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comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia nelle Marche Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Macerata (comune italiano di 40 629 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima nelle Marche.
) è unMacerata comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Amministrazione | |
Sindaco | Sandro Parcaroli (Lega) dal 24-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 43°18′01″N 13°27′12″E |
Altitudine | 315 m s.l.m. |
Superficie | 92,53 km² |
Abitanti | 40 629[1] (30-6-2024) |
Densità | 439,09 ab./km² |
Frazioni | Cimarella, Consalvi, Isola di Macerata, Madonna del Monte, Montanello, Montevinci, Piediripa, San Liberato, Santa Maria del Monte, Santo Stefano, Sforzacosta, Valle, Valteia, Villa Potenza |
Comuni confinanti | Appignano, Corridonia, Montecassiano, Montelupone, Morrovalle, Pollenza, Recanati, Tolentino, Treia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62100 |
Prefisso | 0733 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 043023 |
Cod. catastale | E783 |
Targa | MC |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 005 GG[3] |
Nome abitanti | maceratesi |
Patrono | Giuliano l'ospitaliere |
Giorno festivo | 31 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Macerata nella provincia omonima | |
Sito istituzionale | |
La città sorge su un colle a 315 metri s.l.m. tra la vallata del fiume Potenza a nord e quella del fiume Chienti a sud; è situata a 30 km a ovest del mare Adriatico e a circa 60 km a ovest dell'Appennino umbro-marchigiano.
Il clima di Macerata è tipico dell'area collinare dell'interno delle Marche e presenta sia elementi mediterranei che elementi continentali. L'influenza del mare ha il suo peso, trovandosi Macerata a soli 30 km dalla costa, ma è significativa la pur modesta altitudine (315 m) e la relativa prossimità dei rilievi appenninici. L'inverno è solitamente piuttosto freddo e abbastanza piovoso. Le nebbie sono tutt'altro che infrequenti e le nevicate, pur non verificandosi molto spesso, sono a volte assai intense e abbondanti (v. quelle eccezionali del gennaio 2005 e febbraio 2012, con accumuli intorno al metro). Le maggiori precipitazioni nevose si hanno con irruzioni fredde dai vicini Balcani, ossia da est-nord/est. Ma anche perturbazioni da nord o nord/ovest sono in grado di causare cadute di neve, talvolta cospicue. Pure nel pieno dell'inverno non mancano periodi miti e soleggiati, che associati al garbino possono portare a massime intorno ai + 15 / + 20 °C.[4]
Le stagioni intermedie sono in genere ricche di precipitazioni e piuttosto variabili. Nevicate e gelate tardive possono verificarsi fin nel mese di aprile, mentre in autunno non mancano né freddi precoci né scampoli d'estate. La stagione estiva va di norma da giugno a settembre ed è calda e piuttosto soleggiata. L'afa è meno intensa che sulla costa, ma non mancano periodi di caldo intenso. Anche le minime si mantengono elevate, specie in collina e nel centro della città. I temporali pomeridiano-serali, in genere provenienti dalle zone appenniniche, sono frequenti nelle parentesi estive caratterizzate da spiccata instabilità, le quali in genere diventano più intense e prolungate durante il mese di agosto.
Generalmente l'origine di Macerata viene fatta risalire alla città romana Helvia Recina, evoluzione di una preesistente città italica forse del III secolo a.C. abitata dai Piceni. I resti del teatro romano del II secolo d.C. sono oggi la testimonianza più importante dell'antica città ed evidenziano la prosperità dell'insediamento; nel IV o V secolo le invasioni dei Goti costrinsero la maggior parte dei ricinesi a spostarsi sulle colline dove furono fondati i centri medievali di Macerata e Recanati. Il Comune di Macerata nasce il 29 agosto 1138[5].
Nel 1320 la decisione di papa Giovanni XII di concedere a Macerata la sede vescovile comportò per la città sia un aumento della popolazione sia un aumento dell’importanza politica grazie alla fedeltà allo Stato Pontificio. Nella seconda metà del XIII sec. quasi ovunque gli ordinamenti comunali si trasformarono in signorie e questo avvenne anche a Macerata, l'esercizio del potere passò nelle mani di un solo individuo rappresentante delle forze borghesi.
Il XVI secolo fu il periodo d'oro della città, la vita cittadina fu caratterizzata da un fiorente livello sia politico che economico, furono conclusi i lavori alla cinta muraria e fu ristrutturata la piazza centrale. Il secolo si conclude con una città completamente trasformata sia a livello edilizio che a livello urbanistico in senso stretto e soprattutto la città è in netta espansione. Da ricordare che nel fervore culturale che vide nascere in Italia in questo secolo tante accademie culturali, il 2 luglio 1574 Gerolamo Zoppio - professore di poetica, retorica e filosofia morale nell'Università di Macerata, noto per i suoi studi su Dante e sul Petrarca - fondò l'Accademia dei Catenati.
Nel XVII secolo l'accentramento dei poteri a Roma, provocato dalla bolla papale De Bono Regimine di papa Clemente VIII nel 1592, si fece risentire, a distanza di anni, anche a livello di vicinanza allo Stato Pontificio; all'interno della classe borghese, che negli anni si era rinforzata, stavano attecchendo le prime idee illuministiche che venivano dall'estero, combattute con molta foga dal clero. Il secolo si chiuse con l'arrivo dell'esercito napoleonico, che era sceso in Italia ed aveva occupato anche le Marche; l'evento portò grande entusiasmo tra i borghesi e tra alcuni popolani, perché vedevano concretizzate le loro idee di giustizia e di libertà. Dopo alcuni momenti, vista anche la soppressione degli ordini religiosi e la forte pressione fiscale, l'entusiasmo si trasformò in un forte sentimento di reazione, che nel 1799 sfociò in un duro moto che costrinse le truppe napoleoniche a fuggire dalla città. Queste però tornarono più forti di prima e dopo cinque giorni di battaglia, il 5 luglio, riuscirono a fare una breccia e a entrare dandosi al saccheggio.
Molti maceratesi presero parte nel XIX secolo alle campagne per l'indipendenza dell'Italia. Il 1º gennaio 1849 la città fu interessata dalla venuta di Giuseppe Garibaldi e della sua legione. Nello stesso mese cominciò la campagna elettorale, pubblicizzata dal governo della Repubblica con l'eliminazione dell'opprimente tassa sul macinato. I cittadini maceratesi accolsero la pubblicazione dei decreti che sancivano le future elezioni con entusiasmo, votando anche lo stesso Garibaldi che però, con 2 069 voti, arrivò solo tredicesimo. Tra l'estate e l'autunno 1859 il movimento liberale maceratese andò rafforzandosi a seguito del tentativo di Garibaldi di annettere l'Italia centrale. Questi fu poi bloccato da Vittorio Emanuele II a causa dell'ostilità dei governi toscano e romagnolo.
Comunque durante questo periodo i liberali maceratesi avevano guadagnato molti consensi dai cittadini, a partire dalla nobiltà e dalla borghesia fino alle classi più basse, ai preti e parte dell'arma dei carabinieri. Il 9 ottobre 1860 Vittorio Emanuele II giunse a Macerata accolto da grandi festeggiamenti e dal commissario a capo della città, Luigi Tegas. Le votazioni, riguardanti l'annessione allo Stato liberale o la permanenza nello Stato Pontificio, si svolsero tra il 4 e il 5 novembre di quell'anno. Il voto espresse una pressoché totale aderenza agli ideali del Regno di Sardegna: su 4127 voti totali infatti il 99,44% di essi accolse favorevolmente l'annessione al Regno d'Italia. Essa si realizzò il 17 dicembre 1860, con un decreto firmato a Napoli da Vittorio Emanuele II.
Con l'avvento del fascismo, anche a Macerata, ci furono gravi problemi di ordine pubblico per motivi politici; infatti dopo la marcia su Roma i fascisti anche in città presero il potere e diedero la caccia ai socialisti. Negli anni successivi due podestà moderati (Benignetti e Magnalbò) evitarono gravi atti di intolleranza e promossero opere pubbliche. Macerata venne definitivamente liberata il 30 giugno 1944 dai partigiani delle Bande Nicolò del comandante Augusto Pantanetti. L'economia torna a girare soprattutto grazie all'agricoltura, al commercio e al terziario vero motore economico della città nel XX secolo. Intorno agli anni cinquanta il problema principale fu quello di trovare un tetto per i moltissimi sfollati così si ampliarono diverse zone (le Casette, le Fosse, Ficana e le Vergini) e si crearono nuovi quartieri popolari come: la Pace, le Casermette (cioè San Francesco), il rione Marche e nei decenni successivi le Due Fonti, Collevario e Colleverde. Negli anni ottanta la città tocca il suo massimo picco demografico grazie anche all'edificazione di case popolari a Piediripa, Sforzacosta e Villa Potenza.
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 17 giugno 1941.[6]
«Di rosso, inquartato da due filetti di nero: nel 1° e 4° alla croce patente d'argento; nel 2° e 3° alla mola pure d'argento.[7]»
Il gonfalone è un drappo inquartato: nel primo e nel quarto di bianco; nel secondo e terzo di rosso.
La bandiera comunale è un drappo partito di bianco e di rosso caricato dello stemma comunale sulla partizione.
Abitanti censiti[24]
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera residente era di 4.890 persone, pari all'11,27% della popolazione.[25]
Pistacóppi è il nome con cui vengono chiamati i piccioni di Macerata e, come conseguenza, questo è divenuto un soprannome scherzoso dei maceratesi. Un altro tradizionale appellativo dei maceratesi è quello di vrugnulù (prugne). Sebbene questi appellativi facciano parte della tradizione orale non mancano pubblicazioni che ne attestano l'uso conclamato.[26]
Macerata aderisce all'Associazione delle città d'arte e cultura. La rassegna di Nuova Musica, giunta alla XXX edizione, fu fondata da Stefano Scodanibbio. È da segnalare la stagione lirica nell'originale sferisterio che si tiene durante il periodo estivo; il teatro ospita anche la manifestazione musicale Musicultura. Il Centro studi "Carlo Balelli" per la storia della fotografia, fondato nel 2009, ha sede a Macerata e si occupa della valorizzazione dei Fondi Balelli e del patrimonio storico-fotografico della regione Marche. Da Macerata parte l'annuale pellegrinaggio votivo verso la basilica della Santa Casa di Loreto. A Macerata hanno sede due editori nazionali, Liberilibri e la casa editrice Quodlibet.
Numerose le biblioteche esistenti in città:
A Macerata si trovano tutti gli istituti di istruzione superiore e tra di essi ricopre notevole importanza l'istituto d'istruzione superiore Giuseppe Garibaldi, per la formazione di tecnici e personale per lo sviluppo dell'agricoltura e l'ambiente rurale.
L'Università degli Studi di Macerata fu fondata nel 1290 con la lettura dell'editto in tutta la regione da parte di Bartolo da Sassoferrato che annunciava la fondazione di una scuola di diritto nella città. Dal 1965 è attivo il Centro di Studi Storici Maceratesi.
L'Accademia di belle arti di Macerata fu istituita nel 1972 per affiancare all'università di tradizione plurisecolare anche un'Accademia artistica.
L'Accademia dei Catenati è un antico sodalizio culturale sorto a Macerata nella seconda metà del XVI secolo con lo scopo di far rinascere la cultura nell'Italia centrale. Rappresenta uno dei più antichi cenacoli letterari d'Italia[27], tuttora attivo.
All'inizio dell'Ottocento, Macerata era parte del Regno Italico. E come praticato nelle più importanti città europee assoggettate all'autorità di Napoleone Bonaparte, anche qui si volle creare un circolo per gentiluomini anche al fine di dare maggiore lustro alla città. Venne così istituita il 12 dicembre 1808 la "Società filodrammatica". Il circolo ebbe per primaria finalità l'intrattenimento nelle sale da gioco, il ballo, gli incontri conviviali, rappresentazioni teatrali e liriche. Per molti anni il circolo ospitò anche una sala per la scherma. Il circolo, denominato Società filarmonica è tuttora operante con le finalità originarie. La società dispone anche di una moderna sede estiva.
Il piatto tipico maceratese sono i Vincisgrassi alla maceratese anche noti come "svinci". Il piatto connota Macerata e la sua area, tanto che il suo nome è stato adottato dall'omonimo gruppo maceratese di pop demenziale. Invece gli gnocchi o le tagliatelle con la papera sono piatti tradizionali della festa del patrono, San Giuliano.
Sorgono nel territorio numerose filiali di aziende multinazionali, tra cui Eismann, Gi Group, Seat Pagine Gialle, Adecco, El.En.. Significativa è anche la presenza di attività artigianali, come quella della produzione di strumenti musicali a fiato e della tessitura finalizzata alla realizzazione di tappeti e di altri prodotti caratterizzati da motivi artistici pregiati;[28] importanti sono anche le lavorazioni orafe, della ceramica e del vimini.
La città ha due uscite della superstrada SS 77, Macerata ovest per chi proviene da Foligno e Macerata sud per chi proviene da Civitanova Marche. Entrambi sono situate a 6 km dalla città, ovvero nella frazione di Sforzacosta e nella zona industriale di Corridonia. Verso nord, ovvero Recanati, Loreto ha un percorso alternativo per Ancona, ci si serve del vecchio tracciato della SS 77 poi declassato a provinciale. Verso sud invece, ovvero Sarnano ed Ascoli Piceno ci si serve della Strada provinciale 78.
Da anni si parla di realizzare un'"intervalliva", una strada di scorrimento veloce che colleghi la valle del Chienti con la valle del Potenza, fungendo anche da Tangenziale per l'area urbana di Macerata; è in fase di progetto tramite la "Quadrilatero Marche-Umbria", mentre nel novembre del 2008 è stata aperta una galleria di circa 800 m che collega la parte sud con la parte nord della città, il che ha risolto la situazione critica che si creava nel centro della città intasata di veicoli soprattutto quelli pesanti.
Il territorio comunale è attraversato dalla ferrovia Civitanova Marche-Fabriano, servita da soli treni regionali.
All'interno del centro abitato si trovano tre stazioni ferroviarie: oltre alla stazione di Macerata, sita a breve distanza dal centro storico, si contano la stazione di Macerata Fontescodella, che serve i quartieri occidentali, e la stazione di Macerata Università, a servizio del polo Luigi Bertelli dell'Università degli studi di Macerata e dei quartieri Vallebona e Vergini.
Nelle frazioni di Piediripa e di Sforzacosta ci sono due ulteriori stazioni, rispettivamente denominate Corridonia-Mogliano e Urbisaglia-Sforzacosta.
Nel comune sono attive diverse società calcistiche sia maschili che femminili: la più importante nel maschile è la Società Sportiva Maceratese 1922, sorta nel 1922 dalla fusione di altre squadre cittadine (Robur 1905, poi rifondata, Virtus e Macerata Helvia Recina F.C.) che milita in Eccellenza. Il sodalizio ha disputato numerosi campionati di Serie C ed uno di Serie B. Poi c'e la Polisportiva Giovanile Salesiana Robur Macerata 1905 (quartiere Corso Cairoli), la più antica società calcistica cittadina, che si occupa solo del settore giovanile e della scuola calcio. Altre squadre sono la Cluentina, della frazione Piediripa, che disputa gli incontri del campionato di Promozione allo Stadio "Tonino Seri" di Collevario; l'Atletico Macerata gioca allo stadio dei Pini e la Vigor Macerata, fondata anni fa col nome Rione Pace nel quartiere Pace, gioca al Campo Sportivo S. Giuliano, e militano entrambe in Seconda Categoria; l'Helvia Recina, della frazione di Villa Potenza e lo Sforzacosta, squadra dell'omonima frazione, militano invece in Terza Categoria. In passato c'erano squadre che poi hanno chiuso l'attività sportiva: la Gruppo Sportivo Cairoli (quartiere Corso Cairoli), la Dinamo Vergini, il Madonna del Monte, la Sportiva Fulgor (Quartiere centro storico zona Duomo), la Giorgiana (Quartiere centro storico chiesa San Giorgio) che per decenni ha giocato allo stadio dei Pini e poi a Collevario, l’Invicta (quartiere corso Cavour) e il Santa Croce che diedero vita al Macerata Calcio e la Vis Macerata, che in anni differenti hanno raggiunto i massimi campionati regionali (Eccellenza/Promozione). Per quanto riguarda il calcio a 11 femminile c'è la YFIT Macerata nata nel 2017, nel 2019 vince la Coppa Italia del campionato di Eccellenza e fino a oggi ha 5 squadre del settore giovanile.
Per il calcio a 5 in città si annoverano il CUS Macerata, che milita in Serie C1, l'Invicta Futsal ed il Bayer Cappuccini in Serie C2.
La "Pallavolo Macerata Medstore Tunit" (già Associazione Sportiva Montalbano Volley) è una società maschile con sede a Macerata che milita nel campionato di Serie A3. La società svolge parte delle attività giovanili nell'impianto di Via F.lli Cervi, nel quartiere di Colleverde Montalbano, mentre la prima squadra disputa gli incontri casalinghi al PalaMacerata Forum lo storico Palas di Fontescodella dove l'AS Lube iniziò negli anni '90 la sua avventura pallavolistica, prendendo il titolo in serie C, dalla Azzurra Volley Macerata e portando il primo scudetto e la prima coppa dei campioni europea a Macerata. Nel marzo 2023 la città ha ospitato le fasi finali della Coppa Italia di Pallavolo maschile della Serie A3.
L'Helvia Recina Volley Macerata è una società femminile con sede a Macerata che milita nel campionato di Serie A1.
La Macerata Angels Baseball Club è la principale società di baseball di Macerata, militante nel campionato di Serie A2.
Macerata è stata negli anni città di arrivo delle seguenti tappe del Giro d'Italia:
Anno | Tappa | Partenza | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
---|---|---|---|---|---|
1920 | 5ª | Chieti | 231,7 | Leopoldo Torricelli[30] | Angelo Gremo |
1931 | 3ª | Ravenna | 288 | Alfredo Binda | Alfredo Binda |
1974 | 8ª | Chieti | 150 | Franco Bitossi | José Manuel Fuente |
1998 | 10ª | Vasto | 212 | Mario Cipollini | Alex Zülle |
È stata inoltre sede di partenza delle seguenti tappe del Giro d'Italia:
Anno | Tappa | Arrivo | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
---|---|---|---|---|---|
1920 | 6ª | Bologna | 282,3 | Jean Alavoine | Angelo Gremo |
1931 | 4ª | Pescara | 234 | Alfredo Binda | Alfredo Binda |
1974 | 9ª | Monte Carpegna | 191 | José Manuel Fuente | José Manuel Fuente |
1998 | 11ª | San Marino (SMR) | 214 | Andrea Noè | Alex Zülle |
Periodicamente Macerata è tappa della Tirreno-Adriatico.
Per il rugby è attiva l'Amatori Rugby Macerata, fondato nel 2006 che disputa il campionato nazionale di serie C nel girone Marche.
Nel softball ha sede in città il Softball Mosca Macerata, fondata nel 1973, che ha al suo attivo diversi risultati importanti, tra i quali citiamo: una Coppa dei Campioni e diversi titoli italiani ed europei.
Riguardo alla pallacanestro si può citare l'A.B.M. Associazione Basket Maceratese che ha militato nel campionato regionale di serie C1 nella stagione 2009/2010.
Per il tennis citiamo l'Associazione Tennis Dilettantistica "Claudio e Geo Giuseppucci", che svolge attività in campo regionale e nazionale ed è arrivata, alcuni anni fa, al 18º posto della graduatoria nazionale per società;[senza fonte] è insignita della Stella d'oro del CONI al merito sportivo[31].
L'Hockey su prato è nato in città nel 1934, la squadra locale è l'Ass.Ca.Ri.Ma Sez.Hockey.
Nella città hanno sede due associazioni sportive dilettantistiche di softair, l'LRRP Softair Macerata e il Phoenix Softair Team Macerata.
Per il pugilato si trova l'Accademia Pugilistica Maceratese nata nel 1968.
Per il 2022 Macerata si è aggiudicata il titolo di Città europea dello sport.
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