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Somaliland

stato federato della Somalia (de jure), autoproclamato Stato indipendente (de facto) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Somaliland
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Il Somaliland (letteralmente "Terra dei Somali"), ufficialmente Repubblica del Somaliland, è uno Stato indipendente dell'Africa orientale a riconoscimento limitato da parte della comunità internazionale composto dalle province settentrionali della Somalia. È situato nel Corno d'Africa e compreso tra l'8º e l'11º parallelo a nord dell'equatore, e tra i 42°30' e i 49° di longitudine est di Greenwich; occupa l'intera area di quella che fino al 1960 fu la Somalia britannica e che dal 26 giugno al 1º luglio 1960 fu lo Stato del Somaliland. Confina con il Gibuti a ovest, con l'Etiopia a sud e con la Somalia a est.

Disambiguazione – Se stai cercando lo Stato di breve durata esistito nel 1960, vedi Stato del Somaliland.
Dati rapidi Territorio a status conteso, Motivo del contenzioso ...

Le province somale con cui confina il Somaliland, che hanno rivendicato il diritto a costituirsi in Stato autonomo (senza separarsi dalla Somalia), sono il Puntland e il Khatumo, ma in passato sugli stessi territori erano sorti anche il Maakhir e il Northland. La situazione è ancora oggetto di controversia (vedi anche disputa Somaliland-Puntland).

Il Somaliland ha una costa a nord del Paese che si estende per 740 km lungo il golfo di Aden.

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Storia

Riepilogo
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Il Somaliland fu una colonia dell'Impero britannico dal 1884 al 26 giugno 1960, con il nome di Somalia britannica. In quella data ottenne l'indipendenza come Stato del Somaliland, diventando uno Stato sovrano riconosciuto da diversi Paesi. Il 1º luglio 1960 si unì volontariamente all'Amministrazione fiduciaria italiana della Somalia, dando vita alla Repubblica Somala.

L'unione, tuttavia, non produsse i risultati attesi nella parte settentrionale del nuovo Stato. Le crescenti tensioni politiche ed economiche, unite a una percezione di marginalizzazione da parte del governo centrale di Mogadiscio, alimentarono un movimento autonomista sempre più forte. Lo scoppio della guerra civile somala negli anni Ottanta e il crollo definitivo della Repubblica Democratica Somala nel 1991 resero possibile una presa di posizione definitiva.

Nel maggio 1991, in un congresso tenuto a Burao, i clan e i leader politici del nord decisero di ritirarsi dall'unione con la Somalia e proclamarono la restaurazione della sovranità dello Stato del Somaliland, rivendicando la continuità giuridica con il breve Stato indipendente del 1960. Da allora il Somaliland si è dotato di istituzioni autonome, una propria Costituzione e strutture statali funzionanti, pur rimanendo privo di riconoscimento internazionale.

Presidenti

Abdirahman Ahmed Ali Tuur fu il primo presidente del Somaliland dopo la dichiarazione di indipendenza del 1991. Gli succedette, nel 1993, Mohamed Ibrahim Egal, figura centrale nella stabilizzazione delle istituzioni statali. Egal fu confermato per un secondo mandato nel 1998 e rimase in carica fino alla sua morte, avvenuta il 3 marzo 2002. In seguito, la presidenza fu assunta dal vicepresidente Dahir Riyale Kahin, che nel 2003 divenne il primo presidente eletto attraverso elezioni multipartitiche considerate relativamente libere e regolari. Nel 2010 Kahin fu sconfitto da Ahmed Mohamed Mahamoud "Silanyo", mentre dal 13 dicembre 2017 la presidenza è ricoperta da Muse Bihi Abdi, vincitore delle elezioni del novembre dello stesso anno.

Relazioni con il Puntland e dispute territoriali

Lo stesso argomento in dettaglio: Disputa Somaliland-Puntland.

Il Somaliland, al pari del vicino Puntland, è rimasto generalmente estraneo alle vicende della guerra civile somala legate all'ascesa e al declino dell'Unione delle Corti Islamiche nel 2006. Tuttavia, le relazioni tra i due territori sono state spesso tese a causa delle dispute sul confine orientale, in particolare nelle regioni di Sool, Sanaag e Cayn.

La tensione raggiunse un punto critico il 15 ottobre 2007, quando le forze del Somaliland presero il controllo della città di Las Anod, precedentemente governata dal Puntland. Da allora la disputa territoriale è proseguita con fasi alterne di confronto militare e negoziati, con periodici tentativi di mediazione da parte dell'Etiopia e di organismi internazionali.

Riconoscimento internazionale

Lo stesso argomento in dettaglio: Relazioni internazionali del Somaliland.

Nonostante sia riconosciuto formalmente da un solo Paese (Israele) delle Nazioni Unite, il Somaliland intrattiene rapporti politici e diplomatici informali con numerose nazioni e organizzazioni internazionali. Ha stabilito forme di cooperazione non ufficiale con Regno Unito, Norvegia, Ruanda, Kenya, Etiopia, Irlanda e Unione Europea. Il 17 gennaio 2007 una delegazione dell'Unione Europea visitò Hargeisa per discutere di future forme di collaborazione. Nei mesi successivi, delegazioni dell'UE, del Ghana, del Ruanda, dell'Italia, dell'Etiopia, del Regno Unito, del Kenya e della Repubblica Ceca visitarono il Somaliland nell'ambito di missioni esplorative.

L'Unione Africana inviò per la prima volta una missione ufficiale il 29-30 gennaio 2007 per valutare la questione del possibile riconoscimento internazionale. Nel novembre dello stesso anno il Somaliland ricevette un invito al summit del Commonwealth in Uganda, un fatto simbolicamente significativo benché non equivalente a un riconoscimento formale. Il 27 novembre 2007 Annemie Neyts-Uyttebroeck, figura di rilievo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE), inviò una lettera al presidente Dahir Riyale Kahin e all'Alto rappresentante dell'UE Javier Solana, sollecitando un riconoscimento ufficiale del Somaliland da parte dell'Unione Europea.[3]

Il 1º gennaio 2024 l'Etiopia ha firmato con il Somaliland un memorandum d'intesa che prevedrebbe l'accesso etiope ai porti sul Mar Rosso, con possibili concessioni territoriali o navali. L'accordo, accolto con favore da Hargeisa, ha suscitato forti reazioni da parte della Somalia, che considera il Somaliland parte integrante del proprio territorio.[4] Durante un vertice dell'Unione Africana ad Addis Abeba, il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud ha manifestato preoccupazione per il rischio di una futura annessione o interferenza etiope nel territorio somalo, denunciando il memorandum come una violazione della sovranità della Somalia.[5]

Il 26 dicembre 2025 Israele ha riconosciuto l'indipendenza del Somaliland[6], diventando così il primo Paese membro delle Nazioni Unite a farlo.[7]

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Geografia

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Il Somaliland ha una superficie di 137600 km². Confina con Gibuti a ovest, con l'Etiopia a sud e a sud-ovest e con la Somalia a est. I territori a est del Somaliland nel 1998 si sono proclamati stato del Puntland. A nord il Somaliland è delimitato dal golfo di Aden.

Ordinamento dello Stato

Riepilogo
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Suddivisioni amministrative

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Le regioni del Somaliland

Nel 2019, la legge sul governo locale approvata nello stesso anno (Legge 23/2019, di seguito denominata "Legge sul governo locale del 2019"), riferisce che "il Somaliland è diviso in sei regioni (articolo 9 della stessa legge)". La legge sul governo locale del 2019 è entrata in vigore il 4 gennaio 2020.

Le regioni (le capitali) e i distretti del Somaliland sono:

  • Awdal (Borama)
    • Baki
    • Borama
    • Zeila
    • Lughaya
  • Sahil (Berbera)
    • Sheikh
    • Berbera
  • Maroodi Jeex (Hargeisa)
    • Gabiley
    • Hargeisa
    • Salahlay
    • Baligubadle
  • Togdheer (Burao)
    • Oodweyne
    • Buhoodle
    • Burao
  • Sanaag (Erigavo)
    • Garadag
    • El Afweyn
    • Erigavo
    • Lasqoray
  • Sool (Las Anod)
    • Aynabo
    • Las Anod
    • Taleh
    • Hudun

Due regioni sono in disputa tra Somaliland e Puntland:

Città principali

Le maggiori città della repubblica del Somaliland sono:

Forze armate

Le forze armate del Somaliland sono il principale apparato militare della non riconosciuta repubblica del Somaliland. Sono presenti tre suddivisioni: esercito, marina, difesa aerea. Inoltre la forza di polizia del Somaliland fa parte delle forze di sicurezza interna e sono subordinate all'esercito. Il personale è composto da circa 20 000 soldati. Le forze armate del Somaliland, comprese la polizia e le forze di sicurezza, assorbono la parte principale del budget del governo. L'attuale responsabile delle Forze Armate del Somaliland è il Ministro della Difesa Mudane Adan Mire Mohammed.

Attrezzature militari furono acquistate durante l'amministrazione di Egal per assicurare il normale adempimento dei compiti militari. L'esercito è organizzato in dodici divisioni che comprendono quattro brigate corazzate, quattro brigate meccanizzate e sedici di fanteria, quattro brigate commando, una brigata missili terra-aria, tre brigate artiglieria e una di difesa aerea.

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Economia

Valuta

La valuta corrente è lo scellino del Somaliland (Somaliland shilling) (SlSh). Il tasso di cambio dello scellino contro il dollaro statunitense alla fine di dicembre del 2000 era di 1 $ = 4500 SLSh, nel 2013 è diventato 1 $ = 6800-7000 SLSh.

Popolazione

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Demografia

Ci sono approssimativamente 6 milioni di persone in Somaliland. La società somala è organizzata in famiglie dette cabile, il cui numero di appartenenti varia da 5 000 a oltre 50 000. Il principale clan familiare in Somaliland si chiama Isaaq; il secondo clan familiare, a cui appartiene anche la famiglia del presidente, si chiama Gadabuursi. Altri clan sono gli Issa, i Gabooye, gli Harti, gli Uarsangheli e i Reer-Darwiish (un sottogruppo del clan Darod). Le cabile Uarsangheli e Reer-Darwiish risiedono per la maggior parte nel Sool, nel Sanag e in una piccola parte delle regioni Tug Dair del Somaliland, mentre gli Isaaq vivono nelle regioni di Maroodi Jeex, Tugh Dair, Somalia, a est e a nord di Adal e nella parte ovest di Sanag e di Sool. Il clan Gadabursi vive nell'ovest del Paese, nella regione Adal e nelle parti del distretto Gabiley.

Religione

Quasi tutti i somali sono musulmani sunniti; l'islam è la principale fede e religione di Stato. Sebbene esistano tracce di una tradizione pre-islamica nel Somaliland l'islam è estremamente importante per il senso di identità nazionale. Molte norme sociali provengono dalla religione: per esempio gli uomini stringono le mani solo agli uomini e le donne stringono le mani solo alle donne. Molte donne somale indossano la hijab quando sono in pubblico. In più i somali si astengono dal mangiare il maiale, dallo scommettere, dal bere alcol e dal ricevere o pagare ogni forma di interesse. Fanno uso di una droga leggera, simile alle foglie di coca, di nome khat, coltivata in Etiopia, al nord del Kenya e anche nel loro territorio; su base annua la spesa di approvvigionamento ammonta a diversi milioni di dollari USA e copre il fabbisogno del Somaliland e del Puntland con forniture giornaliere via terra e aerea. I musulmani generalmente si riuniscono ogni giorno e in particolare alla sera, il venerdì (giorno festivo) alle ore 12.00 e al pomeriggio per un sermone o in gruppo di preghiera.

La Chiesa cattolica è presente con alcune missioni. In epoca coloniale la Somalia britannica rientrava nel territorio del vicariato apostolico di Arabia; nel 1971 il territorio, ormai parte integrante della Somalia, passò al vicariato apostolico di Mogadiscio (dal 1975 diocesi di Mogadiscio).

Lingue

Le lingue ufficiali sono: somalo, arabo e inglese.

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Politica

Presidente del Somaliland

Lo stesso argomento in dettaglio: Presidente della Repubblica del Somaliland.

Politica interna

Il Somaliland è una Repubblica presidenziale[8]. Il Paese è in crisi diplomatica con la Somalia.[9]

Politica esterna

Nel 2022, sotto la presidenza Abdi ha avanzato la richiesta del riconoscimento.[10][11]

Riconoscimenti internazionali

Lo stesso argomento in dettaglio: Relazioni internazionali del Somaliland.
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Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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