Governo Conte II
66º esecutivo della Repubblica Italiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il governo Conte II[3] è stato il sessantaseiesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo della XVIII legislatura.
Governo Conte II | |||
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Foto ufficiale scattata dopo la cerimonia di giuramento al Palazzo del Quirinale | |||
Stato | Italia | ||
Presidente del Consiglio | Giuseppe Conte (Indipendente di area M5S) | ||
Coalizione | M5S, PD, LeU, IV[1], MAIE con l'appoggio esterno di: PSI, CD, UV, CpE, PATT, SVP, SF, PP-AP[2], Mod[1] | ||
Legislatura | XVIII legislatura | ||
Giuramento | 5 settembre 2019 | ||
Dimissioni | 26 gennaio 2021 | ||
Governo successivo | Draghi 13 febbraio 2021 | ||
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È rimasto in carica dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021, per un totale di 527 giorni, ovvero 1 anno, 5 mesi e 8 giorni.
È stato un governo di coalizione composto da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Liberi e Uguali e Italia Viva (quest'ultima dal 18 settembre 2019 al 13 gennaio 2021), formatosi in seguito alla crisi che ha portato alle dimissioni del governo Conte I. Dai colori tradizionalmente adottati dai partiti della maggioranza e analogamente al precedente «governo giallo-verde», il governo è stato spesso chiamato dalla stampa «governo giallo-rosso». Giuseppe Conte aveva ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'incarico di formare il nuovo governo il 29 agosto 2019, accettandolo con riserva. Il 4 settembre 2019 il presidente incaricato sciolse positivamente la riserva, comunicando contestualmente la lista dei ministri. Il 5 settembre il governo prestò giuramento di fronte al Capo dello Stato.
Il governo ottenne la fiducia della Camera dei deputati il 9 settembre 2019 con 343 voti favorevoli, 263 contrari e 3 astenuti (i deputati della SVP)[4]. Il giorno successivo ottenne la fiducia del Senato con 169 voti favorevoli, 133 contrari e 5 astenuti[5].
Il 26 gennaio 2021 Conte rimise il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica, rassegnando così le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio dei Ministri, al termine di un lungo periodo di tensioni con il leader del partito di Italia Viva Matteo Renzi.[6] Il governo rimase in carica per il solo disbrigo degli affari correnti[7] fino al 13 febbraio 2021, con il giuramento del governo Draghi.