Conquista portoghese di Malacca
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La conquista portoghese di Malacca avvenne per mano del governatore dell'India portoghese Alfonso de Albuquerque nel 1511.
Conquista portoghese di Malacca | |||
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"La conquista di Malacca, 1511" di Ernesto Condeixa (1858-1933) | |||
Data | 15 agosto 1511 (21 Jumādā I 917)[1][2] | ||
Luogo | Malacca (Malesia) | ||
Esito | I portoghesi conquistano Malacca e v'installano una guarnigione, garantendosi il controllo diretto su di uno snodo nevralgico della rotta delle spezie[3] | ||
Modifiche territoriali |
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Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La città portuale di Malacca controllava uno stretto strategico attraverso il quale si concentravano tutti i commerci marittimi tra la Cina dei Ming e l'India.[3] La sua conquista, fondamentale per la prosperità dell'Impero portoghese, fu il risultato di un piano elaborato da re Manuele I del Portogallo nel 1505 per arginare la crescente ingerenza oceanica del Vicereame della Nuova Spagna[9] e dell'intraprendenza di Albuquerque, deciso a garantirsi, dall'India, il controllo sulla rotta delle spezie conquistando Hormuz, Aden, Goa e Malacca, estromettendo così dal lucroso commercio i musulmani attivi da secoli nell'oceano Indiano.[10]
Partito da Kochi (India) nell'aprile del 1511, Albuquerque veleggiò verso una missione senza via di ritorno: una volta giunto a destinazione, i venti monsonici contrari gli avrebbero impedito di tornare, lasciandolo isolato in territorio ostile. L'operazione si concluse con l'annessione territoriale più lontana nella storia dell'umanità fino ad allora.[11]
Malacca sarebbe rimasta in mano portoghese fino al 14 gennaio 1641, quando fu conquistata dagli olandesi.