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Volantino

Pubblicazione cartacea per la diffusione rapida di informazioni Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Volantino
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Un volantino[1] è una pubblicazione a tiratura limitata formato da una pagina stampata su una o entrambe le facciate. Il suo scopo è di informare in maniera veloce e incisiva il possibile fruitore, che spesso ne viene in possesso in modo casuale, di un determinato tipo di evento, idea, progetto, oggetto.

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Volantino del centenario della riforma, Germania 1617 d.C.
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Uso pubblicitario e propagandistico

Riepilogo
Prospettiva

Largo uso se ne fa ora in ambito pubblicitario, dove l'informazione si limita a proporre un servizio, un prodotto o una marca.

Lo si utilizza tuttavia in ogni occasione che richieda il veicolare di un'informazione sintetica a un possibile pubblico, quindi in ambito politico, sindacale, propagandistico. L'operazione di distribuzione dei volantini ai possibili destinatari può avvenire in maniera diretta, mediante consegna a mano, o in maniera indiretta tramite inserimento del volantino nella cassetta della posta o sul parabrezza delle automobili, in un'attività che viene definita volantinaggio.

L'uso propagandistico del volantino (presente già nell'800 nei vari moti patriottici, per esempio con i celebri lanci di volantini all'interno di manifestazioni teatrali dalle logge superiori alla platea) ebbe il suo culmine negli anni '60-'70 con la diffusione tra i piccoli gruppi politici del ciclostile.

Una distinzione importante va fatta tra volantinaggio a mano (hand to hand) e in cassetta postale (door to door), infatti mentre la prima non è ottemperante con alcune ordinanze comunali la seconda rientra completamente in quella che può essere considerata posta non indirizzata, lecita quindi secondo tutte le leggi[2].

Secondo ricerche di mercato del 2022 di NielsenIQ e SenseCatch per ShopFully[3][4], ed anche molti articoli del "Il Sole 24 Ore" in media, specialmente in cassetta postale, risulta ancora molto atteso ed in grado di influenzare gli acquisti anche del pubblico più giovane.

Inoltre negli ultimi anni molte aziende di carattere nazionale offrono la possibilità di controllare in tempo reale l'avanzamento della distribuzione e la performance del volantinaggio.

Con l'avanzare delle tecnologie digitali sono nati i volantini digitali, che hanno la possibilità di essere diffusi online e adattarsi ai vari dispositivi[5].

I volantini sono solitamente creati con software di grafica o servizi automatici online.

Lancio di volantini per via aerea

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Un F/A-18 della Marina degli Stati Uniti sgancia un volantino bomba durante un'esercitazione di addestramento (2005)

Il lancio di volantini per via aerea è un tipo di propaganda in cui i volantini vengono sparsi nell'aria, solitamente riempiendo bombe a grappolo che si aprono a mezz'aria con migliaia di volantini.

Le forze militari hanno utilizzato aerei per lanciare volantini nel tentativo di modificare il comportamento di combattenti e non combattenti nei territori controllati dal nemico, a volte in concomitanza con attacchi aerei. Le missioni aeree umanitarie, in combinazione con la propaganda dei volantini, possono aizzare la popolazione contro i propri leader, preparandola al contempo all'arrivo di combattenti nemici.

I volantini sono stati utilizzati anche per limitare le vittime civili, avvisando i civili di un pericolo imminente e dando loro il tempo di evacuare le aree interessate.

Storia

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I cannonieri della Royal Artillery riempiono proiettili da 25 libbre (circa 11 kg) con volantini a Roermond, Paesi Bassi, gennaio 1945.
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Una bomba americana M105 da 500 libbre (circa 226 kg) con un adattatore a grappolo M16M1 è caricata con volantini durante la guerra di Corea in una tipografia militare statunitense in Giappone; il contenitore contiene 22.500 volantini.
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Guerra di Corea, volantino dell'Operazione Moolah del 1953. Promette una ricompensa di 100.000 dollari al primo pilota nordcoreano che consegnerà un MiG-15 sovietico alle forze ONU.
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"La Fortezza Europa non ha tetto": volantino di propaganda britannico lanciato sulla Germania nel 1943.

I volantini diffusi per via aerea sono stati utilizzati per scopi di propaganda militare almeno dal XIX secolo. Un primo esempio risale alla guerra franco-prussiana, quando, nell'ottobre del 1870, durante l'assedio di Parigi, un pallone aerostatico francese proveniente dalla città sganciò sulle truppe della Confederazione Tedesca del Nord dei proclami governativi[6].

La propaganda tramite volantini è stata distribuita tramite aerei fin dalla guerra italo-turca del 1911-12[7].

I volantini aerei furono utilizzati per la prima volta su larga scala durante la prima guerra mondiale. Gli inglesi lanciarono pacchetti di volantini sulle trincee dell'esercito imperiale tedesco contenenti cartoline di prigionieri di guerra che descrivevano dettagliatamente le loro condizioni umane, avvisi di resa e propaganda generale contro il Kaiser Guglielmo II e i generali tedeschi. Entro la fine della guerra l'MI7b aveva distribuito quasi 26 milioni di volantini[8].

Uno dei più famosi usi del volantino nella storia d'Italia fu in occasione del volo su Vienna di una squadriglia dell'aviazione italiana capeggiata da Gabriele D'Annunzio che il 9 agosto 1918 lanciò sulla città circa 50.000 volantini propagandistici.

La distribuzione di volantini propagandistici aerei fu utilizzata sia dalle forze alleate che da quelle dell'Asse durante la seconda guerra mondiale, a partire dal lancio di volantini della Royal Air Force sul porto di Kiel nel settembre 1939[9].

L'USAAF lanciò più di 500 milioni di volantini sul Giappone durante la guerra del Pacifico. Per la loro creazione, furono coinvolti specialisti e prigionieri di guerra giapponesi[10].

Un miliardo di volantini aerei fu utilizzato durante la guerra di Corea[11] e decine di milioni nella guerra in Iraq[12]. Altri conflitti in cui è stata utilizzata la propaganda dei volantini sono il Vietnam[13], l'Afghanistan[14] (sia durante le invasioni sovietiche che quelle della NATO) e la guerra del Golfo[15][16]. Le forze della coalizione lanciarono opuscoli che incoraggiavano le truppe dell'esercito iracheno a non combattere durante la prima guerra del Golfo, il che contribuì alla resa di 87.000 soldati iracheni nel 1991.

Nel 1992 Ly Tong,[17][18] un ex soldato dell'Aeronautica Militare della Repubblica del Vietnam, dirottò il volo 850 della Vietnam Airlines per lanciare volantini che invitavano la popolazione a rovesciare il governo vietnamita. Lui stesso continuò a utilizzare gli aerei per lanciare volantini che incitavano all'opposizione ai governi di Cuba, Vietnam e Corea del Nord nel 1999, 2000 e 2008.

Durante l'imposizione nel 2011 di una No-Fly Zone della NATO sulla Libia, la Royal Canadian Air Force e la US Air Force utilizzarono aerei C-130J Hercules e CP-140 Aurora per trasmettere segnali radio e lanciare volantini sulle aree controllate da Gheddafi. I messaggi chiedevano principalmente alle truppe di Gheddafi di tornare alle loro famiglie e alle loro case per la loro sicurezza, ma includevano anche il messaggio: "Le forze del regime di Gheddafi stanno violando la risoluzione 1973 delle Nazioni Unite". Alcuni messaggi invitavano le truppe a cessare le ostilità e a non danneggiare i loro compatrioti, mentre altri messaggi trasmessi dalla NATO includevano voci femminili che chiedevano alle forze di Gheddafi di "smettere di uccidere i bambini"[19].

La propaganda tramite volantini è stata utilizzata anche durante la guerra civile siriana per dissuadere possibili reclute dell’ISIS dall’arruolarsi nel 2015[20][21].

Durante la guerra di Gaza, le Forze di difesa israeliane hanno lanciato migliaia di volantini su Gaza, offrendo ricompense per informazioni sugli ostaggi presi durante il conflitto e sollecitando i civili che vivevano nella metà settentrionale della Striscia di Gaza a evacuare[22][23].

Utilizzo da parte di gruppi rivoluzionari

I volantini bomba furono utilizzati durante l'insurrezione ebraica nella Palestina mandataria nel 1945. L'Irgun sviluppò una bomba che veniva depositata per strada e diffondeva volantini su una vasta area. Nel settembre 1945 tre volantini bomba a Gerusalemme ferirono 9 persone[24].

Alla fine degli anni '60, l'African National Congress (ANC) utilizzò una versione del volantino-bomba nella resistenza interna all'apartheid in Sudafrica[25].

Negli anni '80, l'FMLN, durante la guerra civile di El Salvador, utilizzò le "bombe propagandistiche". Queste erano preferite dai gruppi di milizie urbane e utilizzate in luoghi pubblici come mercati o parchi[26].

In Honduras, il Movimento Popolare di Liberazione (MPL) e il Fronte Patriottico Morazanista (FPM) hanno utilizzato bombe propagandistiche anche durante gli anni '90[27][28][29].

Anche l'Unità Rivoluzionaria Nazionale Guatemalteca nella guerra civile in Guatemala ha utilizzato volantini bomba. Nel 1996 il gruppo ha occupato una stazione radio e ha fatto esplodere un volantino bomba.

Il Gruppo Comunista di Combattenti Popolari (GCP) ha utilizzato volantini bomba in diverse occasioni tra il 2001 e il 2005. Nel 2001 il gruppo ha rivendicato la responsabilità di aver fatto esplodere un volantino bomba nel centro di Quito che ha fatto uscire centinaia di volantini di protesta contro il Plan Colombia, un'iniziativa diplomatica, militare e di aiuti esteri degli Stati Uniti volta a combattere i cartelli della droga colombiani e i gruppi ribelli di sinistra[30].

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Ordinanze comunali

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Una strada piena di volantini pubblicitari

In molti comuni italiani forme di distribuzione di volantini sono disciplinate da ordinanze comunali che ne stabiliscono l'illegittimità o meno, o ne assoggettano l'attività al pagamento di una tassa, infatti nelle grandi città per svolgere il volantinaggio a mano (hand to hand) è necessario pagare una tassa sulla pubblicità, che va dai 5 € al giorno per ogni ragazzo utilizzato nella distribuzione dei comuni di Milano e Napoli, ai 5 centesimi di euro a volantino distribuito a Roma. Caso raro è il comune di Genova che nel 2004 ha vietato il volantinaggio a mano.

Il volantinaggio sulle automobili è vietato in quasi tutti i comuni d'Italia[2].

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Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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