Haredi

Sostantivo

Haredi

(religione) (forestierismo) (gergale) più correttamente traslitterato Haredì, fa riferimento agli ebrei ortodossi della religione ebraica: lett. anche timorati di Dio; purtroppo, oltre ai tanti scismi ed alle divergenze religiose che datano da tempi antichi, i cosiddetti “ebrei ultra-ortodossi” possono essere apprezzati oppure passibili di molte critiche soprattutto nei mass media israeliani e non: da un lato li si “accusa” di fanatismo religioso e politico con palesi dimostrazioni sia contro la “società laica in Israele” sia con semi-manifestazioni, programmate al “momento giusto” secondo l’occasione che si presenti, contro i “militari e le varie forze di sicurezza” che ovviamente reagiscono ancora più “violentemente”… Tutto ciò accade in questi ultimi decenni degli anni 2000 registrando precedentemente “gravi incidenti con morti e successivamente perlopiù con feriti e denunce varie”; i Haredim hanno “buoni rapporti” in tutti gli ambiti e per tutti i livelli della “cerchia religiosa e non”, proprio perché anche “ammirati”, si pensi alla cinematografia, alla musica e comunque all’attenzione per “un mondo che sembrava perduto”,
- un ebreo Haredi sa che i contatti con l'esterno richiedono una particolare preparazione
- gli "abitanti comuni" israeliani non vengono quasi mai accolti o accettati tra i "Haredi" soprattutto perché troppo impegnati in guerre e battaglie
- con orgoglio, anche i bambini ed i ragazzini Haredim vestono gli abiti tradizionali, cappello incluso… invero a volte con… un po’ troppo… “orgoglio”