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Pietro Maximoff (personaggio cinematografico)

personaggio della serie di film X-Men Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Pietro Maximoff (personaggio cinematografico)
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Pietro Maximoff (Peter Maximoff) è un personaggio immaginario presente nella serie di film X-Men della 20th Century Fox, interpretato da Evan Peters. Basato sull'omonimo personaggio di Marvel Comics, è un mutante dotato della capacità di muoversi a velocità sovrumana. Il personaggio appare nei film X-Men - Giorni di un futuro passato (2014), X-Men - Apocalisse (2016) e X-Men: Dark Phoenix (2019), e fa un cameo in Deadpool 2 (2018).[1][2][3][4]

Dati rapidi Universo, Nome orig. ...
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Biografia del personaggio

Riepilogo
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Primi anni

Maximoff e le sue due sorelle sono cresciuti con la madre, senza mai conoscere il padre. Da adolescente, Peter utilizza la sua super-velocità per compiere piccoli furti.

Incontro con gli X-Men

Nel 1973, Peter viene raggiunto nella casa di sua madre dal giovane Charles Xavier e da Hank McCoy, accompagnati da Wolverine, giunto dal futuro e già a conoscenza dell'esistenza di Maximoff. I tre lo convincono ad aiutarli a liberare Erik Lehnsherr dalla prigione sotterranea del Pentagono. Peter riesce nell’impresa facendo vibrare il soffitto di vetro della cella di Lehnsherr fino a frantumarlo. Quando le guardie di sicurezza li affrontano in cucina, usa la sua super-velocità per disarmarle e disorientarle prima che Erik possa usare i suoi poteri contro di loro. Dopo l'evasione, Maximoff si congeda dal gruppo, che prosegue il viaggio in aereo verso Parigi.

Lo scontro con Apocalisse

Nel 1983, Peter riconosce Erik Lehnsherr nei notiziari: è ricercato a livello internazionale ed è stato avvistato in Germania. Decide allora di recarsi alla scuola per mutanti di Xavier. Arriva poco dopo che il potente mutante En Sabah Nur e i suoi Quattro Cavalieri hanno rapito Xavier, e dopo che un tentativo di fermarli da parte di Alex Summers provoca un'esplosione che minaccia di distruggere la scuola. Intuendo il pericolo, Peter usa la sua super-velocità per evacuare l’edificio, ma non riesce a salvare Alex, che scompare nell’esplosione.

In seguito, parlando con Mystica, Maximoff rivela di aver scoperto che Lehnsherr è suo padre, il quale aveva abbandonato la madre prima della sua nascita. Durante la battaglia finale, Peter affronta En Sabah Nur e sembra inizialmente avere la meglio, finché il mutante non riesce a intrappolargli una gamba nella sabbia e a spezzargli l'altra. En Sabah Nur ordina a Psylocke di ucciderlo, ma la donna si rivela essere Mystica sotto mentite spoglie e attacca il nemico, spingendo anche gli altri Cavalieri a rivoltarsi contro di lui.

Più tardi, mentre gli X-Men osservano Erik e Jean Grey ricostruire la scuola, un Peter con la gamba ingessata confida a Ororo Munroe di aver deciso, per il momento, di non dire a Lehnsherr che è suo figlio, ma di voler comunque restare alla scuola di Xavier. In seguito, completamente ristabilito, viene mostrato mentre si allena con gli altri X-Men per affrontare future minacce.

Fenice Nera

Nel 1992, Peter partecipa a una missione spaziale con altri X-Men per soccorrere uno shuttle danneggiato. Insieme a Nightcrawler si teletrasporta sull'astronave fuori controllo e, grazie alla sua velocità, riesce a mettere in salvo gli astronauti. Durante l'operazione, però, Jean Grey viene colpita da un'energia misteriosa che amplifica i suoi poteri psichici, ma altera anche il suo equilibrio emotivo.

In seguito, quando gli X-Men tentano di affrontare Jean, ormai in preda al caos interiore, Peter cerca di raggiungerla ma viene scaraventato via dai suoi poteri, riportando gravi ferite. Si riprende poco dopo.

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Concezione e sviluppo

Riepilogo
Prospettiva

Quicksilver compare per la prima volta nei fumetti in X-Men n. 4 (marzo 1964), creato dallo scrittore Stan Lee e dal disegnatore e co-autore Jack Kirby.[5] Inizialmente si presenta come antagonista degli X-Men, ma poco tempo dopo entra a far parte dei Vendicatori, comparendo regolarmente a partire da Avengers n. 16 (maggio 1965). Da allora è apparso in numerosi numeri della serie e in altri titoli correlati, talvolta come membro della squadra, altre volte come alleato o addirittura come antagonista.All'inizio degli anni '90, una serie animata sugli X-Men prodotta da Fox Kids ottenne un tale successo da attirare l'interesse della 20th Century Fox. La produttrice Lauren Shuler Donner ne rimase colpita al punto da acquistare, nel 1994, i diritti cinematografici per adattare i personaggi dei fumetti, incluso Quicksilver.[6][7]

Nel maggio 2013 il regista Bryan Singer annunciò che Evan Peters era stato scelto per interpretare Quicksilver nei film degli X-Men.[1] Peters vestì i panni del personaggio nel film X-Men - Giorni di un futuro passato (2014)[8] e nel suo sequel, X-Men - Apocalisse (2016).[9] Nel 2019 riprese il ruolo di Quicksilver nel film X-Men: Dark Phoenix.[10] In seguito all'acquisizione della 21st Century Fox da parte di The Walt Disney Company, tutti i personaggi legati agli X-Men furono trasferiti ai Marvel Studios.

In X-Men - Giorni di un futuro passato, Maximoff viene introdotto come un mutante capace di muoversi, parlare e pensare a velocità supersonica. Peters ha descritto Quicksilver come "molto veloce: parla in fretta, si muove in fretta. Tutto il resto, al confronto, appare lentissimo; è come se fosse sempre al bancomat ad aspettare che l’uomo davanti a lui finisca".[11] La costumista Louise Mingenbach, che per le scene ambientate nel 1973 si era ispirata in gran parte alla moda anni Settanta, fece indossare a Peters abiti nello stile del 1981: un espediente per sottolineare l'irriverenza di Quicksilver verso il tempo e il contesto storico.[12]

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Note

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