sacro

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sacro m sing

(religione) che riguarda il culto di Dio
- testi sacri: la Bibbia ed i commenti scritti
(biologia) (anatomia) (fisiologia) (medicina) parte finale della colonna vertebrale, con le ultime vertebre unite tra loro
(zoologia), (ornitologia) rapace falconide, la sua classificazione scientifica è Falco cherrug ( tassonomia)

AFI: /ˈsakro/

(religioso)dal latino sacer :
1. consacrato (ad una divinità), sacro (seguito dal dativo; mons Sacer);
2. sacro, venerando, detestando, venerato, augusto (riguardo all'imperatore)^[1]; che partecipa della natura divina (in Hor. e Mart., sacrosanto, inviolabile^[2]
3. maledetto, esecrando, esecrabile, detestabile, in senso negativo^[1]
(religioso) dal latino sacrum :
1. tempio, santuario, cosa sacra o consacrata, reliquia^[1], arredo sacro^[2];
2. carattere sacro, inviolabilità (del re, del regno);
3. rito sacro, ufficio sacro, sacrificio:
  - in Cic. Graeco sacro, sacra Orphica, sacrorum religio;
  - in Livio: sacra gentilicia-culto privato della famiglia e della gentes- e pubblica sacra;
  - in Quint.: sacra nuptialia: matrimonio^[1], vittima sacrificale^[2]
(anatomia)dal latino tardo os sacrum, che deriva dal greco ἱερὸν ὀστέον cioè "osso grosso"
(ornitologia)forse dall’arabo ṣagr cioè "falco",

	«C'è nell'intimo di ogni essere umano, dalla prima infanzia sino alla tomba e nonostante tutta l'esperienza dei crimini commessi, sofferti e osservati, qualcosa che ci si aspetta invincibilmente che gli faccia del bene e non del male. È questo, prima di tutto, che è sacro in ogni essere umano. Il bene è l'unica fonte del sacro »
	(Simone Weil)