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Patrimoni dell'umanità della Libia
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I patrimoni dell'umanità della Libia sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Libia, che è divenuta parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 13 ottobre 1978[1].
Al 2022 i siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità sono cinque, mentre tre sono le candidature per nuove iscrizioni[1]. I primi tre siti iscritti nella lista sono stati nel 1982 i siti archeologici di Cirene, Leptis Magna e Sabratha, durante la sesta sessione del comitato del patrimonio mondiale. Tre anni dopo, nella nona sessione, i siti di arte rupestre del Tadrart Acacus sono divenuti il quarto sito libico riconosciuto dall'UNESCO. Il quinto e più recente patrimonio è stata la città vecchia di Gadames, aggiunta nel 1986. Tutti i siti sono considerati culturali, secondo i criteri di selezione. Tutti i cinque siti sono stati iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità in pericolo dalla XL sessione del Comitato per il patrimonio dell'umanità, il 14 luglio 2016, a causa del perdurare del conflitto in Libia[2], ma uno, la città vecchia di Gadames, ne è stato rimosso nel 2025[3].
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