Abitabilità planetaria
L'abitabilità planetaria è la misura della capacità di un corpo celeste di sviluppare e accogliere la vita / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'abitabilità planetaria è la misura della capacità di un corpo celeste di sviluppare e accogliere la vita. Questa nozione può dunque essere in particolare utilizzata per i pianeti ed i loro satelliti naturali.
In seguito alle conoscenze acquisite dagli studi della biologia terrestre, gli elementi necessari al mantenimento della vita sono una sorgente di energia abbinata a della materia mobilizzabile, sapendo che differenti modelli sono proposti in appoggio all'origine della vita. Tuttavia, la nozione di abitabilità come «possibilità di accogliere la vita» è intrinsecamente limitata dalla comparazione alle condizioni biologiche terrestri, il che implica il rispetto di vari altri parametri di ordine geofisico, geochimico ed astrofisico. Se l'esistenza di una vita extraterrestre è sconosciuta, l'abitabilità di un pianeta è in effetti in gran parte un'estrapolazione delle condizioni terrestri e delle caratteristiche generali che appaiono favorevoli allo sviluppo della vita in seno al Sistema solare. L'acqua allo stato liquido è in particolare considerata come un elemento indispensabile ad un ecosistema vivente. La ricerca in questo dominio occupa principalmente la planetologia e l'astrobiologia.
L'idea che dei pianeti diversi dalla Terra potessero ospitare la vita è antica e nel corso della storia il dibattito ha interessato tanto la filosofia quanto la scienza.[1] La fine del XX secolo è stato teatro di due scoperte importantissime. Innanzitutto, l'osservazione e l'esplorazione mediante le sonde dei pianeti e dei satelliti del sistema solare hanno fornito informazioni essenziali che hanno permesso di definire dei criteri di abitabilità e di confronto geofisici tra la Terra e gli altri corpi celesti. D'altra parte, la scoperta dei pianeti extrasolari, che è iniziata nel 1995 ed è accelerata, ha confermato che il Sole non è la sola stella a illuminare i pianeti ed ha allargato il campo di ricerca sull'abitabilità al di là del Sistema solare.
Secondo uno studio del 2020 basato sulle scoperte del telescopio spaziale Kepler, nella Via Lattea potrebbero esistere 300 milioni di pianeti abitabili in orbita attorno a stelle simili al Sole.[2][3]