Sera

La sera è la parte del giorno corrispondente all'ultimo quarto dell'ideale partizione delle 24 ore giornaliere. Nella cultura francese e in quella italiana è la parte di giorno tra il tramonto e la mezzanotte. In senso ristretto, indica il primo periodo dopo il tramonto^[1].

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Sera

Nelle formule di saluto il termine sera è usato invece in senso più esteso: già dopo mezzogiorno si usa dire "buonasera", oltre che "buon pomeriggio"; man mano che ci si allontana dal mezzogiorno, il "buonasera" prevale^[1].

Il termine serata non ha esattamente la stessa accezione: si usa per riferirsi allo spazio della sera da passare o passato con qualcuno o occupato da qualche attività; simile distinzione è tra mattina e mattinata e fra notte e nottata^[2].

Nelle varie lingue vi sono diverse interpretazioni sull'inizio e la fine della sera. In lingua russa^[3] e in lingua inglese si segue il fenomeno naturale, indicando la sera come il periodo in cui la luce diurna diminuisce, collocata quindi tra il tardo pomeriggio, e il tramonto del sole, cui segue il crepuscolo fino alla discesa della notte fonda. Il concetto inglese di evening, cioè vigilia unita alla forma progressiva, rimanda al venire della notte. In altre culture, come quella spagnola, il concetto di "sera" è addirittura del tutto inesistente: dalla tarde (pomeriggio) si passa direttamente alla noche (notte).

Sera nella cultura di massa

Per Baudelaire (I fiori del male) la sera può essere affascinante, Voici le soir charmant, o sollievo per l'operaio curvato dalla fatica che torna al suo letto, C'est le soir qui soulage... l'ouvrier courbé qui regagne son lit. Allo stesso tempo la prostituzione si accende nelle strade, A trarvers les lueurs que tourmente le vent/la Prostitution s'allume dans les rues, ma anche C'est l'heure où les douleurs des malades s'aigrissent!/La sombre Nuit les prend à la gorge; ils finissent/leur destinée et vont vers le grouffre commun...^[4]