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competizione automobilistica stradale di granfondo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Mille Miglia è stata una competizione automobilistica stradale di granfondo disputata in Italia in 24 edizioni tra il 1927 e il 1957. Si trattava di una gara di velocità in linea con partenza ed arrivo a Brescia in cui i concorrenti arrivavano fino a Roma attraverso il Centro-Nord Italia. Il nome della gara deriva dalla lunghezza del percorso; infatti, nonostante diverse variazioni nel corso degli anni, rimase lungo circa 1600 chilometri equivalenti a circa mille miglia imperiali. Fu cancellata dopo l'edizione 1957 a causa della tragedia di Guidizzolo.
Mille Miglia | |
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Sport | |
Tipo | Gara di velocità in linea (1927-1957) Gara di regolarità storica a tappe (1977-in corso) |
Paese | Italia |
Organizzatore | Automobile Club Brescia |
Cadenza | annuale |
Sito Internet | https://1000miglia.it |
Storia | |
Fondazione | 1927 (gara di velocità) |
Soppressione | 1957 (gara di velocità) |
Numero edizioni | 24 come gara di velocità + 40 come gara di regolarità |
Detentore | Vesco Andrea Salvinelli Fabio (regolarità) |
Ultimo vincitore | Vesco Andrea (regolarità) |
Record vittorie | Clemente Biondetti (velocità, 4) |
Ultima edizione | 2024 |
Dal 1977 la Mille Miglia rivive sotto forma di gara di regolarità storica a tappe la cui partecipazione è limitata alle vetture, prodotte entro il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte) alla corsa originale. Il percorso Brescia-Roma-Brescia ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale mantenendo costante il punto di partenza/arrivo in viale Venezia all'altezza dei giardini del Rebuffone.
L'edizione del novantesimo anniversario del 2017 è quella con il record di iscritti: 705[1].
«Mille Miglia; qualcosa di non definito, di fuori dal naturale, che ricorda le vecchie fiabe che da ragazzi ascoltavamo avidamente, storie di fate, di maghi dagli stivali, di orizzonti sconfinati. Mille Miglia: suggestiva frase che indica oggi il progresso dei mezzi e l'audacia degli uomini. Corsa pazza, estenuante, senza soste, per campagne e città, sui monti e in riva al mare, di giorno e di notte. Nastri stradali che si snodano sotto le rombanti macchine, occhi che non si chiudono nel sonno, volti che non tremano, piloti dai nervi d'acciaio.»
La corsa venne ideata ed organizzata, come gara di velocità in linea (non a tappe) da quattro amici in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d'Italia, organizzato nel nuovo autodromo di Monza.
I quattro, che divennero poi noti come i quattro moschettieri della Mille Miglia, sono il conte Aymo Maggi, pilota e finanziatore, il conte Franco Mazzotti, giornalista, pilota, finanziatore e presidente del RACI di Brescia, Renzo Castagneto, l'organizzatore vero e proprio, e Giovanni Canestrini, il decano dei giornalisti italiani nel settore automobilistico.
Fu scelto un percorso a forma di "otto" da Brescia a Roma e ritorno lungo circa 1600 km, equivalenti a circa 1000 miglia, da cui il nome, suggerito da Franco Mazzotti, di recente ritorno da un viaggio in America. A Mazzotti nel secondo dopoguerra sarà poi intitolato il trofeo "Coppa delle Mille Miglia", attribuito ai vincitori della gara, che venne quindi denominata anche "Coppa Franco Mazzotti".
La prima edizione partì alle 13 del 26 marzo 1927, con la partecipazione di 77 equipaggi, 2 soli dei quali stranieri (al volante delle piccole Peugeot 5 CV). Di loro 55 portarono a termine la corsa mentre 22 vetture furono costrette al ritiro. Alla fine un equipaggio bresciano composto da Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi a bordo di una bresciana OM 665 "Superba" S torpedo tagliò per primo il traguardo completando il percorso in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi e 1/5 alla media di 77,238 km/h.
Solo dopo l'enorme successo della prima Mille Miglia si decise di ripetere la prova negli anni a venire e l'evento divenne così importante che il tracciato fu modificato per ben tredici volte per far passare la gara anche da altre città.
L'anno seguente l'equipaggio composto da Giuseppe Campari e Giulio Ramponi ottenne la prima di undici vittorie per l'Alfa Romeo a bordo di una 6C 1500 SS Spider Zagato, infatti tra il 1928 e il 1938, ad eccezione del 1931, la gara fu sempre appannaggio delle vetture Alfa Romeo, che dominarono la scena prima con le agili 6C e poi con le potenti 8C e piloti del calibro di Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Clemente Biondetti.
Il 1938 fu segnato da un grave incidente a Bologna, infatti una Lancia Aprilia uscì di strada, finì sulla folla, uccise dieci spettatori, di cui sette bambini, e ferì altre ventitré persone. In seguito a tale sciagura il capo del governo, Benito Mussolini, decise di non concedere più l'autorizzazione per svolgere gare di velocità su strade pubbliche.
Dopo la pausa del 1939, nel 1940, a guerra iniziata, si riuscì a organizzare una nuova gara, chiamata ufficialmente Gran Premio di Brescia delle 1000 Miglia, che consisteva in nove giri di un circuito chiuso triangolare che toccava le città di Brescia, Cremona e Mantova in modo da raggiungere la lunghezza di circa 1000 Miglia.
Tra il 1941 e il 1946 non fu possibile organizzare la corsa a causa della seconda guerra mondiale.
La corsa poté essere organizzata di nuovo soltanto nel 1947, due anni dopo la fine della guerra; riprese il via alle 14:00 del 21 giugno e si concluse con la vittoria dell'Alfa Romeo 8C 2900 B berlinetta Touring privata dei compressori di Emilio Romano guidata da Clemente Biondetti in 16 ore 16 minuti e 39 secondi, dopo un'aspra battaglia contro la Cisitalia 202 Spyder Mille Miglia di Tazio Nuvolari.
Questa fu l'ultima vittoria di un'Alfa Romeo alla Mille Miglia, l'anno dopo si aprì la schiera di successi Ferrari continuata fino al 1957 e interrotta solo nel biennio 1954-55 dalle vittorie di Lancia e Mercedes-Benz. Proprio alla Mercedes-Benz 300 SLR #722 di Stirling Moss e Denis Jenkinson appartiene il record assoluto della gara con i 1.592 km percorsi in 10 ore, 7 minuti e 48 secondi a 157,650 km/h di media[3]. Il segreto di questa straordinaria prestazione risiedeva in un rotolo di carta lungo quattro metri e mezzo che Jenkinson usò per dirigere Moss durante la gara e su cui aveva annotato le caratteristiche della strada in base alle ricognizioni del percorso effettuate prima della corsa.
Nel 1957 una Ferrari 335 S fu coinvolta in un incidente sulla Goitese nei pressi di Guidizzolo (ma nel territorio comunale di Cavriana), in provincia di Mantova, causato dallo scoppio di uno pneumatico, che costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson, e a nove spettatori, cinque dei quali bambini. A causa dello shock provocato nell'opinione pubblica la corsa venne definitivamente soppressa. A seguito dell'incidente Enzo Ferrari, costruttore della vettura coinvolta nell'incidente, subì un processo che durò alcuni anni e dal quale uscì assolto.[4]
L'Automobile Club di Brescia effettuò un tentativo per dare continuità alla corsa e nel 1958, nel 1959 e nel 1961, di fronte alla irremovibilità delle autorità che non concessero i nulla-osta necessari per le corse di velocità su strada, organizzò tre edizioni ancora denominate Mille Miglia ma disputate secondo una formula che prevedeva brevi tratti di velocità alternati a lunghe tratte di trasferimento da percorrere alla velocità media di 50 km/h (con penalizzazione per gli eventuali ritardi).
La Mille Miglia rese vittoriosi e noti in tutto il mondo marchi di auto sportive italiane come Alfa Romeo, Lancia e Ferrari.
Escludendo l'edizione del 1940 (svoltasi su un veloce circuito stradale Brescia-Cremona-Mantova) e le ultime tre Mille Miglia del 1958, 1959 e 1961 (edizioni di regolarità e velocità), le altre 23 edizioni della corsa - quelle che potremmo definire le "classiche" Mille Miglia - si sono disputate con partenza e traguardo a Brescia e giro di boa intermedio a Roma, su itinerari di lunghezza prossima ai 1600 km (approssimativamente 1000 miglia). Negli anni sono state ben tredici le variazioni apportate al percorso Brescia-Roma-Brescia, che ha avuto una lunghezza compresa tra un minimo di 1512 km (edizione 1953) e un massimo di 1830 km (edizione 1948) e che ha avuto un senso talvolta "orario" e talvolta "antiorario".
Poiché il tracciato ha subito nel corso degli anni parecchie variazioni più o meno rilevanti, un confronto delle prestazioni ottenute dai diversi vincitori, anno dopo anno, non è formalmente corretto, in particolare se ci si riferisce ai tempi di percorrenza. È invece invalso l'uso di prendere a riferimento la media oraria per stabilire l'evoluzione delle prestazioni. Ciò premesso, la media ottenuta dai vincitori delle diverse edizioni della Mille Miglia su questo percorso classico Brescia-Roma-Brescia è più che raddoppiata, passata nel corso degli anni dai 77,238 km/h ottenuti nella prima edizione della corsa (1927) dalla OM 665 "Superba" di Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi ai 157,650 km/h raggiunti nel 1955 da Stirling Moss e Denis Jenkinson: questa media oraria non sarà più superata e pertanto verrà unanimemente considerata la "media record" della corsa.
26-27 marzo 1927 / 1628,200 km
Percorso
31 marzo-1º aprile 1928 / 1618,200 km (Km 10,000 in meno rispetto al 1927 per qualche variazione di modesta entità)
13-14 aprile 1929 / 1621,000 km (Km 2,800 in più rispetto al 1928 per qualche variazione di modesta entità)
12-13 aprile 1930 / 1639,000 km (18,000 km in più rispetto al 1929 dovuti essenzialmente alla deviazione di Cremona)
11-12 aprile 1931 / 1635,500 km (Km 3,500 in meno rispetto all'anno precedente, dovuti essenzialmente alla variazione di Porto Recanati)
9-10 aprile 1932 / 1639,700 km (Km 4,200 in più rispetto all'anno precedente per qualche variazione di modesta entità)
8-9 aprile 1933 / 1650,000 km (Km 10,300 in più rispetto all'anno precedente, dovuti sostanzialmente alla deviazione su Vetralla)
8-9 aprile 1934 / 1615,700 km (Km 34,300 in meno rispetto all'anno precedente, soprattutto a seguito delle tre rilevanti variazioni di percorso)
14-15 aprile 1935 / 1615,700 km
Del tutto identico a quello dell'anno precedente
5-6 aprile 1936 / km 1597,000 (Km 18,700 in meno rispetto all'anno precedente essenzialmente a seguito dell'eliminazione della deviazione su Venezia/Mestre)
4-5 aprile 1937 / km 1640,000 (Km 43,000 in più rispetto all'anno precedente essenzialmente a seguito dell'introduzione della deviazione su Venezia-Mestre-Mirano-Santa Maria di Sala)
3-4 aprile 1938 / km 1621,270 (Km 18,730 in meno rispetto all'anno precedente)
28 aprile 1940 / km 1486,000 / circuito triangolare
Giro più veloce: Fritz Huschke von Hanstein - Bmw 328 Kamm coupé (1971 cm³) - 56'51"4/5 - 174,101 km/h
Dopo la soppressione avvenuta nel 1939 (a seguito dei gravi incidenti accaduti nel corso della gara dell'anno precedente) l'edizione 1940 della Mille Miglia abbandona le strade della penisola ed emigra in quel di Brescia, mutando anche la denominazione, che, ufficialmente è “1º Gran Premio Brescia delle Mille Miglia”. La gara si disputa su un circuito stradale triangolare i cui vertici sono rappresentati dalle città di Brescia, Cremona e Curtatone (Mantova) da percorrere 9 volte.
Più in dettaglio, il percorso tocca le seguenti località: Brescia — Bagnolo Mella — Manerbio — Cremona — Piadena — Bozzolo — Castellucchio — Curtatone — Goito — Castiglione delle Stiviere — Montichiari — Castenedolo — Brescia.
Ogni giro misura 165 km, anche se occorre sottolineare che il primo dei 9 giri previsti è di 166 km (un chilometro in più perché la linea di partenza non coincide con quella d'arrivo, come risulta dal Regolamento di gara che recita testualmente: "Le partenze verranno date alla “Curva del Foro Boario” appena dopo il sottopassaggio della linea Milano-Venezia, circa 1 km prima del traguardo d'arrivo"). La distanza totale è dunque di km 1486,000 (un giro da 166 km più 8 giri da 165 km)
Poiché questo circuito è stato utilizzato una sola volta, non è evidentemente possibile parlare di "record".
21-22 giugno 1947 / km 1827,000 (177,000 km in più rispetto all'edizione del 1933, anno dell'anteguerra in cui si raggiunse la distanza maggiore)
2-3 maggio 1948 / km 1830,000 (Km 3,000 in più rispetto all'anno precedente per qualche variazione di modesta entità; con i suoi 1830 chilometri, questa Mille Miglia passerà alla storia come l'edizione con maggior chilometraggio)
24-25 aprile 1949 / km 1593,000 (237,000 km al di sotto del chilometraggio dell'anno precedente)
23-24 aprile 1950 / km 1682,500 (Km 89,500 in più rispetto all'anno precedente)
28-29 aprile 1951 / Km 1564,000 (Km 118,500 in meno rispetto all'anno precedente)
3-4 maggio 1952 / km 1564,000
Identico a quello dell'anno precedente
25-26 aprile 1953 / km 1512,000 (Km 52,000 in meno rispetto all'anno precedente, dovuti all'accorciamento del tratto tra Rieti e Roma)
1-2 maggio 1954 / km 1597,000 (Km 85,000 in più rispetto all'anno precedente, per l'inserimento, tra Cremona e Brescia, della deviazione su Mantova in onore di Nuvolari)
30 aprile-1º maggio 1955 / km 1597,000
Identico a quello del 1954
28-29 aprile 1956 / km 1597,000
Identico a quello del 1954
11-12 maggio 1957 / km 1597,000
Identico a quello del 1954
21-22 giugno 1958 / km 1593,000 (dei quali solo Km 83,500 di velocità)
30-31 maggio 1959 / km 1453,300 (dei quali solo Km 188,000 di velocità)
27-28 maggio 1961 / km 1576,000 (dei quali solo Km 388,750 di velocità)
Dal 1977 l'Automobile Club di Brescia organizza, sulle strade della provincia di Brescia, il Rally 1000 Miglia.[6]
Mille Miglia | |
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Sport | |
Tipo | Gara di regolarità storica a tappe |
Paese | Italia |
Luogo | Brescia-Roma-Brescia |
Organizzatore | 1000 Miglia srl |
Cadenza | annuale |
Sito Internet | https://1000miglia.it |
Storia | |
Fondazione | 1977 (regolarità) |
Numero edizioni | 40 |
Ultimo vincitore | Andrea Vesco Fabio Salvinelli |
Record vittorie | Giuliano Cané (10) |
Ultima edizione | 2024 |
Dal 1977, prima con cadenza biennale e poi annuale, viene organizzata una gara di regolarità a tappe riservata alle auto storiche che parteciparono o risultavano iscritte ad almeno una edizione della corsa originale. L'edizione 2019 è stata vinta dalla coppia Moceri - Bonetti su un'Alfa Romeo 6C 1500 SS di proprietà del Museo Storico Alfa Romeo. L'edizione 2020, tenutasi a ottobre a causa del Covid-19, è stata vinta da Roberto e Andrea Vesco, che già avevano vinto entrambi alcune Mille Miglia di regolarità, ma mai in coppia padre/figlio. Hanno trionfato su un'Alfa Romeo 6C 1750.
Heppe / Bauer - Alfa Romeo RL Super Sport
Bacchi / Montanari - OSCA MT4
Palazzani / Campana - Stanguellini 1100
Schildbach / Netze - Mercedes-Benz SSK
Nanni / Marin - Maserati 200 SI
Rolino / Gaslini - Fiat 1100 S MM
Valseriati / Favero - Mercedes-Benz 300 SL
Agnelli / Cavallari - Cisitalia 202
Panizza / Pisanelli - Renault 4CV 750 S
Canè / Galliani - BMW 507
R. Vesco / Bocelli - Cisitalia 202
Canè / Galliani - BMW 507
Ferrari / Salza - Fiat Abarth 750 GT Zagato
Canè / Galliani - BMW 507
Valseriati / Sabbadini - Mercedes 300 SL
Canè / Galliani - BMW 328 MM
Canè / Auteri - Ferrari 340 MM
Canè / Galliani - BMW 328 MM
Sisti / Bernini - Healey Silverstone
Canè / Galliani - BMW 328 Touring
Sielecki / Hervas - Bugatti Tipo 23 Brescia
Canè / Galliani - BMW 328 MM Coupé
Viaro / De Marco - Alfa Romeo 6C 1500 SS
Canè / Galliani - BMW 328 MM
Viaro / Bergamaschi - Alfa Romeo 6C 1500 SS
Viaro / Viaro - Alfa Romeo 6C 1500 SS
Ferrari / Ferrari - Bugatti Tipo 37
Canè / Galliani - BMW 328 MM
Mozzi / Biacca - Aston Martin Le Mans
Scalise / Claramunt - Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato
Tonconogy / Berisso - Bugatti Tipo 40
Mozzi / Biacca - Lancia Lambda 221
Tonconogy / Berisso - Bugatti Tipo 40
A. Vesco / Guerini - Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato
A. Vesco / Guerini - Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato
Tonconogy / Ruffini - Alfa Romeo 6C 1500 GS Testa Fissa Spider Zagato
Moceri / Bonetti - Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Stabilimenti Farina
A. Vesco / R. Vesco - Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato
A. Vesco / F. Salvinelli - Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport
A. Vesco / F. Salvinelli - Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport Zagato
A. Vesco / F. Salvinelli - Alfa Romeo 6C 1750
A. Vesco / F. Salvinelli - Alfa Romeo 6C 1750 Ss Spider Z
Nell'elenco sotto riportato sono indicati i nominativi di tutti i piloti che hanno conseguito almeno una vittoria. Per ognuno sono peraltro indicati anche le piazze d'onore e i terzi posti. Le prestazioni ottenute sono indicate tra parentesi e i numeri si riferiscono, nell'ordine, alle vittorie, ai secondi posti, ai terzi posti. Naturalmente il numero può anche essere lo zero. A titolo di esempio, il pilota che è in testa alla classifica, Clemente Biondetti, ha ottenuto 4 vittorie, nessun secondo posto e nessun terzo posto e i numeri tra parentesi sono pertanto 4,0,0.
Il computo non tiene conto dei risultati delle ultime 3 edizioni (disputate secondo la formula mista regolarità/velocità) per cui le edizioni prese in considerazione sono soltanto le 24 comprese nell'arco di tempo che va dal 1927 al 1957 e le vittorie dei piloti sono in numero di 45 (21 edizioni con 2 conduttori vittoriosi e 3 edizioni con 1 solo conduttore vittorioso). L'ordine di elencazione è decrescente, ad iniziare dunque dal pilota che vanta le migliori prestazioni. Poiché, nella stragrande maggioranza dei casi, le vetture in gara alla Mille Miglia avevano un equipaggio formato da due conduttori, il "medagliere" è stato compilato assegnando la vittoria (o il piazzamento) ad entrambi i conduttori presenti sulla vettura. È chiaro però che molto spesso il coequipier aveva funzioni di meccanico e comunque era palesemente una "seconda guida". Per questo motivo, i piloti "titolari" sono elencati con la bandiera delle mille miglia . In caso di prestazioni equipollenti, è rispettato l'ordine alfabetico. A parità di prestazione, tuttavia, si è assegnata la priorità ai piloti "titolari" e a quelli che hanno gareggiato pilotando la vettura per l'intera corsa senza presenze di coequipiers (o meccanici che fossero) a bordo.
Pilota | 1° | 2° | 3° |
---|---|---|---|
Clemente Biondetti | 4 | 0 | 0 |
Tazio Nuvolari | 2 | 2 | 0 |
Giuseppe Campari | 2 | 1 | 1 |
Carlo Maria Pintacuda | 2 | 1 | 1 |
Giannino Marzotto | 2 | 0 | 0 |
Amedeo Bignami | 2 | 0 | 0 |
Marco Crosara | 2 | 0 | 0 |
Giulio Ramponi | 2 | 0 | 0 |
Paride Mambelli | 1 | 2 | 0 |
Achille Varzi | 1 | 1 | 1 |
Giuseppe Morandi | 1 | 1 | 1 |
Giovanni Bracco | 1 | 1 | 0 |
Antonio Brivio | 1 | 1 | 0 |
Pasquale Cassani | 1 | 1 | 0 |
Ettore Salani | 1 | 1 | 0 |
Piero Taruffi | 1 | 0 | 1 |
Aldo Stefani | 1 | 0 | 1 |
Alberto Ascari | 1 | 0 | 0 |
Eugenio Castellotti | 1 | 0 | 0 |
Mario Umberto Borzacchini | 1 | 0 | 0 |
Rudolf Caracciola | 1 | 0 | 0 |
Fritz Huschke von Hanstein | 1 | 0 | 0 |
Ferdinando Minoia | 1 | 0 | 0 |
Stirling Moss | 1 | 0 | 0 |
Gigi Villoresi | 1 | 0 | 0 |
Walter Bäumer | 1 | 0 | 0 |
Decimo Compagnoni | 1 | 0 | 0 |
Alessandro Della Stufa | 1 | 0 | 0 |
Giovanni Battista Guidotti | 1 | 0 | 0 |
Dennis Jenkinson | 1 | 0 | 0 |
Giuseppe Navone | 1 | 0 | 0 |
Carlo Ongaro | 1 | 0 | 0 |
Alfonso Rolfo | 1 | 0 | 0 |
Emilio Romano | 1 | 0 | 0 |
Wilhelm Sebastian | 1 | 0 | 0 |
Nell'elenco riportato sotto sono indicati i nominativi di tutte le Case automobilistiche che hanno conseguito prestazioni "da podio" (vittorie, piazze d'onore e terzi posti).
Il computo non tiene conto dei risultati delle ultime 3 edizioni (disputate secondo la formula mista regolarità/velocità) per cui le edizioni prese in considerazione sono soltanto le 24 comprese nell'arco di tempo che va dal 1927 al 1957.
L'ordine di elencazione è decrescente, ad iniziare dunque dalla Marca che vanta le migliori prestazioni. In caso di prestazioni equipollenti, è rispettato l'ordine alfabetico.
Squadra | 1° | 2° | 3° |
---|---|---|---|
Alfa Romeo | 11 | 11 | 10 |
Ferrari | 8 | 5 | 4 |
Mercedes-Benz | 2 | 2 | 0 |
OM | 1 | 3 | 2 |
Lancia | 1 | 1 | 3 |
BMW | 1 | 0 | 1 |
Cisitalia | 0 | 1 | 1 |
FIAT | 0 | 1 | 1 |
Delahaye | 0 | 0 | 1 |
Maserati | 0 | 0 | 1 |
Nel novembre del 2004, è stato inaugurato a Sant'Eufemia (Brescia), il Museo della Mille Miglia, a scopo conoscitivo e rievocativo delle edizioni passate.
Al suo interno è possibile trovare 9 sezioni suddivise in ordine temporale che ripercorrono tutta la storia delle Mille Miglia, all'interno delle quali sono inserite alcune macchine storiche che parteciparono alla corsa.[7]
Film che trattano le Mille Miglia:
Brani musicali che parlano delle Mille Miglia:
Videogiochi inerenti alle Mille Miglia:
Giochi da tavolo inerenti alla Mille Miglia:
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