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Vulgrin I d'Angoulême
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Vulgrino, conte d'Angoulême, di Périgord e di Agen (fine VIII secolo – 3 maggio 886), fu conte d'Angoulême e di Périgord dall'866 alla sua morte.
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Origine
Secondo il documento n° XXXI dei Documents publiés par la Société archéologique du Gâtinais, Vulgrino è figlio del Conte di Flavigny, Vulfardo e della moglie, Susanna di Parigi, figlia del conte di Tolosa, duca di Settimania e conte di Parigi, Begone, inerente ad una donazione del fratello di Vulgrino, anche lui di nome Vulfardo che era stato Arcivescovo di Bourges, inoltre ai genitori e Vulgrino cita anche i fratelli, Adelardo Ymo e Hildeburga[1].
Vulfardo, di cui non si conoscono gli ascendenti, era tra i conti di Carlo Magno[2] e poi di Ludovico il Pio, che secondo il documento n° LXXXIII del Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 6, gli fece la donazione di un territorio[3].
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Di Vulgrino non si hanno molte notizie, ma secondo la nota n° 8 del Ademarus Engolismensis Historiarum, aveva già ricevuto un incarico in Aquitania con l'imperatore, Carlo Magno[4].
Vulgrino, sempre secondo la nota n° 8 del Ademarus Engolismensis Historiarum, aveva sposato la sorella di Guglielmo il tolosano, e, per diritto di matrimonio era divenuto conte di Agen[4]
La morte del conte d'Angouleme, Emenone[5], avvenne il 22 giugno 866[6], secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, per le ferite ricevute, dopo uno scontro col cugino, Landrico, conte di Saintes, lasciando un figlio in tenera età, Ademaro[7].
Venuto a conoscenza della morte di Emenone, il Re dei Franchi Occidentali, Carlo il Calvo, sempre secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, nominò il fratello di Ilduino di Saint-Denis, Vulgrino conte d'Angouleme e di Périgord[4]; anche il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou conferma la nomina di Vulgrino a conte d'Angouleme e di Périgord[8].
Sempre secondo la nota n° 8 del Ademarus Engolismensis Historiarum, tenne queste cariche per 17 anni[4], sostenendo molte battaglie e combattimenti[4]; anche la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, conferma che Vulgrino sostenne parecchie battaglie contro i Normanni[9], e nel corso di queste lotte, fece costruire un castello a Marcilliacum, che cedette in viscontea a Rainolfo[9], che era suo genero[10].
Sempre, secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, Vulgrino morì il 3 maggio (5 Non Mai) 886[11] e fu sepolto nell'Abbazia di San Cybard (iuxta basilicam Sancti Eparchii)[11]; anche gli Annales Engolismenses riportano la morte di Vulgrino nell'886[6][12].
Ancora Ademaro di Chabannes informa che a Vulgrino succedettero il figlio primogenito, Audoino nella contea d'Angouleme e il secondogenito, Guglielmo nella contea di Périgord[11].
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Discendenza
Vulgrino aveva sposato Regelinda, sorella di Guglielmo il tolosano[4], che era figlia del duca di Settimania, conte di Autun, conte di Barcellona e conte di Tolosa, Bernardo I e di Dhuoda di Guascogna, anche se non viene citata con i figli maschi nel Le manuel de Dhuoda (843)[13](804-843), presunta figlia del duca di Guascogna Sancho I Lopez (772-816) e autrice di un celebre Manuale per il figlio Guglielmo.
Vulgrino da Regelinda ebbe quattro figli[10]:
- Audoino (?-916), conte d'Angouleme[11]
- Guglielmo (?-918), conte di Périgord[11]
- Sancia, che sposò il conte di Poitiers e di Limoges e poi conte d'Angouleme, Ademaro d'Angoulême, figlio del conte di Poitiers e poi conte d'Angouleme, Emenone[7] e della moglie, che secondo alcune fonti era una robertingia, la figlia del conte di Blois, di Troyes e di Châteaudun, Oddone I di Troyes[14] e di sua moglie, Guandilmoda (o Guandilmode), che compare assieme al marito in una donazione del marzo 849[15]
- Senegonda, che secondo lo storico francese Christian Settipani, aveva sposato Rainolfo, visconte di Marcillac[10].
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
… | … | |||||||||
… | ||||||||||
Vulfardo di Flavigny | ||||||||||
… | … | |||||||||
… | ||||||||||
Vulgrin I d'Angoulême | ||||||||||
Begone di Tolosa | Gerardo I di Parigi | |||||||||
Rotrude | ||||||||||
Susanna di Tolosa | ||||||||||
Alpais | … | |||||||||
… | ||||||||||
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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