Spider

Spider è un termine americano (modificato a volte in spyder )^[1] che in passato indicava un tipo di carrozza con ruote molto grandi ed abitacolo aperto molto piccolo, adatto ad una o due persone (al limite 3), che appariva simile ad un ragno (da cui spider, in inglese).^[2]

Lancia Aurelia B24 Spider 1955

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Spider Phaeton 1877

Come sostantivo è poi passato anche alle automobili ed ora indica un tipo di vettura con carrozzeria Coupé aperta o decappottabile a due soli posti, con una impronta tendenzialmente sportiva o di tipo GT, similmente ad una vettura coupé-cabrio.^[2]

L'accezione automobilistica “spider” venne riutilizzata principalmente in Italia dagli anni Venti e ancora viene spesso confusa col termine cabriolet, che potrebbe indicare una berlina a 4 posti con tetto apribile. Tuttavia, ogni vettura Spider rientra comunque tra le auto cabrio.

Per denominare il medesimo tipo di automobile, gli anglofoni utilizzano perlopiù l'espressione «roadster », anche se in questo caso, all'auto mancano i montanti per i due finestrini laterali e spesso mancano anche gli stessi finestrini laterali, quindi è un'auto che rimane aperta, anche quando la capote è chiusa; una tipologia ben precisa.

In tempi più recenti, la denominazione ufficiale di Spider è stata riutilizzata anche da diversi costruttori esteri, per evocare il fascino delle gloriose spider italiane degli anni cinquanta e sessanta.

Storia

La carrozza

Spider Phaeton XIX sec.

Il termine “Spider” era utilizzato nel XIX secolo per identificare un particolare veicolo ippotrainato, di origine statunitense. Questa carrozza era aperta e a due posti, di costruzione semplice e leggera, e veniva così chiamata perché la minuscola “carrozzeria” restava sospesa tra quattro sottili e altissime ruote a raggi, ricordando la figura di un ragno.^[3]

Una carrozza tipo Spider in un'immagine di fine Ottocento

La Spider divenne di gran moda anche in Europa, dove fu modificata con l'allargamento delle carreggiate, allo scopo di tenersi fuori dai solchi scavati dai carri agricoli nei tratturi di campagna. Agile e veloce, veniva principalmente utilizzata dai proprietari terrieri per spostarsi nei loro possedimenti, allo scopo di controllare i lavori agricoli, esercitare l'attività della caccia o semplicemente per rilassarsi in gite bucoliche. In forza di questi particolari utilizzi e dell'assenza di ripiani per il trasporto dei materiali, questo tipo di carrozza divenne icona del veicolo per uso ludico^[4].

L'auto

Alfa Romeo 6C Spider del 1928.

La prima auto ad utilizzare questa denominazione, fu l'Alfa Romeo 6C 1500 del 1928, probabilmente perché montava i tipici sedili da carrozza spider.^[5] Poi il nominativo entrò “nell'uso comune” dei vari modelli seguenti, influenzando anche il mercato europeo.

Ferrari California Spider

Più tardi, venne utilizzato anche per tante altre vetture famose, tra cui la Porsche 550 Spyder del 1953, che fu un segno di riconoscenza di Ferdinand Porsche a Pietro Dusio per averlo liberato dalle galere francesi e per l'opportunità concessagli in Cisitalia, la Lancia Aurelia e la Giulietta Spider del 1955, la Ferrari 250 GT California e l'Alfa 2000 Spider del 1957, la Fiat 850 Spider del 1965, le FIAT 124 Sport e Dino del 1966 e la coeva Alfa Duetto, più varie altre come la Lancia Beta del 1974, ecc.

Questa tipologia di veicolo, destinato inizialmente ad una produzione artigianale o in piccola serie, a causa della domanda limitata, veniva spesso costruito negli “atelier” di prestigiosi carrozzieri, numerosissimi in Italia fino agli anni settanta. Spesso, spinti dall'euforia imprenditoriale del dopoguerra, questi carrozzieri acquistavano gli autotelai delle grandi case, allo scopo di costruire piccole serie di spider con il loro marchio, e si possono ricordare: Accossato, Bertone, Boano, Caprera, Francis Lombardi, Frua, Ghia, Moretti, Pininfarina, Savio, Scaglietti, Siata, Touring Superleggera, Viotti e molti altri.

Anche la Porsche ha reintrodotto la denominazione spyder per una versione speciale della "Boxster"^{[senza fonte]}.