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Powerviolence
sottogenere dell'hardcore punk Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il powerviolence o più raramente power violence è un sottogenere estremo dell'hardcore punk[1][2] fortemente legato ad altri sottogeneri estremi come thrashcore e grindcore.[1]
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il termine power violence è comparso per la prima volta nella canzone Hispanic Small Man Power (H.S.M.P.) dei pionieri del genere Man Is the Bastard.[1][2]
Le origini del genere possono esser fatte risalire essenzialmente a due dischi: Dropdead dei Siege, definiti dal batterista dei Metallica Lars Ulrich come il gruppo più veloce avesse mai sentito[3][4] e lo split Lärm/Stanx – Campaign For Musical Destruction / No Secrets,[5] entrambi usciti nel 1984.
La prima forma di powerviolence fu sperimentata alla fine degli anni ottanta dal gruppo hardcore punk Infest a sua volta ispirato da band quali i Discharge, gli Heresy e i Ripchord[6] che nel 1988 escono con il 12″ Slave per l'etichetta svizzera Off The Disk Records di Erich Keller cantante del gruppo grindcore Fear Of God.[7]
In seguito, nei primi anni novanta, il microgenere si sviluppò in una forma più stabile grazie a gruppi come Man Is the Bastard, Crossed Out, No Comment, Capitalist Casualties e Manpig. Questi complessi erano solitamente influenzati da Siege, Deep Wound, Cryptic Slaughter, Septic Death, Dirty Rotten Imbeciles e dai primi Corrosion of Conformity, tutti solitamente definiti thrash o thrashcore[8].
Per la crescita del genere fu fondamentale l'operato dell'etichetta Slap-a-Ham Records, di proprietà del bassista e cantante degli Spazz Chris Dodge, che pubblicò vari album dei Neanderthal, No Comment, Crossed Out, Infest, Spazz[2], le compilations Bllleeeeaaauuurrrrgghhh! - The Record, Son Of Bllleeeeaaauuurrrrgghhh! e Bllleeeeaaauuurrrrgghhh! - A Music War[9]. Sempre la Slap-a-Ham Records organizzava il festival annuale Fiesta Grande al 924 Gilman[2] di Berkeley.
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Stile e caratteristiche
Musicalmente, la maggior parte delle band si concentra sulla velocità, su canzoni di breve durata e sui costanti cambiamenti di tempo, con tracce che talvolta arrivano a durare meno di 30 secondi.
Tra i gruppi più rappresentativi del genere possono esser citati i Crossed Out, gli Assück, gli Infest, i Man is the Bastard, gli Spazz, i Lack of Interest, i Capitalist Casualties, i Despise You, i Dudman, i Fuck On The Beach, gli Hellnation, i tedeschi Stack, i francesi Coche Bomba e Öpstand.
Per quanto riguarda l'Italia sono degni di nota i bolognesi Repulsione [10], i modenesi Egotismo [11] e Society of Jesus [12], i padovani Strage [13] e i romani Coloss [14].
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Note
Voci correlate
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