Tennantite

La tennantite è un sottogruppo di minerali, in particolare solfosali, appartenente al gruppo della tetraedrite.^[1]

Etimologia e storia

Nel 1817 la tennantite fu chiamata da James Sowerby "zolfo grigio di rame in cristalli dodecaedrici".^[2] Successivamente, nel 1819, William Phillips scelse il nome tennantite in onore di Smithson Tennant (1761-1815) chimico inglese scopritore, tra molte altre cose, degli elementi iridio e osmio.^[3]

Alcune tennantiti, come la binnite, erano note già dalla fine del 1800,^[4] altre, come la tennantite-(Cd) per esempio, sono state approvate dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) nei primi anni del 2020.^[5]

Varietà

Sono note 8 tipologie di tennantite, ognuna caratterizzata da un elemento chimico, un metallo, dominante:

• tennantite-(Cd)
• tennantite-(Cu)
• tennantite-(Fe)
• tennantite-(Hg)
• tennantite-(In)
• tennantite-(Mn)
• tennantite-(Ni)
• tennantite-(Zn)

Confrontando le formula chimiche di questi minerali, è possibile riassumere la composizione generale delle tennantiti nel seguente modo:

Cu₆(Cu₄C2+2)As₄S₁₂S

dove C²⁺ può essere ferro Fe²⁺, zinco (Zn), rame (Cu), mercurio (Hg) e (oppure) altri metalli o metalli di transizione.^[2]

Caratteristiche

Le tennantiti cristallizzano tutte nel sistema cubico con gruppo spaziale I43m (gruppo nº 217) e gruppo puntuale 4 3m. Sono tutte caratterizzate da una lucentezza metallica e da una opacità opaca; la durezza Mohs oscilla sempre tra 3 e 4,5,mentreil colore è sempre una variazione tra il grigio-acciaio, il nero e il blu metallizzato^[2]