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Schema metrico
schema usato da un verso Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Lo schema metrico è la descrizione in forma schematica, mediante segni convenzionali, della struttura metrica di un componimento poetico, indicandone le strofe, il tipo di versi e la disposizione delle rime.
Per descrivere lo schema rimico (il susseguirsi delle rime) in un componimento si usano le lettere maiuscole in ordine alfabetico. Per indicare versi più brevi dell'endecasillabo generalmente si usano le lettere minuscole.
Quando una stanza è composta da endecasillabi piani si tende a scrivere soltanto lo schema delle rime.
Quando però il componimento è veramente molto complesso anche dal punto di vista dei versi è necessario indicare tutti gli aspetti metrici (numero di sillabe, tipo di accentazione, rime, numero di versi per strofa, se piani, tronchi, o sdruccioli).
Ci sono molti modi di riportare lo schema metrico; in genere, viene anteposto al componimento con una breve prefazione, nei casi più complessi viene indicato direttamente al alto dei versi.
Un esempio di "schema metrico" semplice:
Ottava toscana: Stanza composta da otto versi di endecasillabi piani.
Schema ABABABCC.l
Un esempio di "schema metrico" dove i settenari sono indicati da lettere minuscole:
Schema metrico: xbBCcdD
Quando lo schema è più complesso è necessario specificare tutte le caratteristiche metriche del componimento.
Un esempio di schema metrico molto complesso è quello de La pioggia nel pineto di Gabriele D'Annunzio ad esempio (di cui qui vediamo riprodotta soltanto una stanza).
Metrica: 4 strofe di 32 versi variamente composti e rimati, l'unico tratto fisso è la parola Ermione come ultimo verso di ogni strofa.
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