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Vulpes
genere di animali della famiglia Canidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Le vere volpi (Vulpes Garsault, 1764) sono un genere di volpi che consiste in 12 specie, tra cui la volpe rossa, il mammifero selvatico con l'areale più esteso e unico membro del genere presente in Italia.
Le vere volpi sono canini di dimensioni piccole o medie, notevoli per i loro crani appiattiti, orecchie vistose, pupille ellittiche e le code lunghe e folte. I loro arti sono relativamente brevi, ideali per muoversi agilmente tra gli arbusti e i sottoboschi densi.[1][2]
Il genere è diffuso in quasi tutti i biomi dell'emisfero boreale e l'ecozona afrotropicale. Sono normalmente predatori solitari che si nutrono di piccoli mammiferi, uccelli, rettili, insetti e uova, ma certe specie includono anche frutti e vegetali nelle loro diete.[1][2]
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Descrizione
Riepilogo
Prospettiva
Le vere volpi sono di taglia piccola o media, con una pelliccia lunga, soffice e densa, e una coda molto folta. Si distinguono dai veri cani principalmente per gli arti più corti, che permettono loro di abbassarsi e strisciare con la pancia sul suolo come fanno i gatti. La coda, inoltre, supera la metà della lunghezza corporea, e le pupille sono ovali verticali come quelle dei gatti, sebbene non dispongano della stessa capacità di contrarle o espanderle. Molte specie dispongono di una ghiandola odorifera sulla base della coda. Gli arti anteriori sono forniti di cinque dita, mentre le posteriori ne hanno solo quattro.[3]
Il cranio è notevole per la lunghezza e sottigliezza del muso, che supera di lunghezza il neurocranio. La cresta sagittale è poco sviluppata, spesso anche assente. I denti sono piccoli, ma molto taglienti.[4]
La maggior parte delle vere volpi sono notturne, ma possono essere attive durante il mattino e il crepuscolo. Scavano le proprie tane nel terreno o, più raramente, nei buchi presenti nelle formazioni rocciose. Alcune vivono in piccoli gruppi famigliari, altre sono più gregarie.[3] Sono abitanti di numerosi habitat diversi: tundra, taiga montagne, steppe, deserti. Preferiscono zone più o meno aperte, evitando i boschi fitti. Le vere volpi sono monogame, producendo fino a 13 piccoli per cucciolata in una tana. Sono per la maggior parte carnivore, cibandosi di piccoli vertebrati (soprattutto di roditori), carogne e insetti, ma non disdegnano i vegetali.[4]
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Storia evolutiva

Le vere volpi ebbero origine in Nordamerica durante il Miocene 9 milioni di anni fa, sfruttando la nicchia ecologica per predatori di taglia ridotta lasciata vacante dopo l'estinzione dei borofagini piccoli.[5] Fra gli odierni discendenti di Leptocyon, antenato di tutti i canini, le vere volpi sono rimaste più o meno immutate, essendo di taglia ridotta con musi snelli e denti piccoli adattati a catturare piccole prede.[6]
L'espansione delle vere volpi fuori dal Nordamerica fu relativamente rapida: i fossili d'una piccola volpe, V. riffautae, sono stati rinvenuti nel Ciad, risalenti a 7 milioni di anni fa. Durante il Pliocene, le vere volpi, dopo l'estinzione di V. kernensis e V. stenognathus, divennero rare nel Nordamerica. Almeno due specie però si erano già insediate nell'Eurasia attraverso il ponte di Bering. I loro discendenti, la volpe rossa e la volpe artica, tornarono nel Nordamerica durante il Pleistocene superiore, dove condivisero il continente con la volpe americana e la volpe pigmea, entrambe discendenti di volpi che non lasciarono mai il Nordamerica.[7]
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Specie odierne
Riepilogo
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Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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