Asobi (antico Giappone)
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Le Asobi 遊, 遊部?, asobi o yūjo, dette anche asobime,[1][2][3] o asobi-be, nel Giappone del medio e tardo periodo Heian erano intrattenitrici sessuali e artiste specializzate nel canto e nella composizione di imayō (今様, "stile moderno") un genere di musica popolare.[4] Nei testi letterari o nelle stampe sono spesso rappresentate nei porti sul fiume Yodo, come Eguchi, Kamusaki e Kaya, all'interno di piccole imbarcazioni con cui si avvicinavano ai viaggiatori diretti sulle vie dei pellegrinaggi.[5]
Altri gruppi di donne cui vengono attribuite le stesse funzioni di intrattenimento sono le kugutsu, tradizionalmente associate alle compagnie di burattinai, e le ballerine conosciute come shirabyōshi che apparvero alla fine del periodo Heian (XII secolo): erano tutte specializzatele in imayō, e le fonti spesso non le distinguono con precisione una dall'altra, menzionando "asobi e kugutsu" o "kugutsu e shirabyoshi", trattando i termini come varianti della stessa professione.[6][7]
Alcuni studi, stabilendo un collegamento tra pratiche religiose e attività sessuali, ritengono che le asobi (o asobi-be) discendano dalle antiche sciamane; altri attribuiscono l'origine delle asobi a tradizioni non autoctone, ma importate dall'Asia, in particolare dalla Cina, probabilmente da immigrati continentali.[8][9]
Mentre esistono opinioni diverse tra gli studiosi su come questa categoria di donne venisse considerata socialmente fino alle soglie del XIII secolo, vi è un diffuso accordo nel ritenere che a partire dalla metà del Kamakura e il primo periodo Muromachi, il loro status e la percezione sociale delle loro attività abbiano subito un graduale peggioramento, con ripercussioni sulla politica sociale, ad esempio con l'introduzione di restrizioni poste alle intrattenitrici sessuali sui diritti successori.[10]