Podcasting

Faccio un podcast perché ho voglia di dire certe cose. (Francesca Michielin)
I podcast dominano. E mi scopro ad amare questa nuova modalità di racconto, perché posso mettere, anche se con parole di altri, qualcosa di mio. Non devo seguire qualcosa di già pronto, non una immagine, non un personaggio. Si vede solo con la mente. (Giuppy Izzo)
Questo è un podcast acchiappaclick fatto per fannulloni con un QI inferiore ad una scimmia lobotomizzata. (Monolith)
Sappiamo tutti che quando si parla per un'ora in un podcast, quando si parla di queste cose che ci piacciono a noi, si può mettere tantissima roba dentro, e quindi effettivamente quelli stanno diventando luoghi come le riviste, perché appunto hanno tantissimo spazio per accogliere un sacco di cose sfilacciate cercando di capire dove vanno; cioè a differenza del supplemento del quotidiano che deve comunque quagliare, oppure dei numeri monotematici che a volte appunto sono fatti anche per comodità, per velocità, siamo davanti a una proliferazione di formati che permettono di fare esattamente la cosa delle riviste, e prima ancora delle riviste, delle scene culturali, e cioè creare casino, creare un discorso multiplo... che non deve definire in ogni momento cosa sta facendo, può essere anche caotico. (Francesco Pacifico)

A me piace entrare in empatia con le persone che intervisto, raccontare storie che possano essere d'ispirazione, ma facendolo con tempi rilassati che in realtà non puoi avere da nessun'altra parte se non con un podcast.
La bellezza e idea del podcast è di far incontrare mondi diversi, che in altri contesti non trovi. Se vai in tv trovi solo un certo tipo di pubblico, se vai su internet trovi solo un certo tipo di persone [...]: quindi da una parte i media tradizionali, radio e tv, dall'altra invece il digitale [...]. Cerco sempre di invitare sia qualcuno più grande che qualcuno più piccolo, qualcuno che piace più ai grandi e qualcuno che piace più ai piccoli. Mi fa molto piacere quando qualcuno mi scrive "ho trovato mio padre che ti guardava su YouTube", o [...] una signora che non sapeva che anche il figlio mi seguiva come lei.
Quello che succede [...] è una conversazione vera, come la farebbero due amici, sia nelle cose belle che vengono raccontate, sia nelle cose un po' più profonde.
Una persona la sera si mette sul divano e invece di guardarsi un film che costa 300 milioni di dollari, o un programma televisivo in cui buttano una caterva di soldi, guarda due persone che parlano in uno scantinato con tre telecamere e due microfoni, e basta.

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