Giovanni II di Trebisonda
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Giovanni II Mega Comneno (in greco Ἰωάννης Μέγας Κομνηνός?, Iōannēs Megas Komnēnos; 1262 circa – Limnia, 16 agosto 1297) fu imperatore di Trebisonda dal giugno 1280 fino alla sua morte. Era il figlio minore dell'imperatore Manuele I e della sua terza moglie, Irene Siricena, una nobile trapezuntina. Giovanni succedette al trono dopo che il fratello maggiore Giorgio fu tradito dai suoi arconti sulla montagna di Taurezion. Fu durante il suo regno che il titolo dei sovrani di Trebisonda cambiò; fino ad allora, essi rivendicavano il titolo tradizionale degli imperatori bizantini, "Imperatore e Autocrate dei Romani", ma da Giovanni II in poi lo cambiarono in "Imperatore e Autocrate di tutto l'Oriente, degli Iberi e delle Province Transmarine", sebbene l'Iberia fosse stata persa sotto il regno di Andronico I Gidos[1].
Giovanni II di Trebisonda | |
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Moneta raffigurante Giovanni II | |
Imperatore di Trebisonda | |
In carica | giugno 1280 – 16 agosto 1297 (brevemente deposto da Teodora di Trebisonda 1284-1285) |
Nascita | 1262 circa |
Morte | Limnia, 16 agosto 1297 |
Luogo di sepoltura | Chiesa di Panagia Chrysokephalos, Ortahisar |
Dinastia | Comneni |
Padre | Manuele I di Trebisonda |
Madre | Irene Siricena |
Consorte | Eudocia Paleologa |
Figli | Alessio II Michele |
Giovanni è il primo sovrano di Trebisonda di cui conosciamo più di qualche episodio e accenno; ci sono abbastanza informazioni per comporre una narrazione collegata della prima parte del suo regno. La Cronaca di Michele Panareto, spesso sintetica e persino criptica, è relativamente completa per il regno di Giovanni e le fonti esterne aggiungono ulteriori dettagli al resoconto di Panareto. L'imperatore Giovanni II affrontò molte problematiche durante il suo governo, il che spiega in parte il suo matrimonio con la figlia dell'imperatore bizantino Michele VIII Paleologo.
Questa insicurezza può spiegare l'unico caso in cui due imperatori di Trebisonda compaiono sulle stesse monete: Giovanni e il figlio maggiore, Alessio[2]. Accostandosi al figlio Alessio su queste monete, Giovanni potrebbe promuovere la scelta del suo successore.