Albenga
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Albenga (Arbénga[4][5] o Arbenga[6] in ligure, AFI: [arˈbeŋɡa][6], Albingaunum in Latino) è un comune italiano di 23 501 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria. È il secondo comune e il secondo agglomerato urbano della provincia per popolazione, perno di un'area urbana di circa 63 000 abitanti, preceduto soltanto dal capoluogo Savona. È sede vescovile della Diocesi di Albenga-Imperia.
Albenga comune | |
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Panorama di Albenga | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | Savona |
Amministrazione | |
Sindaco | Riccardo Tomatis (liste civiche di centro-sinistra) dal 10-6-2019 (2º mandato dal 10-6-2024) |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°02′56.81″N 8°12′46.86″E |
Altitudine | 5 m s.l.m. |
Superficie | 36,58 km² |
Abitanti | 23 501[1] (31-5-2022) |
Densità | 642,45 ab./km² |
Frazioni | Bastia, Campochiesa, Leca, Lusignano, Salea, San Fedele |
Comuni confinanti | Alassio, Arnasco, Ceriale, Cisano sul Neva, Ortovero, Villanova d'Albenga |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 17031 |
Prefisso | 0182 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 009002 |
Cod. catastale | A145 |
Targa | SV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 203 GG[3] |
Nome abitanti | ingauni, albenganesi, albinganesi o albingauni |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 29 settembre |
Soprannome | Città delle cento torri |
Cartografia | |
Posizione del comune di Albenga nella provincia di Savona | |
Sito istituzionale | |
Albenga si trova nella Riviera di Ponente, nell'omonima piana, presso la foce del fiume Centa che nel corso dei secoli ha fatto da "architetto naturale" della pianura ingauna, rimodellando più volte il terreno e costringendo gli albenganesi a dotarsi di argini e ponti già dalla sua fondazione.
Fino al XVII secolo ha basato la sua economia sul commercio marittimo, poiché la città sorgeva sul delta del Centa ed era circondata da mura e da ponti. Con la chiusura delle altre vie di sfocio del delta, avvenuta prima per mano dei Genovesi e successivamente per opera della natura, ora il fiume costeggia il centro storico ingauno sfociando a estuario. Dei vecchi ponti anche il ricordo è andato cancellandosi, con l'eccezione delle rovine del Pontelungo.
È il centro principale del comprensorio albenganese, che si estende da Ceriale ad Andora e relativo entroterra.
Comprende anche la riserva naturale regionale dell'Isola Gallinara (o Gallinaria), dove si rifugiò san Martino di Tours verso la fine del IV secolo.
Il clima si presenta mite lungo la linea di costa, con inverni miti e raramente freddi ed estati calde ma mitigate dalla brezza di mare; nella parte più interna della piana, si fanno sentire maggiormente le caratteristiche continentali, che creano una maggiore escursione termica, temperature minime invernali più rigide e massime estive più elevate.
Il nome attuale arriva dal latino Albíngaunum che è identico ad Albium Ingaunum, cioè città capoluogo + genitivo plurale ligure in -um. L'etnonimo Ingauni è formato da ing, di origine indoeuropea, e auno, comune alla zona gallo-ligure. Quanto ad Albium deriverebbe da alb/alp un'antica radice preindoeuropea (roccia, altura), spesso associata erroneamente all'albium latino che significa bianco o chiaro.
Il primo nome fu Albium Ingaunum, ma quando venne conquistata dai Romani il nome divenne Albingaunum, subito dopo la caduta di Roma divenne Albingauno e intorno all'anno mille il nome diventa Albingano con varianti come Albengana[7].
Chiamata in lingua latina prima Albium Ingaunum e in seguito Albingaunum (crasi del termine originale), traducibile in "città degli Ingauni" (dalla popolazione dei Liguri che l'ebbe in origine come centro principale), Albenga fu assai importante per le vicende di conquista ed espansione di Roma nella Liguria occidentale e non solo. Fu alleata dei Cartaginesi durante la Seconda guerra punica (III secolo a.C.) e divenne la base navale del fratello di Annibale Barca, Magone, che da qui, nel 205 a.C., salpò alla volta di Genova per saccheggiarla.
Conquistata dai Romani nel 181 a.C., grazie alla campagna del proconsole Lucio Emilio Paolo Macedonico, ottenne il diritto latino nell'89 a.C. e la cittadinanza romana nel 45 a.C., divenendo il cuore della romanizzazione dell'entroterra e del territorio circostante. Divenuta municipium già con Giulio Cesare, con la nascita dell'Impero romano Albenga acquisì sempre più importanza anche sotto il profilo economico e, di conseguenza, urbanistico, in quanto punto di riferimento per gli abitanti di una vasta zona che andava da Sanremo a Finale Ligure e, nell'entroterra, alla valle del Tanaro in Piemonte.
La fine dell'Impero romano d'Occidente, con la conseguente crisi a più livelli, non lasciò indenne Albenga: nel corso del V secolo, ad esempio, la città subì l'attacco e l'invasione dei Goti, con conseguenti saccheggi, uccisioni e distruzione di edifici; lo stesso secolo, però, vide la nascita della diocesi di Albenga, o meglio la sua organizzazione territoriale e strutturale maggiormente definita, con una più capillare diffusione del cristianesimo (giunto in città sicuramente nel corso del II secolo, o forse anche prima) e l'affermazione del vescovo anche come autorità civile.
Conquistata dai Longobardi di Rotari, Albenga passò poi sotto il dominio dei Franchi e, nel X secolo, a seguito della loro sconfitta da parte di Berengario II d'Ivrea, entrò nella marca Arduinica, mantenendo lo status di capoluogo per la vasta area circostante.
Nel frattempo stava emergendo in città la forza, non solo spirituale, dell'abbazia di Santa Maria e San Martino dell'isola Gallinara, fondata forse nel V secolo sul luogo dove si ritirò san Martino di Tours circa un secolo prima. Nel 940 il vescovo di Albenga Ingolfo assegnò all'abbazia benedettina il monastero di San Martino in Albenga, che divenne la sede in terraferma dei monaci, assieme ad altre chiese e possedimenti nei dintorni; più avanti, nel 1044, il monastero ottenne da papa Benedetto IX l'esenzione dalla giurisdizione vescovile e diverse proprietà in Italia, che si aggiunsero ad altre in Catalogna (nei dintorni di Barcellona), in Provenza (zona di Fréjus) e in Corsica. La potenza dell'abbazia subì una lenta e progressiva decadenza a partire dal XIII secolo.[8]
Sotto il profilo civile, nel corso dell'XI secolo iniziò a formarsi il comitato di Albenga, retto sino al 1091 da Adelaide di Susa che aveva in città una sua corte regia; questo aspetto denota l'importanza assunta dalla città, la quale partecipò alla prima crociata e alle lotte per il predominio dei traffici marittimi nel Tirreno.
Divenuta libero comune, non passò molto che si trovò a lottare con la sempre più potente Genova, sotto il cui dominio Albenga si mise con un'onerosa convenzione nel 1251; pur avendo perso gran parte della sua libertà, la città godette di una certa autonomia (nel 1288 gli abitanti riuscirono a ottenere statuti propri) e non mancarono periodi di prosperità. Coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, fu sotto la signoria dei Del Carretto del Marchesato di Finale, dei Visconti (1355-1379), dei Francesi (1396-1413) e nuovamente di Genova.
Fu occupata dal Ducato di Savoia nel 1625 e nel 1746; più tardi, con i cambiamenti dovuti alle conquiste napoleoniche, divenne capoluogo della giurisdizione del Centa e capoluogo dell'omonima provincia sotto il Regno di Sardegna (1815-1859).
Lo storico francese Emmanuel de Waresquiel ha sostenuto nel 2023 che Madame du Barry, favorita del re Luigi XV di Francia, sia nata ad Albenga nel 1745, poiché la madre, domestica di un militare nonché presunto padre biologico, era in quel momento di passaggio in Liguria con il corpo di spedizione francese alla guerra di successione austriaca.[9][10][11][12]
Con la nascita del Regno d'Italia, Albenga fu scelta come capoluogo dell'omonimo circondario nella provincia di Genova; dal 1927 appartiene alla provincia di Savona, istituita proprio quell'anno. Il comune di Albenga subì gli ultimi aggiustamenti ai propri confini amministrativi nel 1929,[13] quando gli fu aggregato il territorio del soppresso comune di Campochiesa.
Durante la seconda guerra mondiale la città non fu risparmiata dalla barbarie nazista: tristemente famoso è l'episodio dei cosiddetti "martiri della Foce", che è tra le motivazioni che contribuirono al conferimento ad Albenga, nel 2019, della medaglia d'oro al Merito Civile.
Dal 1973 al 1º gennaio 2009 è stata la sede amministrativa della Comunità montana Ingauna.
«D'oro, alla croce di rosso.[14]»
«Drappo d'oro caricato della croce rossa...[14]»
«Drappo d'oro alla croce di rosso…[14]»
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del governo del 22 giugno 1933.[15][16]
La bandiera è stata concessa con decreto del presidente della Repubblica del 24 febbraio 1979.[15]
Simbolo di Albenga è il suo centro storico e in special modo le torri che sono oggi considerate il simbolo della sua storia. Si hanno le due torri affiancate, quella comunale e quella della cattedrale di San Michele Arcangelo, a simboleggiare il conflitto tra i poteri ecclesiastici e quelli comunali. Oggi queste torri sono presenti su molti loghi e insegne di società e associazioni.
Albenga è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignita, il 3 marzo 1975 della Croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale ed è membro dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro che raggruppa tutti i combattenti decorati al valor militare. Nel 2019 viene insignita della medaglia d'oro al merito civile per la lotta di liberazione.
La città di Albenga presenta uno dei centri storici più suggestivi e ben conservati della Riviera di Ponente, per gran parte ancora circondato da mura e nel quale svettano numerose torri, palazzi e altre pregevoli architetture di epoca medievale. Conservato oggi nelle sue antiche strutture, è comparabile con le descrizioni dei secoli passati come quella del 1739:
«...pavimentata per tutta la lunghezza di ciottoli, di diversi colori, ordinati in modo da rappresentare animali, trofei, fogliame...»
Abitanti censiti[19]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti ad Albenga sono 2 647,[20] così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[21]:
Albenga è sede, oltre che di numerosi sedi di scuole primarie e secondarie di primo grado, dei seguenti istituti inerenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado:
Secondo alcuni critici letterari, la città di Albenga sarebbe nominata (anche se la descrizione corrisponderebbe più ad Andora) nel romanzo Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, col nome di Alenga (è il paese dove il protagonista si ferma per comprare un giornale).
Nel romanzo Adèle e Theodore con finalità pedagogiche di Madame de Genlis, l'autrice francese dipinge Albenga - ma più precisamente la frazione di Lusignano - con queste parole:
«Tutto ciò che vi si vede è piacevole, là si vedono le vere pastorelle, mentre le contadine francesi fanno molta pena e sembrano veramente in cuffia da notte. Tutte le giovani albenganesi hanno i capelli ornati con corone di fiori naturali, poste sulla testa sul lato sinistro; esse sono molto graziose, e soprattutto notevoli per l'eleganze del loro portamento.»
I principali quotidiani che si occupano di cronaca e politica di Albenga sono Il Secolo XIX e La Stampa. Esistono tuttavia dei settimanali e mensili cartacei di tiratura inferiore che se ne occupano e vari siti online che si occupano della città albenganese e del circondario ingauno, quali Il Vostro Giornale o IVG, Liguria 2000 News, AlbengaCorsara News, Il carciofino.
Il principale mezzo di comunicazione con sede locale è l'emittente radiofonica Radio Onda Ligure 101.
Nel 1960 Albenga fu protagonista, grazie alla partecipazione del prof. Tommaso Schivo, del primo gioco collettivo in onda su Raiuno Campanile sera, condotto da Mike Bongiorno.
Memories, trasmissione televisiva olandese in onda sul primo canale nazionale KRO, seguita da oltre due milioni di spettatori, nel 2005 ha scelto il centro storico di Albenga come luogo di scenografia per far incontrare vecchi amori.
Nel 2006 è andato in onda su History Channel il programma televisivo Delitti incentrato sulla ricostruzione dei più importanti delitti e serial killer italiani, la cui ottava puntata era dedicata al "Boia di Albenga".
La rete televisiva TV2000 nel 2011 ha scelto la famiglia Pesce di Albenga e la città stessa come set, per il reality show Romanzo Familiare.
Albenga, oltre ad essere stata scelta per vari spot pubblicitari (venne usata come location per lo spot pubblicitario della Comix e della Agricola Italiana Alimentare S.p.a.), è stata utilizzata quale location per diversi film prodotti da registi italiani e no quali Io no spik inglish del 1995 di Carlo Vanzina con protagonista Paolo Villaggio e Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro del 2008 di Iain Softley e con protagonisti Brendan Fraser, Andy Serkis e Helen Mirren.
Tra i più noti prodotti gastronomici locali si trovano quattro prodotti tipici della produzione della piana ingauna, e sono conosciuti come i "4 d'Albenga":
Altri prodotti:
Tra le bevande:
Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Bastia, Campochiesa, Leca, Lusignano, Salea e San Fedele per una superficie territoriale di 36,58 km².[33]
Confina a nord con i comuni di Arnasco, Cisano sul Neva e Ceriale, a sud con Ortovero, Villanova d'Albenga e Alassio, ad ovest con Arnasco e ad est è bagnato dal mar Ligure.
L'economia si basa principalmente sul commercio agricolo e floricolo, ma con la presenza di un forte settore terziario. Vi sono numerose imprese di servizi e anche alcune industrie, inoltre da pochi anni si sta sviluppando in modo deciso il settore turistico, sia enogastronomico sia culturale.
Le coltivazioni sono orticole (la maggioranza fino a pochi anni fa) ma, soprattutto, piante aromatiche e floricoltura. Attorno a questo c'è un vero settore economico composto dalle aziende agricole (quasi tutte a conduzione familiare), dalle strutture e operatori del settore (consulenza tecnica, vendita di prodotti per la coltivazione, ecc.) e dai commercianti, che spesso esportano i prodotti della piana e della zona verso i paesi del nord (soprattutto Germania). Attiva anche la coltivazione viticola e quella olivicola, la produzione di vino e olio e altri prodotti agricoli. Ma vi sono alcune ditte di import-export famose e leader a livello nazionale ed europeo in questo settore come la Noberasco per quanto riguarda la frutta secca, la Fruttital per import-export di frutta fresca, la Fitimex per quanto riguarda gli ortaggi e frutta esotica, italservice per l'esportazione di vasi di aromatiche e fiori in tutta Europa;
Molti prodotti hanno ottenuto i riconoscimenti Denominazione di Origine Controllata (DOC), Denominazione di origine protetta (DOP), Indicazione Geografica Tipica (IGT), Indicazione geografica protetta (IGP).
L'economia albenganese ha attratto, inoltre, un grande afflusso di lavoratori stranieri, in maggioranza nordafricani.
Il territorio comunale di Albenga è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia, che permette il collegamento stradale con Alassio, ad ovest, e Ceriale ad est. Questa strada un tempo passava per il centro della città affiancando il centro storico, negli anni sessanta del Novecento venne progettata e aperta al traffico veicolare una variante che oltrepassava tutta la città: questo tracciato moderno ha permesso di collegare velocemente le due sponde di Albenga divise dal fiume Centa.
La città è inoltre il crocevia di altre strade provinciali: la provinciale 3 per Cisano sul Neva; la provinciale 6 per Villanova d'Albenga; la provinciale 19 per Arnasco; la statale 453 della Valle Arroscia; la statale 582 del Colle San Bernardo, quest'ultima storica via per il Piemonte.
Albenga è raggiungibile tramite l'autostrada A10 mediante il proprio casello autostradale. Dal 1969 è partito l'iter di un progetto per una bretella che possa unire la piana direttamente e velocemente con il suo entroterra, con la val Bormida, quindi con l'autostrada A6 e il Piemonte, quindi proseguire per la Lombardia e collegarsi con l'autostrada A26; tale progetto andrà a formare l'autostrada Predosa-Albenga; nel 2010 è stato dato il via per il progetto definitivo. Questo progetto consentirà di alleggerire il traffico che nella stagione estiva e nei festivi è sempre presente e abbondante sia sulla A10 che sulla A6.
Albenga è dotata di una propria stazione ferroviaria, posta sulla linea Genova-Ventimiglia. La stazione venne aperta nel 1872, ma l'attuale fabbricato viaggiatori, progettato dall'architetto Roberto Narducci, risale agli anni trenta del XX secolo.
L'attuale linea ferroviaria, per lunghi tratti a semplice binario, verrà sostituita da una nuova linea a doppio binario, posta più a monte; il nuovo progetto prevede un'ampia stazione nella frazione di Bastia.
Nel vicino comune di Villanova d'Albenga è presente l'Aeroporto Internazionale "C. Panero", inaugurato nel 1922. In tale spazio è presente anche la caserma del 15º Nucleo Elicotteri - Villanova D'Albenga dell'Arma dei Carabinieri.
Albenga è gemellata con:
Gli sport più diffusi sono la pallanuoto, il calcio e la vela.
Importanza a livello regionale ha la locale squadra di pallanuoto - l'Ingaunia - che dal 1995 al 1999 ha militato nella massima serie la squadra femminile del Ponente Ligure; tra le giocatrici la savonese Eleonora Gay (oro ai mondiali di Perth 1998) e la genovese Elisa Casanova. Nonostante gli ottimi risultati (arrivò anche ai play off) la squadra si sciolse per problemi gestionali.
La principale squadra di calcio è l'A.S.D. Albenga 1928[35] nata nel 2010 e militante nel campionato di Serie D, dopo il fallimento dell'Albenga Calcio fondata nel 1928 e che in passato raggiunse quella che è oggi la serie C. Lo stadio è intitolato al partigiano Annibale Riva.
Rilevanza a livello calcistico è da attribuire anche alle società U.S. Pontelungo 1949, A.S.D. San Filippo Neri Yepp Albenga e A.S.D. Vadino F.C., la prima militante in Promozione e le altre in Prima Categoria. Manifestazioni sportive importanti sono il torneo di calcio a sei giocatori estivo "Memorial Angelo Malco - Trofeo Città di Albenga".
Altro sport rilevante per la città, specie nel settore giovanile, è la vela. Le due scuole di vela qui ubicate hanno infatti un numero di iscritti ai corsi velici estivi molto elevato rispetto alla media delle altre scuole presenti in zona. Inoltre il Circolo Nautico Albenga può vantarsi di prestigiose squadre agonistiche nelle classi 420, Optimist, 49er e Laser, che raggiungono sovente, grazie ai loro atleti, alti risultati a livello nazionale e internazionale.
Per quanto riguarda la pallavolo, l'A.S.D. Albenga Volley ha militato per una stagione (2014.2015) nella serie B2 italiana di pallavolo femminile, e ora milita nella serie C italiana.
Infine Albenga o più precisamente la sua val Pennavaire rappresenta con i suoi oltre trenta siti di arrampicata sportiva un'ottima alternativa alla rinomata Finale Ligure.
Albenga ha ospitato l'inizio della seconda tappa del Giro d'Italia 2015, con conclusione a Genova, vinta poi da Elia Viviani del Team Sky.
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