Akizuki
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L'Akizuki (秋月? lett. "Luna d'autunno")[4] è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, prima ed eponima unità della stessa classe. Fu varato nel luglio 1941 dall'arsenale di Maizuru.
Akizuki | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | Akizuki |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1939 |
Cantiere | Maizuru |
Impostazione | 30 luglio 1940 |
Varo | 2 luglio 1941 |
Completamento | 11 o 13 giugno 1942 |
Destino finale | Affondato il 25 ottobre 1944 da attacco aereo durante la battaglia del Golfo di Leyte |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 2744 t A pieno carico: 3759 t |
Lunghezza | 134,22 m |
Larghezza | 11,58 m |
Pescaggio | 4,11 m |
Propulsione | 3 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica (52000 shp) |
Velocità | 33 nodi (62,7 km/h) |
Autonomia | 8300 miglia a 18 nodi (15372 chilometri a 34,2 km/h) |
Equipaggio | 290 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Sonar Type 93 |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da:[1][2][3] | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Inviato dapprima a Ominato e poi alla base di Rabaul, fu presente alla battaglia delle Salomone Orientali (23-25 agosto 1942) inquadrato nella flotta di portaerei e, in seguito, inserito nella 61ª Divisione, partecipò a diverse missioni del Tokyo Express, dove la sua contraerea si rivelò di grande utilità: tuttavia il 25 ottobre, mentre si avvicinava alla contesa isola di Guadalcanal, fu danneggiato in sala macchine da bombe quasi giunte a segno e dovette tornare in Giappone per essere riparato. Nel gennaio 1943 riprese il proprio posto alle isole Shortland ma, il 19, uscì malconcio dal combattimento contro un sommergibile e poté riprendere servizio solo in ottobre. Nei mesi successivi fu impegnato prevalentemente nella scorta a porzioni della flotta da battaglia, in compiti di vigilanza e in sessioni di addestramento e combatté nuovamente nella disastrosa battaglia del Mare delle Filippine (19-20 giugno 1944). Rimasto nelle acque metropolitane da allora, fu schierato con la menomata 3ª Flotta per la battaglia del Golfo di Leyte e, la mattina del 25 ottobre, fu distrutto nel corso del primo attacco aereo a questa squadra navale, affondando con molte vittime.