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Strade statali dell'Africa Orientale Italiana
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Le strade statali dell'Africa Orientale Italiana sono le infrastrutture viarie di grande comunicazione, inquadrate nel piano dei trasporti dell'Azienda Autonoma Strade Statali (AASS), che dal 1936 al 1941 furono realizzate dall'Italia fascista nei territori dell'Africa Orientale Italiana (AOI).[1][2]

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Caratteristiche
Lo sviluppo totale complessivo era di quasi 5000 km, di cui 400 già costruiti in Eritrea nella fase della preparazione alla guerra d'Etiopia.[2]
Alle strade principali, tutte asfaltate e servite da importanti opere infrastrutturali, fu nel contempo affiancata una capillare rete di collegamento secondaria (fino a 4000 km di sviluppo) che garantiva il collegamento dei centri minori alla viabilità primaria.[3]
La costruzione del sistema viario dell'AOI fu attuato con carattere d'urgenza su ordini dello stesso Mussolini, ma vi furono notevoli incrementi nel costo delle opere.
Agli inizi del 1940, erano state realizzate tutte le strade fondamentali del "Piano Stradale dell'AOI", tranne alcuni tratti sulla Addis Abeba-Gondar (strada inserita anche nel successivo piano pluriennale) e sulla Gondar-Dessiè.
Per quanto riguarda il secondo progetto viario del 1937 fu ultimata solo la Addis Abeba-Harar. Si lavorava inoltre su due delle tre strade transoceaniche che dovevano collegare Mogadiscio al centro dell'Impero.
Inoltre all'inizio del conflitto mondiale si lavorava tra Gimma e Sirè, tra Lechemti e Ghimbi, ed infine tra Gimma e Scioa Ghimira.
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Le strade
Riepilogo
Prospettiva
Nella tabella sono indicate le strade statali secondo la numerazione loro assegnata con evidenziati i centri urbani da esse collegati.[1][2]
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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