Uragano sul Po (Liebe) è un film del 1956 diretto da Horst Hächler.

Fatti in breve Paese di produzione, Anno ...
Uragano sul Po
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Maria Schell e Raf Vallone in una scena
Paese di produzioneGermania Ovest, Italia
Anno1956
Durata96 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaHorst Hächler
SoggettoVicki Baum
SceneggiaturaGiorgio Alorio, Enrico Rossetti, Jochen Huth[1]
ProduttoreArtur Brauner, Renzo Marignano, Duccio Tessari
Casa di produzioneEsedra (Italia),
CCC-Film (Germania)
Distribuzione in italianoManenti Film
FotografiaGöran Strindberg, Ubaldo Marelli
MusicheHans-Martin Majewski
ScenografiaRolf Zehetbauer, Emanuele Luzzati
CostumiEmanuele Luzzati
Interpreti e personaggi
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Trama

Nanni Hardig è una ricca ragazza viziata, che ritiene di ottenere i suoi desideri coi capricci. Un giorno incontra il violinista Andrea, di cui si innamora. Andrea però la respinge perché è promesso a sua sorella maggiore Beatrice Hardig. La lori passione però si rivelerà durante una imorovvisa alluvione che coinvolge il paese.

Produzione

Il film è tratto dal romanzo Vor Rehen wird gewarnt di Vicki Baum.

Secondo alcune fonti il film prende inoltre spunto da un'alluvione nel Polesine del 1926[3]; secondo altre di una del 1920.[4]

Nel film sono presenti stralci di filmati dell'alluvione del Polesine del novembre 1951.[5]

Giorgio Arlorio lavorò in qualità di aiuto regista.[2] Raf Vallone prese parte alla scrittura dei dialoghi dell'edizione italiana.[6] L'edizione tedesca e quella italiana differiscono sui nomi dei protagonisti: Anna Ballard e Andrea Ambaros l'edizione teutonica, Nanni Hardig e Andrea Corsi quella italiana.

Riprese

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Maria Schell e Raf Vallone si apprestano a girare la scena riportata nell'immagine sopra. Fotografia di Federico Patellani

Le riprese degli interni iniziarono negli stabilimenti CCC di Berlino.[4]

Gli esterni furono girati in Italia, in prevalenza nel Polesine[7], nella zona di Adria[8], tra cui Mazzorno Sinistro[9] e di Rovigo, tra cui Polesella, Canaro (l'osteria già ripresa in Ossessione) e Occhiobello; le ultime scene furono girate tra i canali di Venezia e qualche interno nel palazzo Muti Baglioni.

Per la scena finale del film, girata nella stazione di Prozzolo, frazione di Camponogara, la produzione ottenne dalla Società Veneta il prestito della locomotiva e dei vagoni della celebre Vaca Mora, treno che conduceva gli operai della campagna veneta a Mestre e Marghera.[6]

Distribuzione

In Italia è stato distribuito anche col titolo Un contrastato grande amore.[10]

Critica

«Rozzamente sceneggiato, il film non disdegna il melodramma per ravvivarsi nel finale, che ricostruisce con abbastanza drammaticità, ricorrendo anche ai cinegiornali del 1951, una memorabile alluvione nel Polesine. A riscattarne le manchevolezze, provvede poi la fervida recitazione di Maria Schell (le è accanto un’efficace Ave Ninchi), alla quale il regista Horst Haechler, ora suo marito, allora suo fidanzato, ha forse suggerito le più tenere espressioni d'amore.»

Note

Collegamenti esterni

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