tra gli artisti chiamati al perfezionamento degli ambienti vi è Giovanni Battista Piparo per alcuni affreschi. L'edificio fu ultimato nel 1763 ed inaugurato con grandiosi festeggiamenti.
Tra i celebri visitatori del palazzo si ricorda soprattutto lo scrittore Johann Wolfgang Goethe che, nel corso del suo viaggio in Italia, venne ricevuto dal principe di Bìscari il 3 maggio 1787, poco dopo la morte del padre Ignazio.
«L’abate, che era già venuto a salutarci iersera, si è presentato stamani per tempo e ci ha condotti a palazzo Biscari, edificio ad un sol piano sopra un basamento elevato; e qui abbiamo visitato il museo, che raccoglie statue di marmo e bronzo, vasi e simili antichità d’ogni specie.»
Agli inizi del 2008 il palazzo ha fatto da sfondo al videoclip della canzone Violet Hill della band inglese Coldplay.
Da non confondere con Palazzotto Biscari alla Collegiata, prospiciente via Etnea[3].
Abbondanza, Prosperità, Fertilità e Saggezza sono i temi raffigurati nei gruppi allegorici delle decorazioni del prospetto esterno.
Al palazzo si accede attraverso un grande portale su via Museo Bìscari, che immette nel cortile centrale, adorno di una grande scala a tenaglia.
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