Sonico (Italia)
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Sònico (Sónech in dialetto camuno[5]) è un comune italiano di 1 208 abitanti[1] della Val Camonica, provincia di Brescia, in Lombardia.
Sonico comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Gian Battista Pasquini dal 26-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 46°09′59″N 10°21′14″E |
Altitudine | 650 m s.l.m. |
Superficie | 60,89 km² |
Abitanti | 1 208[1] (30-9-2022) |
Densità | 19,84 ab./km² |
Frazioni | Garda, Rino, Comparte |
Comuni confinanti | Berzo Demo, Cevo, Edolo, Malonno, Saviore dell'Adamello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25048 |
Prefisso | 0364 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017181 |
Cod. catastale | I831 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 120 GG[3] |
Nome abitanti | sonicesi |
Patrono | san Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Sonico nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
«Sonico terra più bella, sta situato in fertile pianura, nella quale si mete piede ripassando il fiume sul ponte di pietra detto Zassa o Sasso; e trovansi anco qui con honorate habitationi chiari rampolli della più illustre nobiltà della Valle, à quali non mancano fregi, ne divise della loro prestanza.»
L'abitato di Sonico sorge poco più a sud di quello di Edolo. Il suo territorio comunale si estende dall'ultima parte della media Val Camonica superiore all'iniziale alta Val Camonica, che è caratterizzata dalla linea Insubrica.
Il 15 maggio 1365 il vescovo di Brescia Enrico da Sessa investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Vione, Vezza, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Astrio, Ossimo e Losine Giovanni e Gerardo del fu Pasino Federici di Mù.[6]
Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Sonico, Tonino Nardi e il notaio Antoniolo Tommasino, si schierarono sulla sponda ghibellina.[7]
Il 17 settembre 1423 il vescovo di Brescia Francesco Marerio investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Monno, Cevo, Andrista, Grumello, Saviore, Cemmo, Ono, Sonico, Astrio, Malegno, Cortenedolo, Vione, Incudine e Berzo Demo a Bertolino della Torre di Cemmo .[8]
Nota del parroco di Sonico del 1614:[9]
«Le anime della cura di Sonico sono mille et cinquantatré, di comunione sono quattrocento e settanta due circa. Nota che la cura di Sonico è divisa in sei comuni cioè Platua, Valborghetto, Plazzo, Fondolo, Pradella et re»
Nel 1925 iniziano i lavori per costruire la Centrale Idroelettrica.[10]
Gli Antichi Originari erano, al tempo delle vicinie, i capifuoco delle famiglie native del paese: essi erano gli unici che avevano il potere di deliberare nei consigli, mentre i nobili, gli ecclesiastici e gli stranieri (anche se residenti da diverse generazioni nel paese) ne erano esclusi. I cognomi degli Originari di Sonico, riportati per la prima volta nel "Libro delle anime della Cura di Sonico" del 1597 erano:[11]
Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:
Famiglia | Stemma | Periodo |
Federici | 1365 - 1423 | |
Della Torre | 1423 - ? |
«Troncato: nel primo d'oro, all'aquila di nero, linguata di rosso, armata e coronata del primo; nel secondo bandato di sette pezzi, il primo, il terzo, il quinto, il settimo scaccato di nero e d'argento, il secondo, il quarto e il sesto d'oro pieno. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma adottato dal Comune riprende, con piccole variazioni, il blasone dei nobili ghibellini Federici della Valcamonica.[12][13]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Le chiese di Sonico sono:[14]
Abitanti censiti[15]
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Sonico è Gós (gozzo).[16]
Vi era un tempo una singolare usanza: stendere sul sagrato della chiesa di sant'Andrea, all'inizio della messa, ampie lenzuola. Secondo L. Dionisi questo segno doveva servire da richiamo dell'inizio del rito per la gente che era lontana. Questa particolare tradizione era praticata anche a Ceto.[17]
Ad occidente dell'abitato di Sonico scorre la Strada statale 42 del Tonale e della Mendola, che raggiunge Edolo dove si congiunge alla Strada statale 39 del Passo di Aprica.
La stazione di Sonico si trova nel fondovalle del paese, nei pressi della Strada statale 42 del Tonale e della Mendola. Fa parte della linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 maggio 1985 | 14 giugno 2004 | Giacomo Augusto Branchi | PSI lista civica di centro-sinistra |
Sindaco | |
14 giugno 2004 | 3 maggio 2013 | Fabio Angelo Fanetti | lista civica di centro-destra | Sindaco | [18] |
3 maggio 2013 | 26 maggio 2014 | Gian Luca Zaina | lista civica di centro-destra | Vicesindaco f.f. | |
26 maggio 2014 | in carica | Gian Battista Pasquini | lista civica di centro-destra | Sindaco |
Sonico fa parte dell'Unione Alpi Orobie Bresciane, assieme ai comuni di Edolo, Paisco Loveno, Corteno Golgi, e Malonno. L'unione di comuni, ha sede a Edolo.
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