Architetture di New York
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Nelle architetture di New York la tipologia dell'edificio più strettamente associata è il grattacielo, che ha trasformato molti distretti commerciali e residenziali da edifici bassi a grattacieli. Circondata principalmente dall'acqua, la città ha accumulato una delle più grandi e variegate collezioni di grattacieli del mondo.[1]
New York ha edifici architettonicamente significativi in un'ampia gamma di stili che abbracciano periodi storici e culturali distinti. Questi includono il Woolworth Building (1913), un grattacielo del primo revival gotico con dettagli architettonici gotici su larga scala. La risoluzione sulla zonizzazione del 1916 richiedeva una battuta d'arresto ai nuovi edifici e limitava le torri a una percentuale della superficie del lotto, per consentire alla luce solare di raggiungere le strade sottostanti.[2] I design decò del Chrysler Building (1930) e dell'Empire State Building (1931), con i loro piani affusolati e le guglie in acciaio, riflettevano i requisiti di zonizzazione. Il Chrysler Building è considerato da molti storici e architetti uno dei più belli di New York, con i suoi ornamenti distintivi come gli inserti luminosi a forma di V sormontati da una guglia d'acciaio sulla sommità della torre.[3] I primi esempi influenti dell'International Style negli Stati Uniti sono l'edificio al 330 West 42nd Street (1931) e il Seagram Building (1958). Il Condé Nast Building (2000) è un importante esempio di green design nei grattacieli statunitensi.[4]
Il carattere dei grandi quartieri residenziali di New York è spesso definito dalle eleganti case a schiera in arenaria e appartamenti che furono costruiti durante un periodo di rapida espansione dal 1870 al 1930.[5] Al contrario, New York ha anche quartieri meno densamente popolati e caratterizzati da abitazioni indipendenti. Nei distretti esterni sono comuni grandi case unifamiliari in vari stili architettonici come revival Tudor e architettura vittoriana.[6][7][8] Le case bifamiliari sono ampiamente disponibili anche nei distretti esterni, ad esempio nell'area di Flushing.
Pietra e mattoni divennero i materiali da costruzione preferiti dalla città dopo che la costruzione di case con struttura in legno fu limitata all'indomani del Grande Incendio del 1835.[9][10] A differenza di Parigi, che per secoli venne costruita sul proprio substrato roccioso calcareo, New York ha sempre ricavato la sua pietra da costruzione da una vasta rete di cave e i suoi edifici in pietra hanno una varietà di trame e sfumature.[11] Una caratteristica distintiva di molti edifici della città è la presenza di torri d'acqua sormontate da un tetto in legno. Nel XIX secolo, la città ne richiedeva l'installazione su edifici più alti di sei piani per evitare la necessità di pressioni dell'acqua eccessivamente elevate a quote inferiori, che potevano far scoppiare le tubazioni idriche municipali.[12] Gli appartamenti con giardino divennero popolari negli anni 1920 nelle zone periferiche, tra cui Jackson Heights nel Queens, che divenne più accessibile con l'espansione della metropolitana.[13]