Frequency Division Multiplexing
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In telecomunicazioni la multiplazione a divisione di frequenza,[1][2] conosciuta anche come FDM (acronimo inglese di frequency division multiplexing), è una tecnica di multiplazione ovvero di condivisione delle risorse trasmissive di un canale di comunicazione (cioè la banda) secondo la quale l'intero canale trasmissivo disponibile è diviso in sottocanali, ognuno costituito da una banda di frequenza e separato da un altro grazie ad un piccolo intervallo di guardia. Questo rende possibile la condivisione dello stesso canale da parte di diversi dispositivi che utilizzano diverse regioni di frequenze e utenti che possono così comunicare contemporaneamente senza incorrere nella mutua interferenza.[1]
Quando le frequenze diventano molto elevate e rientrano nella fascia di spettro elettromagnetico utilizzata dalla trasmissione ottica si parla di multiplazione a divisione di lunghezza d'onda (Wavelength Division Multiplexing, WDM), che è un principio fisicamente equivalente dato che frequenza e lunghezza d'onda sono legate tra loro da una relazione semplice di proporzionalità inversa.