Disturbo evitante di personalità
disturbo di personalità caratterizzato da uno schema di comportamento penetrante di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza, estrema sensibilità a valutazioni negative nei propri confronti / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il disturbo evitante di personalità (nei paesi di lingua inglese abbreviato in AvPD dalla definizione inglese Avoidant Personality Disorder) anche detto disturbo ansioso (evitante) di personalità, è un disturbo di personalità caratterizzato da fobia sociale, sentimenti di inadeguatezza e inferiorità verso sé stessi, uno schema di comportamento penetrante di inibizione sociale, un'estrema sensibilità a valutazioni negative nei propri confronti e al rifiuto sociale, la tendenza sia a evitare le interazioni sociali che ad essere in intimità con altri individui. Le persone affette da disturbo evitante di personalità spesso si considerano socialmente inette e non attraenti a livello personale, evitano le interazioni sociali per timore di essere ridicolizzati, umiliati e/o oggetti di antipatie. Nonostante le difficoltà, le forti inibizioni, e il provare grande sofferenza nelle interazioni sociali, chi presenta questo disturbo desidera fortemente instaurare rapporti sociali; si differenzia da altri disturbi di personalità in cui la persona evita l'interazione ma allo stesso tempo non ne è interessata.[1]
Disturbo evitante di personalità | |
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Specialità | psichiatria e psicologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-10 | F60.6 |
MedlinePlus | 000940 |
eMedicine | 913360 |
Il disturbo evitante di personalità viene diagnosticato all'inizio dell'età adulta ma solitamente i sintomi esistono dall'infanzia. I clinici tendono a non fare una diagnosi in età estremamente giovanile in quanto queste caratteristiche possono essere normali per l'età.[1] Sono state trovate forti associazioni con la trascuratezza emotiva,[2][3][4][5] in particolare il rifiuto da parte di uno o entrambi i genitori, oppure il rigetto percepito da parte del gruppo dei pari.[6] Se il sentimento di rigetto sia dovuto al severo monitoraggio dei comportamenti interpersonali attribuito alle persone affette dal disturbo, è cosa ancora da dimostrare.