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Partenariato per la pace

programma di cooperazione tra gli Stati membri della NATO e Paesi terzi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Partenariato per la pace
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Il Partenariato per la pace (in inglese Partnership for Peace - PfP, in francese Partenariat pour la paix - PpP) è un programma il cui fine è creare fiducia tra la NATO, gli Stati europei che non hanno aderito all'Alleanza Atlantica e la ex Unione Sovietica; al momento le nazioni membro sono 18. Fu proposta su iniziativa degli Stati Uniti durante l'incontro dei ministri della difesa svoltosi a Travemünde (Germania) il 20 e 21 ottobre 1993, e formalmente costituita il 10-11 gennaio 1994 (vertice NATO di Bruxelles[1]). Sedici stati che erano membri del PfP (Albania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Finlandia e Svezia) hanno in seguito aderito alla NATO.

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Mappa dei membri del Partenariato per la pace.

Il 26 aprile 1995 Malta diviene membro PpP[2], ma ne esce il 27 ottobre 1996 al fine di meglio preservare la sua sicurezza[3]. Il 20 marzo 2008 Malta decide di riattivare la sua affiliazione al gruppo PfP[4] (ciò viene accettato dalla NATO durante il vertice di Bucarest del 3 aprile 2008)[5].

Durante la riunione della NATO tenutasi a Riga il 20 novembre 2006, la Bosnia ed Erzegovina, il Montenegro e la Serbia sono invitati ad aderire al PpP[6]: questi Stati entrano nel partenariato il 14 dicembre 2006[7][8].

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Firmatari del documento quadro del Partenariato per la pace

Membri attuali

Paesi già membri PpP diventati membri NATO

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